Bonus assunzioni, la burocrazia blocca migliaia di disoccupati - QdS

Bonus assunzioni, la burocrazia blocca migliaia di disoccupati

Michele Giuliano

Bonus assunzioni, la burocrazia blocca migliaia di disoccupati

martedì 10 Luglio 2012

Assessore Spampinato: “Il recepimento del credito d’imposta da supporto a chi è in difficoltà”. Il Dg Corsello: “A breve l’accordo con le Entrate”. Ma il ritardo è nefasto

PALERMO – Ancora una volta la burocrazia rischia di mettere un pesante freno allo sviluppo. C’è preoccupazione, infatti, da parte dei rappresentanti del mondo del lavoro, per la mancata emanazione del Decreto dirigenziale necessario per sbloccare i 65 milioni di euro previsti per il credito d’imposta. Si tratta di una serie di agevolazioni per le assunzioni di dipendenti nel Mezzogiorno, così come previsto dalle leggi 106/2011 e 35/2012, fino al luglio del 2012. Un atto fondamentale che darebbe un’enorme boccata d’ossigeno al mondo del lavoro siciliano, atteso in particolare dagli oltre 200 mila disoccupati presenti nella nostra Isola.
Dicevamo però della burocrazia: la prima legge da noi citata, la 106/2011 ha subordinato la propria concretizzazione a un decreto interministeriale, pubblicato sulla Guri del 1o giugno 2012, in cui si obbliga ogni Regione ad adottare, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto, il provvedimento con cui stabiliscono modalità e procedure per concedere il credito d’imposta. Ovviamente, qui in Sicilia, tutto tace, e la paura di perdere questi 65 milioni di euro è sempre più grande.
Per far luce sulla questione abbiamo chiesto chiarimenti all’assessore regionale al Lavoro, Beppe Spampinato, e alla dirigente generale del Dipartimento, Anna Rosa Corsello, i quali però sostengono di aver portato a termine con gli uffici preposti tutta l’istruttoria documentale.
“Tutto – afferma Spampinato – è contenuto nel disegno di legge 900/a che è stato già depositato. Ora aspettiamo che l’Ars vari la Finanziaria, che dovrebbe essere esitata entro questa settimana. Sotto questo aspetto non dovrebbero esserci problemi di sorta anche perché questo testo è stato ampiamente condiviso e perché rappresenta un momento di crescita per l’intero territorio siciliano in un momento di così grande sofferenza”.
Il credito d’imposta per le assunzioni concede alle aziende un bonus per assunzioni con contratto a tempo indeterminato: si tratta di uno sgravio fiscale del 50 per cento sui costi salariali sui contratti a tempo indeterminato stipulati con personale “svantaggiato” o “molto svantaggiato”. I nuovi incentivi all’occupazione in favore delle imprese del Mezzogiorno arrivano dal Fondo sociale europeo “attraverso la riprogrammazione dei fondi strutturali comunitari disposta con il Piano d’azione coesione dello scorso 15 dicembre 2011 del ministro per la Coesione territoriale”.
A rientrare nella categoria degli svantaggiati chi non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, coloro i quali hanno superato i 50 anni d’età oppure chi è membro di una minoranza nazionale. È invece un lavoratore "molto svantaggiato" chi è privo di impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi. Nel caso di assunzioni a tempo parziale e indeterminato, il credito d’imposta viene stabilito in modo proporzionale alle ore di lavoro effettuate.
Ma per quale motivo i tempi si sono allungati così tanto? Stando a quanto riferito dall’assessore, il passaggio dall’Ars è indispensabile poiché bisogna prevedere l’introito dei fondi che serviranno al Bonus assunzioni. Dunque si devono iscrivere in bilancio i 65 milioni di euro che il ministero ha stanziato per la Sicilia e che la Regione deve introitare. Numeri e burocrazia, insomma, si intrecciano.
“Il recepimento di questo norma nazionale – aggiunge Spampinato – ci darà la possibilità di rafforzare la politica per garantire un supporto ulteriore a chi è in difficoltà in questo particolare momento del mercato del lavoro. La Regione ha già in vigore l’Avviso 1, che è molto simile a livello di impostazione. Bisogna però dire che questo bonus assunzioni risulta avere vantaggi ancor più consistenti, per cui recepirlo è un dovere”.
“Stiamo perfezionando – afferma infine la dirigente Corsello – la procedura informatica con l’Autorità di gestione del Po Fse e abbiamo avviato le procedure di variazioni di bilancio. Il tutto dovrà essere tecnicamente suggellato con l’accordo che dovrà essere stipulato a breve con l’Agenzia delle Entrate”.
 


Come si accede al bonus assunzioni
 
PALERMO – All’interno del decreto dirigenziale sono inserite le modalità e le procedure per la concessione del bonus. Per accedere al beneficio, gli interessati dovranno inoltrare apposita istanza alla Regione competente che, successivamente, comunicherà l’ammissione al bonus nei limiti delle risorse disponibili stanziate. Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, attraverso il modello F24, a partire dalla data di comunicazione dell’accoglimento dell’istanza ed entro due anni dalla data di assunzione.
Per determinare le unità lavorative per le quali spetta il bonus sarà necessario calcolare la differenza tra il numero dei dipendenti a tempo indeterminato, rilevato mese per mese, e quello dei lavoratori a tempo indeterminato mediamente occupati nei dodici mesi precedenti alla data dell’assunzione. Nel caso in cui il numero totale dei dipendenti a tempo indeterminato è inferiore o pari a quello rilevato nei 12 mesi precedenti l’assunzione si decadrà dal beneficio. Altre cause di decadenza saranno se i nuovi posti di lavoro non sono conservati per almeno due anni dalle piccole e medie imprese o tre anni dalle imprese e se viene accertata definitivamente la violazione non formale di normativa fiscale, contributiva o sulla salute e sicurezza dei lavoratori.

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