Via libera al cambio di residenza on line - QdS

Via libera al cambio di residenza on line

Stiben Mesa Paniagua

Via libera al cambio di residenza on line

domenica 01 Luglio 2012

Approvato il 26 giugno dal Consiglio dei ministri il regolamento attuativo del decreto n. 5/12 convertito in Legge n. 35/12. Tra le novità: la modulistica è elaborata dal ministero dell’Interno, di concerto con l’Istat

PALERMO – Addio alle code estenuanti nell’ufficio anagrafe del vostro Comune, per chi dovrà cambiare residenza sarà tutto molto più semplice. Potrà avvenire addirittura in tempo reale, dal momento della comunicazione da parte del cittadino all’ufficio. In particolare, gli interessati potranno presentare le dichiarazioni anagrafiche, di residenza e di trasferimento all’estero, senza recarsi necessariamente allo sportello, ma spedendole per posta oppure inviandole via fax o e-mail.
Una rivoluzione per la lenta e macchinosa burocrazia italiana, dove però sembra che qualcosa cominci a muoversi.
Una modifica semplice ma rivoluzionaria, tanto che lo stesso Filippo Patroni Griffi, capo del dicastero della Pubblica amministrazione e la semplificazione, ne ha comunicato la delibera da parte del Consiglio dei ministri con una nota. “Al di là di tanti annunci questo è un fatto concreto che cambierà la vita di milioni di italiani”, ha dichiarato. “Non basta – ha aggiunto – scrivere buone norme. Bisogna farle seguire ad un lavoro quotidiano perché esse abbiano attuazione. Così è da oggi con il cambio di residenza in tempo reale”.
Lo stesso Consiglio dei ministri sul sito del Governo ha spiegato quanto deliberato: “Il regolamento, su proposta del ministro dell’Interno, di concerto con il ministro per la Pubblica amministrazione e semplificazione, dà attuazione all’istituto del cambio di residenza in tempo reale, approvato con il decreto Semplifica Italia”.
Il nuovo regolamento approvato dal Cdm martedì 26 giugno – il cui schema è stato deliberato lo scorso 13 aprile – andrà a modificare il “Regolamento anagrafico della popolazione residente” (Dpr 30 maggio 1989 n. 223). E le principali innovazioni introdotte dal regolamento sono così sintetizzate dal Consiglio:

1. Registrazione entro due giorni
In merito alle modalità di presentazione delle dichiarazioni anagrafiche, il regolamento prevede che la registrazione da parte dell’ufficiale d’anagrafe debba essere effettuata entro due giorni lavorativi successivi alla presentazione.

2. Effetti giuridici immediati
Gli effetti giuridici delle dichiarazioni anagrafiche e delle corrispondenti cancellazioni decorreranno dalla data della dichiarazione.

3. Controlli nei 45 giorni successivi
I controlli sulla sussistenza effettiva dei requisiti cui è subordinata la registrazione dovranno essere effettuati nei 45 giorni successivi. L’eventuale esito negativo dei controlli comporterà il ripristino della situazione anagrafica presente all’atto della dichiarazione.

Il Comune dovrà pubblicare sul proprio sito istituzionale gli indirizzi, incluso quello di posta elettronica, ai quali poter inviare le dichiarazioni anagrafiche. Questo per consentire un servizio più efficace e trasparente per i cittadini interessati.
Un altro modifica riguarda la modulistica per le dichiarazioni anagrafiche, questa sarà elaborata dal ministero dell’Interno, d’intesa con l’Istat.
In definitiva, se i Comuni saranno pronti e preparati, i vantaggi per i cittadini saranno assicurati. Anche per le cose, per così dire, di tutti i giorni. A sottolinearlo è sempre il ministro Griffi con la sua nota. “Non bisognerà dunque aspettare mesi per poter iscrivere i figli a scuola o per usufruire del nuovo medico di base o per avere un permesso per le zone a traffico limitato”, ha evidenziato. Aggiungendo che “con il regolamento approvato dal Consiglio dei ministri saranno immediatamente operativi tutti gli effetti legati al cambio”. è stato stimato che un tale provvedimento potrebbe favorire un risparmio per lo Stato di circa 10 milioni di euro annui.
Non resta che aspettare e capire se anche i Comuni siciliani sapranno essere reattivi nell’applicare queste norme per così dire “rivoluzionarie”.

Stiben Mesa Paniagua
Twitter: @StibensBlog

Un commento

  1. lirio ha detto:

    Cambio residenza per via telematica? ma dove a palermo? finiscila! Qui non è possibile niente. Il terzo mondo siamo noi. Noi palermitani siamo ancora servi della gleba

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