Contribuenti in crescita e sempre più esigenti - QdS

Contribuenti in crescita e sempre più esigenti

Francesco Sanfilippo

Contribuenti in crescita e sempre più esigenti

martedì 24 Luglio 2012

Forum con Croce Di Marco direttore Agenzia delle Entrate Palermo

Quando è entrata a regime la riforma dell’Agenzia delle Entrate?
“Il processo di passaggio previsto dalla riforma si è completato il 31 dicembre del 2010”.

Dopo questa riforma, si vedono i miglioramenti sul campo?
“Sì, perché le direttive sono impartite direttamente dal mio ufficio, sono più razionali, si tengono maggiori riunioni con i direttori degli uffici, per cui è più facile conseguire gli obiettivi prefissati, esiste un monitoraggio settimanale delle attività svolte. A questo proposito, è stata istituita l’area di monitoraggio che controlla la gestione e l’avanzamento delle pratiche”.

Quante persone dirige? Qual è l’età media?
“All’inizio, c’erano 500 unità, mentre oggi sono ridotti a 420. L’età media è sui 50 anni, mentre prima era più elevata, poi grazie all’arrivo di funzionari giovani e alcuni pensionamenti, l’età si è abbassata”.

Il ruolo dell’informatica è fondamentale nel vostro campo?

“Sì, le nuove leve padroneggiano le moderne tecnologie, mentre gli anziani fanno più fatica, seppur la formazione del personale sia costante”.

Quali obiettivi si propone di conseguire il suo ufficio?
“Uno degli obiettivi è la tax compliance che è importantissimo, perché si vuole suscitare il pagamento spontaneo delle imposte da parte dei cittadini. Si vuole ottenere ciò attraverso i controlli e una formazione del personale che permetta al contribuente di ricevere tutte le informazioni necessarie per compiere i suoi doveri”.
Vedete il cittadino più collaborativo rispetto al passato?
“Il numero dei contribuenti che si presenta allo sportello è sempre maggiore. Oggi, il contribuente ha fatto suo il diritto ad avere informazioni, per cui gli sportelli sono sempre pieni di gente che è più esigente”.

Avete dei sistemi per evitare code nei vostri uffici?
“Esiste il Cam che si occupa delle prenotazioni telefoniche a livello nazionale, poi c’è il Civis che è un sistema organizzativo per dare risposta on line alle richieste presentate dal cittadino. Esiste il Cup, il centro unico di prenotazione, attraverso cui il cittadino prende appuntamento e si presenta, evitando le code. Infine esiste l’assistenza che è ancora molto usata dal pubblico. Infatti, gli strumenti telematici come il Cup e il Civis attecchiscono presso i professionisti, ma non tra i cittadini comuni”.

Quanti uffici territoriali esistono nella provincia di Palermo?
“Tutti e cinque gli uffici territoriali si dedicano all’assistenza, mentre gli sportelli sono cinque e dipendono dagli uffici territoriali”.

L’organico è sufficiente per raggiungere i risultati?
“L’organico è sufficiente sulla carta, ma in sostanza un personale più giovane farebbe comodo. Comunque, gli obiettivi previsti sono regolarmente raggiunti”.

Gli obiettivi sul fronte dell’evasione quali sono stati? In Sicilia, l’evasione è maggiore o minore rispetto ad altre regioni?
“L’evasione non è superiore rispetto al resto d’Italia, ma occorre fare una distinzione. L’evasione non è elevata ma diffusa, perché si evade anche poco, ma da molte attività secondo i cluster, parametri predefiniti dell’Agenzia delle Entrate. I controlli sono realizzati secondo numerosi sistemi. Uno di questi è il controllo automatizzato della dichiarazione dei redditi a livello centrale, un altro è il controllo formale, dove si svolge un esame sulle agevolazioni che il contribuente ritiene di possedere come deduzioni per farmaci. Poi, esiste un controllo sostanziale che va dall’accertamento sintetico sulle persone fisiche basato sulla capacità di spesa. In questo caso, c’è una banca-dati, dove confluiscono tutte le informazioni sulle spese del cittadino”.

 

Bisogna favorire la tax compliance e smitizzare la figura dell’evasore
 
Può spiegare meglio il controllo tramite banca-dati?
“Ogni ente o struttura ha una banca-dati, perciò è sufficiente incrociare i dati di banche-dati di diversa provenienza per scoprire eventuali anomalie. In questo modo, si notano eventuali scostamenti tra la capacità di spesa del cittadino e quanto dichiara. A questo proposito, esiste il controllo sintetico, dove il cittadino è interrogato sulle ragioni di tali scostamenti”.

Che cosa può dirci sui controlli contabili?
“Le imprese sono obbligate a tenere i registri contabili così come i professionisti. In realtà, occorre portare il cittadino a favorire il pagamento spontaneo dei tributi, la cosiddetta tax compliance, in modo da prevenire e contrastare l’evasione fiscale”.

Quali iniziative realizzate per diffondere la cultura della legalità nella popolazione?
“Queste attività informative sono fatte tramite iniziative quali il fisco scuola, i convegni e le comunicazioni sociali. In particolare, nel caso del fisco-scuola, ogni anno si prepara un piano informativo. Poi, si va nelle scuole per spiegare ai discenti che cosa è il fisco e smitizzare la figura dell’evasore, poiché non contribuisce allo sviluppo e, anzi, lo blocca, facendo mancare le risorse alla collettività. Perciò, le tasse gravano solo su una parte della popolazione, impedendo, di fatto, la realizzazione di altri servizi”.

 
 

Curriculum di Croce Di Marco

Croce Di Marco ha 58 anni e si è laureata in Giurisprudenza. Dopo aver vinto il concorso di vice-direttore del ministero delle Finanze, ha svolto una lunga carriera all’interno dell’Agenzia, ricoprendo numerosi ruoli in vari uffici. È stata capo della sezione Contenzioso società di capitali e ha ricoperto il ruolo di membro dell’ufficio studi dell’ispettorato compartimentale delle imposte dirette. Dopo essere stata nella commissione minimum tax e dopo aver collaborato col Cnel, è direttore provinciale dell’agenzia delle Entrate di Palermo.

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