Scatta l’ora della rincorsa e non si può agire altrimenti. Lo sa bene Raffaele Lombardo che prima della chiusura del suo mandato vorrebbe almeno tagliare il nastro della nuova era. In occasione del workshop con gli enti locali il governatore ha ricordato che la legge 9/2010 chiude il sistema dei 27 Ato dell’era Cuffaro imponendo ambiti e sub ambiti che non vengono più governati da costosissimi consigli di amministrazione bensì da tre sindaci che non percepiscono alcuna indennità e possono controllare direttamente la gestione. In tal modo si dovrebbe evitare la ripetizione della mala gestione degli ambiti che ha creato un debito di circa un miliardo di euro. Riguardo il capitolo impiantistica sono già stati finanziati altri 8 impianti di compostaggio. Sul fronte della riscossione Lombardo ha promesso una grande gara con una società specializzata che farà la riscossione della tariffa, e quando si sarà attribuita la riscossione a un grande gruppo la Regione pretenderà un miliardo di euro così da poter girare la somma ai creditori del sistema Ato.
Tempi rigidi di lavoro anche per gli Enti locali che avranno tempo fino al prossimo 6 agosto per approvare lo Statuto tipo. Se il limite non dovesse essere rispettato subentrerebbe la Regione col commissariamento che farebbe approvare tutto entro la data limite.
Soddisfazione da parte di Fabio Mancuso, presidente della IV Commissione Ambiente all’Ars, e presente ieri a Palazzo dei Normanni all’incontro con gli amministratori locali. Ruolo centrale è riservato alle Srr.
“A occuparsi della regolamentazione dei servizi inerenti alla raccolta rifiuti – ha spiegato Mancuso – saranno la Srr amministrata da un’assemblea e da un cda i cui componenti verranno individuati ed eletti tra gli amministratori degli enti locali soci che presteranno per legge le loro funzioni a titolo gratuito. La Srr si occuperà di organizzare, affidare e disciplinare il servizio tramite la redazione di un piano d’ambito, documento programmativo che prevede l’indizione di una gara per il territorio d’ambito in modo da affidare a terzi il servizio di raccolta”.
Adesso, secondo quanto previsto dalla legge 9, il Comune stesso a stipulare il contratto con l’appaltatore, mentre prima non aveva il controllo diretto del servizio di gestione rifiuti.