Economia. Strategie d’investimento miopi e perdenti.
Competitività. Le imprese siciliane sono poco competitive, solo 200 milioni investiti per l’innovazione e l’esportazione (eccetto il petrolio) raggiunge livelli imbarazzanti rispetto alle regioni del Nord.
Innovazione. Secondo uno studio di SRM e OBI, nel 2010 a scommettere sull’introduzione di novità sono state appena 15 ditte su 100 per ciascuno degli ambiti considerati: edile, ICT, turismo e manifattura.
“Solo una quota modesta delle imprese siciliane appare coinvolta in strategie di internazionalizzazione e/o innovazione che, come noto, rappresentano i filoni principali dello sviluppo competitivo delle nostre aziende”.
È, questo della scarsità di internazionalizzazione e innovazione della realtà imprenditoriale siciliana, uno dei temi chiave individuato da Unioncamere Sicilia nel dossier preparato per il 4 maggio, 10a giornata dell’economia.
Alla voce “principali strategie per superare gli ostacoli e svilupparsi con successo” nel prossimo semestre, solo l’8% delle società isolane ha indicato come prima strada da seguire quella dell’innovazione e il 10% quella dell’internazionalizzazione.
Quindi, sono due le nostre coordinate di riferimento. La prima consiste nella spesa in ricerca e sviluppo intra-muros. (
continua)