Anno di lavoro intenso ricco d’iniziative - QdS

Anno di lavoro intenso ricco d’iniziative

Giovanna Naccari

Anno di lavoro intenso ricco d’iniziative

giovedì 14 Giugno 2012

Forum con Riccardo Minardo, presidente Commissione Affari istituzionali all’Ars

Facciamo un consuntivo dei lavori svolti nell’ultimo anno.
“La commissione Affari istituzionali, nel periodo compreso tra maggio del 2011 e il 30 aprile di quest’anno ha svolto 52 sedute, 15 audizioni ed è stata impegnata nell’istruttoria di numerosi disegni di legge, sei dei quali sono divenuti leggi regionali. La legge 13/11 riguarda il dimensionamento degli istituti scolastici e le modifiche alla legge regionale 6/2000. L’intervento normativo si è reso necessario per garantire ad alcuni piccoli comuni il mantenimento dell’autonomia scolastica e per tutelare l’apprendimento delle lingue minoritarie, a salvaguardia dell’esercizio del diritto all’istruzione dell’alunno nella lingua della comunità d’appartenenza e del rispetto dell’identità socio-culturale di ogni cittadino. Un’altra norma approvata è legge 2/2012 che riguarda gli interventi a sostegno di organismi ed associazioni antiracket riconosciute. Viene riconosciuto un ulteriore stanziamento di spesa in favore dei beneficiari, e novità introdotta dalla norma, che si siano costituite parte civile, di fondazioni, centri ed altre strutture associative, aventi sede in Sicilia, per finalità connesse all’assistenza, alla tutela e all’informazione dei soggetti che abbiano subito richieste e o atti estorsivi”.
Vi siete occupati di iniziative contro la violenza sulle donne.
“Con la legge 3/2012, che riguarda il contrasto alla violenza di genere, l’Ars ha voluto dare un segnale di vicinanza delle Istituzioni alle donne vittime di violenze. Le azioni si concretizzano con il sostegno alle attività svolte dai centri antiviolenza e l’istituzione di nuove strutture, nonché la previsione di forme di sostegno nei confronti dei figli minori e diversamente abili”.  
  
Quali sono gli altri provvedimenti di vostra competenza, diventati leggi regionali?
“La legge 9/12, che riguarda le misure in materia di personale della Regione siciliana e il contenimento della spesa, è frutto di un complesso iter istruttorio che si è svolto nella nostra commissione. La norma, pubblicata senza le parti impugnate dal commissario dello Stato, contiene alcune disposizioni in materia di personale della Regione, disposizioni per il personale Ersu e, inoltre, alcune garanzie per il personale dei Consorzi di bonifica. Gli altri disegni di legge approvati dall’Aula riguardano le funzioni degli organi di governo delle province regionali, legge 14/12, e lo schema di progetto di legge costituzionale da proporre al Parlamento nazionale che riguarda la modifica dell’articolo 3 dello Statuto siciliano, in materia di riduzione dei deputati dell’Assemblea regionale siciliana. Il provvedimento consiste nella riduzione dei componenti del Parlamento regionale da 90 a 70”.
Di cosa vi state occupando adesso?
“Nella conferenza dei capigruppo di fine maggio, tenuta assieme ai presidenti di commissione, è stato stabilito di dare priorità, oltre alle norme in materia di entrata e al finanziamento di leggi di spesa, alla presentazione di una legge-voto per la stabilizzazione dei 22 mila precari. Ho evidenziato che una legge-voto, sottoposta all’approvazione del Parlamento nazionale, potrebbe portare ad una soluzione definitiva del precariato. è stata ritenuta prioritaria anche la riforma delle province, considerando che le indicazioni sono contenute nella legge 14/2012, approvata a marzo dal Parlamento per sospendere il rinnovo degli organi provinciali in scadenza quest’anno e in vista della organizzazione che sarà definita in successivo disegno di legge da emanarsi entro l’anno”.
 
Sulle Province c’è una differenza tra la Costituzione e lo Statuto siciliano. La Costituzione le prevede espressamente, mentre lo Statuto fa riferimento alla creazione dei consorzi dei Comuni.
“Il disegno di legge del governo regionale, unificato con i testi presenti in commissione, prevedeva la soppressione delle Province e la creazione dei liberi consorzi dei Comuni. Tuttavia, con la normativa approvata a marzo ci siamo dovuti allineare a quanto previsto dal governo Monti, che attribuisce alle Province funzioni di indirizzo e coordinamento delle attività dei Comuni nei limiti indicati dalla legislazione regionale, ritenendo di dovere rinviare una riforma organica ad una norma successiva. Penso che la mia commissione dovrebbe preparare un testo entro luglio. Sono favorevole alla soppressione delle Province e alla creazione dei consorzi dei Comuni, ma è un’idea personale. Dovremo verificare quale sarà l’orientamento dei partiti, perché a marzo, al momento del voto in Aula della legge, ho notato un trasversalismo sulla volontà di mantenere le Province e di ridurre il numero dei consiglieri provinciali per tagliare i costi della politica, quest’ultimo secondo l’orientamento nazionale”.
Cosa pensa della riduzione dei costi della politica?
“Sono favorevole. Da tempo ho rinunciato alla macchina e all’autista previsti per la mia funzione”.
 
Quanti disegni di legge avete esitato per l’Aula?
“La commissione Affari istituzionali, in relazione all’attività istruttoria, ha esitato per l’Aula 12 disegni di legge. Due di questi sono stati rinviati in commissione per ulteriori approfondimenti. Si tratta del riconoscimento della funzione educativa e sociale svolta dagli oratori ed enti di culto, e dell’istituzione nei comuni del registro anagrafico per le unioni civili. Il disegno di legge voto da sottoporre al Parlamento della Repubblica, sull’equiparazione dei diritti tra le vittime di atti terroristici e le vittime di atti della criminalità organizzata è stato esitato per l’Aula a settembre dello scorso anno. Il testo è diretto a fare voto, affinché le Assemblee legislative dello Stato provvedano a modificare la legislazione nazionale 206/2004. Con tale proposta indirizzata al Parlamento nazionale si intende superare la difformità esistente tra la legislazione applicata alle vittime di atti di stragi di stampo terroristico e quella applicata alle vittime di atti compiuti dalla criminalità organizzata attraverso modalità nelle quali non risulta identificata una matrice terroristica”. 
Quali sono alcuni dei principali argomenti trattati durante le audizioni?
“Abbiamo svolto numerosi incontri con esponenti di associazioni di categoria ed esperti nelle materie riguardanti, tra l’altro, la polizia locale e il garante per l’infanzia. In materia di riassetto delle funzioni degli organi di governo delle Province regionali abbiamo richiesto l’audizione dei rappresentanti di Anci Sicilia, associazione dei comuni siciliani, dell’Urps, Unione province regionali siciliane e dell’Asael, associazione siciliana amministratori degli enti locali”.
 

 
Curriculum Riccardo Minardo
 
Riccardo Minardo è nato a Modica, in provincia di Ragusa, il primo febbraio 1951. Geometra, eletto senatore nel collegio di Ragusa, durante i suoi due mandati a Palazzo Madama è stato componente delle commissioni Bilancio, Agricoltura e Territorio e della commissione per la Vigilanza sui servizi radiotelevisivi. Nelle elezioni regionali siciliane del 13 e 14 aprile 2008 è stato eletto nelle file dell’Mpa nel collegio di Ragusa, con 5.320 voti di preferenza. È presidente della commissione Affari Istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana.

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