Una squadra efficiente grazie al coordinamento - QdS

Una squadra efficiente grazie al coordinamento

Liliana Blanco

Una squadra efficiente grazie al coordinamento

mercoledì 11 Luglio 2012

Forum con Libertino Arnone, avvocato distrettuale dell’Avvocatura di Stato di Caltanissetta

L’anno scorso, al momento del suo insediamento, all’Avvocatura dello Stato c’erano due avvocati. Oggi qual è la situazione?
“In termini di organico la situazione è rimasta uguale a quella dell’anno scorso, abbiamo lavorato sulla riorganizzazione della struttura grazie alla professionalità degli avvocati riusciamo ad ottenere risultati ottimali. Ad oggi sono soddisfatto, ma c’è un rischio dietro l’angolo che potrebbe mettere in discussione l’equilibrio attuale: il Procuratore dello Stato Giuseppe La Spina, in servizio presso l’Avvocatura dello Stato di Caltanissetta, ha vinto il concorso di magistratura ordinaria, quindi potrebbe lasciare l’Avvocatura ed in questo caso si potrebbe profilare qualche problema di organico scoperto; lui dice che non lascerà l’Avvocatura, dove si guadagna il doppio rispetto alla magistratura. Siamo equiparati sotto il profilo economico, però gli avvocati dello Stato vincono molte cause, ma quando si perde c’è la condanna alle spese e queste somme vanno ad accumularsi in un fondo e poi vengono suddivise nell’ambito dell’avvocatura distrettuale, agli avvocati dello Stato. Lo Stato prende la sua quota e il resto viene ripartito: questo rappresenta un altro stipendio, una sorta di premio alla produttività. Nel caso in cui La Spina decidesse di lasciare l’Avvocatura di Caltanissetta sarebbe estremamente necessario coprire l’eventuale posto vuoto. La situazione al momento è a livello ottimale. Dopo un anno di esperienza ho potuto notare che qualche volta nei servizi si verificano delle discrasie che vengono superate grazie alla presenza di un direttore amministrativo, Antonella Pace, che fa da coordinatrice, quindi grande merito all’opera di coordinamento dell’ufficio”.
Quindi ha una buona squadra?
“Una buona squadra che funziona bene perché c’è un coordinamento efficiente e quando manca, nasce sempre qualche problema”.
Qual è la mole di lavoro?
“Sono aumentati in modo incredibile i contenziosi relativi all’equa riparazione (legge Pinto): vengono instaurati davanti alla Corte d’Appello di Caltanissetta, trattandosi di procedimenti che sono stati definiti presuntivamente in ritardo dalla magistratura della corte d’appello di Palermo nei processi penali e la competenza passa all’Avvocatura. In atto abbiamo 2646 trattati dall’avvocato Giuseppe La Spina, 2813 trattati dall’avvocato Salvatore Faraci, 818 trattati da me come avvocato distrettuale, in più curo circa 10.000 contenziosi pendenti trattati dal precedente avvocato Messineo rimasto a Caltanissetta per 18 anni. Naturalmente gli iter sono stati avviati, ma in caso di esito negativo bisogna intentare l’appello. C’è un contenzioso notevole: si parla quest’anno di 4000 nuovi contenziosi circa, mentre prima erano 1300; con questi ricorsi aumentati. Il che significa che ogni avvocato di occupa di 1350 casi a testa. La Corte Costituzionale, sul tentativo nostro di fare dichiarare l’incostituzionalità della norma, ci ha dato torto ed ha sentenziato che i contenziosi devono essere trattati nell’asse Palermo – Caltanissetta, per cui in atto sono 900 nuovi contenziosi di equa riparazione. In tema di equa riparazione, su cause per le quali non c’è nulla da fare dopo il superamento dei sette anni, riusciamo a vincere il 20% delle cause cosa che succede solo a Caltanissetta. Sull’ingiusta detenzione sfioriamo il 50 per cento di pronunce favorevoli, visto che i casi possono essere sviscerati da più punti di vista come nel caso Mannino: certi aspetti positivi per l’amministrazione vengono trattati così bene da ottenere questi risultati”.
 
È più soddisfacente prestare servizio per l’Avvocatura della Stato?
“In Avvocatura si può far bene diritto penale, civile e amministrativo nel caso in cui un centro è sede di Tar. Caltanissetta ha contenzioso molto articolato in materia di appalti, urbanistica, responsabilità civile:  nonostante il centro sia più piccolo le cause che ho trattato qui sono molto più importanti di altre realtà”.
Quante cause sono state concluse nel 2011?
“La conclusione di un procedimento e l’archiviazione dipende dai giudici e non da noi. Nel 2011 abbiamo trattato 3900 contenziosi circa, visto l’aumento. Su 4000 contenziosi vengono predisposti gli iter procedurali, quindi vengono evase tutte evitando di accumulare ritardi”.
E com’è l’informatizzazione?
“Siamo informatizzati al 100%, usiamo l’archivio informatico e la Pec. Tra tutti gli avvocati d’Italia, siamo collegati in 240 – e potremmo essere 386 -, ci scambiamo mail e informazioni su tutte le questioni fra avvocati di ogni regione. Quando un avvocato di Aosta incontra un caso, lancia il quesito e chiede a tutti gli altri colleghi se ognuno di noi ha incontrato un caso similare e quindi se c’è un precedente. Si può rappresentare come il più grande studio d’Italia con sedi distaccate dove ognuno può interloquire con i colleghi. La rete funziona, cosa che non avviene nei tribunali, dove si è ancora ancorati al cartaceo ed al fascicolo”.
 

 
Curriculum Libertino Arnone
 
L’avvocato Libertino Arnone è nato a Palermo ed ha 70 anni. Ha conseguito la laurea in giurisprudenza ed è divenuto Procuratore dello Stato nel 1971; successivamente, nel 1979 è transitato nel ruolo di avvocato e dal 1991, a seguito della riforma del settore è avvocato della 4^ classe. Ha svolto gran parte della sua attività professionale nella sua città di origine e solo dal primo giugno 2010 è avvocato distrettuale dell’Avvocatura di Stato di Caltanissetta. Si divide fra Caltanissetta e Palermo fra lavoro e vita privata.

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