La Regione siciliana lascia Ars a secco. Non versati 15 milioni di euro - QdS

La Regione siciliana lascia Ars a secco. Non versati 15 milioni di euro

Raffaella Pessina

La Regione siciliana lascia Ars a secco. Non versati 15 milioni di euro

giovedì 05 Luglio 2012

In commissione Affari costituzionali alla Camera il Ddl voto riduzione deputati. Santi Formica, vicepresidente Ars: “Da 6 mesi non trasferisce i fondi”

PALERMO – È cominciata con un’ora di ritardo la conferenza dei capigruppo per calendarizzare la discussione in Aula della mozione di sfiducia al governatore della Sicilia Raffaele Lombardo. Attualmente sono due i testi presentati dalle forze politiche, uno da Udc e Pd, l’altro da Pdl, Pid e Grande Sud. Ieri mattina nel corso di una conferenza stampa il coordinatore regionale dell’Mpa, Giovanni Pistorio ha criticato fortemente la mozione di Pd e Udc. “Comprometterà le future alleanze, è uno sfregio” ha detto il senatore.
Intanto neanche martedì pomeriggio il governatore Lombardo si è presentato in Aula per riferire sulla vicenda Siremar. Al suo posto c’era l’assessore all’economia Gaetano Armao, che è intervenuto sulla situazione finanziaria e sulle criticità dei rapporti con lo Stato, anche in relazione al settore dei trasporti. “Con i tagli per circa tre miliardi e mezzo che ci impone il patto di stabilità sarà difficile che si possa chiudere il bilancio”.
Sempre in Aula il capogruppo di Grande Sud, Titti Bufardeci, e il presidente vicario dell’Ars, Santi Formica, hanno fatto notare che la Regione siciliana non trasferisce da sei mesi i fondi che spettano all’Assemblea regionale siciliana per il pagamento degli stipendi e il funzionamento del parlamento in generale, mettendo a rischio l’intero funzionamento dell’Ars. Si tratta in tutto di 15 milioni di euro della prima rata, una semestralità, di cui due milioni destinati al pagamento degli stipendi del mese corrente del personale.  Sempre ieri il governo intanto ha dovuto operare tagli per oltre 2 milioni di euro nel capitolo “spese per la liquidazione e la ricapitalizzazione di enti e società a partecipazione regionale”, e per circa 381 mila euro dalle “spese per la gestione e il coordinamento dei sistemi informativi e spese per l’innovazione tecnologica della Regione”. Questo per portare a pari la chiusura dell’esercizio finanziario a causa di un disavanzo di oltre due milioni 300 mila euro nel bilancio regionale, rilevato nella relazione che il dipartimento Bilancio e Tesoro della Regione compila ogni anno sulla consistenza dei residui attivi e passivi a seguito dell’allineamento dell’esercizio di previsione 2012 con il rendiconto consuntivo del 2011, e varato dalla Giunta regionale. Intanto ha fatto il primo passo in commissione Affari Costituzionali della Camera la proposta di legge costituzionale varata dall’Ars per la riduzione dei deputati regionali da 90 a 70.
 
Entro martedì prossimo potranno essere presentati gli emendamenti. Di questo ddl aveva parlato il Presidente dell’Ars Cascio con il Presidente del senato  Renato Schifani in relazione alla riduzione dei costi della politica.  Cascio ha dichiarato che provvederà all’immediata calendarizzazione, per la seconda lettura costituzionale, non appena gli verrà trasmesso dalla Camera dei Deputati. Questa settimana inoltre la commissione Attività produttive è stata occupata per protesta dai sindaci delle isole minori che chiedono di trovare i soldi per garantire la cosiddetta continuità territoriale tra la Sicilia e le isole minori. Per il ripristino dei collegamenti servono 7 milioni di euro che potrebbero giungere da una revisione del bilancio regionale. Dell’argomento si occuperanno domani gli uffici della commissione Bilancio dov’è fissata un’audizione.

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