Porto Empedocle, iniziati i lavori per costruire il rigassificatore - QdS

Porto Empedocle, iniziati i lavori per costruire il rigassificatore

Antonio Casa

Porto Empedocle, iniziati i lavori per costruire il rigassificatore

giovedì 12 Luglio 2012

In corso la verifica archeologica dei luoghi, analizzati i campioni presi dai fondali. Prima tappa: le verifiche previste dalle prescrizioni del decreto autorizzativo

PORTO EMPEDOCLE (AG) – Senza enfasi o cerimonie d’inaugurazione, i lavori per la costruzione del rigassificatore di Nuove Energie (Gruppo Enel) a Porto Empedocle sono iniziati da un paio di mesi. Ne dà notizia al Qds una fonte della società, interpellata dopo le voci su presunti ritardi.
Sono in corso gli interventi previsti dalle prescrizioni del decreto autorizzativo, come monitoraggi e verifiche delle condizioni generali del sito dove sorgerà l’impianto sul quale Enel ha previsto di investire circa 800 milioni di euro. Esso avrà una capacità di 8 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto (Gnl) l’anno, mentre l’entrata in esercizio è prevista tra il 2013 e 2014.
Si tratta di lavori particolari, svolti da un’azienda iscritta ad un albo speciale, vincitrice di una gara d’appalto indetta da Nuove Energie.
Dopo la misura del rumore”ante operae”, è in corso la verifica archeologica, sono stati presi campioni del fondale per carpirne le condizioni, in vista dell’innalzamento dell’impianto. In realtà – fanno sapere da Enel – i lavori sarebbero dovuti partire tempo fa, ma la serie di contenziosi frapposti alla costruzione del rigassificatore ne hanno ritardato l’avvio. Le verifiche, tra l’altro, sono rese necessarie, perché non è stata trovata alcuna documentazione di simili studi svolti in precedenza nella stessa zona. In pratica – spiegano da Roma – stiamo facendo una fotografia minuziosa del territorio prima della costruzione vera e propria del rigassificatore.
Gli interventi si protrarranno ancora per circa un mese. È certo che dovrà essere risistemata una parte della scogliera frangiflutti rovinata dall’azione del mare. Inoltre, parte dell’area Asi oggi occupata dall’acqua, dovrà essere resa in condizione di ospitare gli impianti.
Nelle scorse settimane si erano sparse voci su ritardi di Nuove Energie.”Strano – spiegano da Roma -, abbiamo notificato dieci mesi fa l’avvio dei lavori a tutti gli organismi pubblici interessati. Certo, non è che dalla mattina alla sera viene messo un cantiere con 500 persone. è chiaro che anche in questo caso viene seguito un programma di crescita dei lavori”.

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