Arrivano 18 milioni, ma l’Ast non è salva - QdS

Arrivano 18 milioni, ma l’Ast non è salva

Rosario Battiato

Arrivano 18 milioni, ma l’Ast non è salva

venerdì 03 Agosto 2012

Tutti i nodi dei trasporti siciliani: le ferrovie, quello pubblico locale e i collegamenti marittimi con le isole minori. Via libera a due provvedimenti finanziari, per salvare l’azienda dal default serve di più

PALERMO – Si tratta di un palliativo che, nonostante sia particolarmente costoso, non salverà l’Ast. Il day after della protesta dei lavoratori della partecipata contro la Regione  – ci sarebbero mille posti a rischio – si riempie dei 18 milioni che arrivano a seguito di due provvedimenti finanziari. Un’azione in extremis che non basterà per salvare un’azienda che mantiene un deficit di 100 milioni di euro e che, allo stesso tempo, riveste un ruolo essenziale per le tratte sociali e l’occupazione.
Arriveranno 11 milioni svincolati dal bilancio consuntivo e i restanti 8 dal bilancio previsionale. Si tratta di una boccata di ossigeno che non servirà comunque a far uscire dalla crisi l’azienda. Proprio due due giorni fa, infatti, la Giunta regionale ha espresso parere favorevole sul bilancio previsionale dell’Azienda siciliana trasporti per l’esercizio 2012, adottato il 7 giugno 2012 dal Consiglio di gestione.
Per i primi sei mesi del 2012 l’Ast, come del resto le altre aziende del tpl, ha proceduto basandosi sulle tratte del 2011, quindi ben prima che avvenissero i tagli dei contributi regionali. Il taglio fissato del 20% per tutto l’anno – si è passati da 220 a 180 milioni di euro per il comparto del trasporto pubblico – avrà quindi ripercussioni sul resto del semestre arrivando a quota 40%.
“Lunedì scorso – ha spiegato Marco Falcone, deputato regionale Pdl – ho presentato un mio emendamento garantire una copertura adeguata al trasporto, ma è stato bocciato per l’assenza di copertura finanziaria che invece c’era”.
Il problema non riguarda solo l’Ast, ma il trasporto pubblico in generale, e il rischio è, spiega Falcone, che si “mettano in ginocchio queste imprese”. L’Ast ha già tagliato 70 corse con la conseguenza che ci sarà del personale in esubero e che determinate tratte definite sociali, perché non economicamente vantaggiose, potrebbero essere soppresse.
Una certezza c’è: il servizio così non può proseguire. Gli ultimi dati Istat collocano il tpl siciliano tra i peggiori e meno frequentati d’Italia. Attendere i contributi regionali può servire solo per tamponare la situazione, visto che attraversiamo una fase in cui l’Europa chiede maggiore rigore in termini di aiuti statali e aziende che sappiamo camminare con le proprie gambe.
I sindacati restano sul piede di guerra. “L’Azienda è al collasso, – hanno spiegato i segretari di Fit Cisl, Filt Cgil e Ugl Trasporti, Amedeo Benigno, Franco Spanò e Giuseppe Scannella durante il sit in davanti la sede dell’assessorato regionale all’Economia”. Dall’assessorato hanno garantito novità a partire dalla prossima settimana. “Lunedì – hanno assicurato dall’assessorato, – sarà fatto il mandato di pagamento e i lavoratori percepiranno la quattordicesima e lo stipendio di luglio”. I rappresentati dei lavoratori vogliono garanzie sul futuro dell’Azienda che riguarda anche il progetto di “fusione per incorporazione, unica via per rilanciare e rivitalizzare l’Ast”. Dalla Regione ribadiscono di attendere notizie dall’Autorità garante per la concorrenza.
Il tema dei trasporti abbraccia anche la questione dei collegamenti con le isole minori che attualmente sono ancora in attesa di una norma che consenta la copertura dei servizi di trasporto via mare con navi Ro Ro da e per le Isole di Favignana e Pantelleria che garantiscono il trasporto dei rifiuti solidi urbani di merce pericolosa e dei beni di prima necessità.
 


Falcone (Pdl): “Per le aziende di tpl taglio del 40% nei prossimi sei mesi”
 
PALERMO – Marco Falcone, è deputato regionale Pdl.
La Giunta ha espresso parere favorevole sul bilancio di previsione. Speranze per l’Azienda?
“A seguito di due provvedimenti finanziari sono stati recuperati 18 milioni di euro. I primi 11 sono stati svincolati dal bilancio consuntivo e i restanti 7 dal bilancio previsionale. Però la situazione resta comunque critica”.
Perché?
“Il taglio del 20% al tpl, che ha portato il contributo regionale da 220 a 180 milioni, è stato approvato solo recentemente, mentre le diverse aziende di trasporto pubblico locale hanno effettuato il servizio per i primi sei mesi del 2012 sulla base dei contributi stanziati nel 2011. Questo significa che per i prossimi sei mesi il taglio sarà del 40%”.
Non crede comunque che il servizio vada riorganizzato?
“Certamente, ma non si può agire con l’accetta anche perché l’Ast svolge un servizio sulle tratte sociali, che non sono economicamente vantaggiose e per questo gode dei contributi. Se la Sicilia si vuole garantire un futuro all’altezza dovrà sviluppare un sistema integrato di trasporti per mettere assieme, gomma, ferrovia e autostrade del mare”.

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