ItaliaViva, le best practice a Palermo - QdS

ItaliaViva, le best practice a Palermo

Carlo Passarello

ItaliaViva, le best practice a Palermo

venerdì 20 Luglio 2012

Incontro a Palermo con il vice presidente del Parlamento europeo, Crocetta e Addiopizzo per aiutare le imprese. “Vogliamo raccontare come si sono nutrite e fomentate le realtà di successo per replicarle”

PALERMO – In giro per l’Italia per conoscere i polmoni della nazione, capaci di innovare e dare linfa al territorio. La terza tappa di ItaliaViva, iniziativa promossa dall’associazione Prima Persona, è stata in Sicilia. La mattina a Siracusa ed il pomeriggio a Palermo. Nel capoluogo siciliano l’incontro con il Comitato Addiopizzo, che dal 2004 lotta contro il racket promuovendo iniziative di consumo critico a sostegno dei commercianti che denunciano.
Motore dell’iniziativa Gianni Pittella, vice presidente del Parlamento europeo e fondatore di ItaliaViva, che la racconta così: “L’associazione nasce sei mesi fa, mentre ItaliaViva è partita il 15 luglio. Vogliamo raccontare come si sono nutrite e fomentate le realtà di successo, in modo da poterle replicare”. Esportare sul territorio italiano, ma non solo: “In Europa le best practice hanno séguito, per cui porterò il risultato di questo viaggio come esempio di realtà che hanno saputo sfidare il difficile momento economico. Qui Addiopizzo ha saputo combattere la mafia, riuscendo a superare la sua morsa facendo rete”.
Proprio Pittella individua tre nodi che soffocano la crescita del Paese. “Da politico vicino alla realtà provo a vivere le questioni nodali dell’Italia. In primo luogo la stretta creditizia, subito dopo i problemi burocratici ed infine ma non per ultima la mafia”.
In un clima piuttosto informale sono intervenuti anche Dario Riccobono, in rappresentanza di Addiopizzo, e il deputato europeo Rosario Crocetta. L’ordinarietà di un impegno che non deve essere considerato straordinario bensì quotidiano e comune è stato il fulcro della presentazione di Riccobono, che ha aggiunto: “Gli appoggi ci sono mancati quando abbiamo iniziato ad alzare il tiro, a non parlare solo di antiracket, ma anche di voto di scambio o di avere verità e giustizia sulle stragi del ‘92. Chiediamo alla politica di essere più autorevole, facendo pulizia al suo interno”. Gli fa eco Crocetta, che lancia un proclama programmatico: “Dobbiamo indicare il percorso alle imprese che hanno denunciato il pizzo, affidando loro una percentuale degli appalti pubblici, per evitare che dopo aver denunciato smettano di lavorare”.
A far parte di Prima Persona, associazione che organizzata il tour ItaliaViva, svariate personalità di spessore politico e culturale. Fra i sostenitori spiccano Andrea Camilleri, Pino Aprile e Rocco Cangialosi. Tra le iniziative promosse un’interessante raccolta di firme da indirizzare al ministro Profumo. Sono già circa 30 mila le sottoscrizioni che chiedono al responsabile del dicastero all’istruzione di ripristinare l’insegnamento di educazione civica nelle scuole medie inferiori, aggiungere lineamenti di diritto comunitario come materia alle scuole medie superiori dove mettere a regime lo studio di due lingue comunitarie oltre all’italiano. La raccolta è iniziata da un paio di mesi e si concluderà a fine settembre.
“Abbiamo già parlato con il ministro, che si è detto favorevole ad avviare una sperimentazione”, afferma Pittella. Una particolarità: l’educazione civica del nuovo secolo dovrà anche parlare di Unione Europea, per far sì che anche i giovanissimi coltivino la propria cittadinanza europea. Il calendario di ItaliaViva vedrà come prossime tappe Cosenza e Potenza, per poi attraversare l’Italia è concludersi il 28 luglio a Roma.
 
Carlo Passarello
Twitter @carlopassarello

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