Duemila autorizzazioni per l’edilizia privata - QdS

Duemila autorizzazioni per l’edilizia privata

Annalisa Giunta

Duemila autorizzazioni per l’edilizia privata

martedì 07 Agosto 2012

Forum con Rino La Mendola ingengere capo del Genio Civile di Caltanissetta

Quali sono le attività che vi impegnano maggiormente?
“Per effetto della crisi economica che incombe sul Paese, i lavori pubblici negli ultimi anni hanno subito una progressiva riduzione; per cui le attività che ci impegnano maggiormente riguardano soprattutto l’edilizia privata, nell’ambito del quale rilasciamo circa 2.000 autorizzazioni all’anno. Inoltre, sempre nell’ambito dell’edilizia privata, non mancano i controlli sul territorio: nel 2011 gli accertamenti sono stati circa 700 a fronte dei quali sono stati emessi circa 350 decreti di sospensione di cantieri abusivi, aperti in violazione alla legge sismica”.
Qual è il saldo tra le pratiche espletate e quelle in lavorazione, nell’ultimo anno?
“Il saldo è sempre vicino allo zero, nel senso che a fronte di un numero complessivo di pratiche in entrata pari a 2700, nello stesso periodo ne vengono istruite altrettante: il 75% con esito positivo (circa 2000), mentre per il rimanente 25%  vengono chieste integrazioni, per adeguare i progetti alle norme vigenti. Per queste ultime pratiche i tempi si allungano inevitabilmente. Anche se per una serie di provvedimenti i tempi di istruttoria sono stati drasticamente ridotti: abbiamo infatti istituito il servizio di deposito in tempo reale di progetti, relazioni a strutture ultimate e collaudi, inserendo sul nostro sito web tutta la modulistica necessaria per presentare le pratiche all’Ufficio. Grazie a tale servizio, i professionisti, evitano di tornare più volte per la stessa pratica e possono procedere, così come tra l’altro previsto dall’art. 32 della legge 7/2003, all’inizio dei lavori subito dopo il deposito del progetto, accelerando così i processi di rilancio dell’edilizia pubblica e privata”.
 
Il personale è sufficiente? E le risorse tecnologiche?
“Durante l’ultimo anno sono rimaste scoperte due unità operative, che sono prive dei rispettivi dirigenti, i quali sono stati destinatari di nuovi incarichi in altri Uffici. Soprattutto lamentiamo, comunque, una carenza di funzionari direttivi tecnici e di personale di supporto. Tuttavia, siamo ben consapevoli che questo è un momento storicamente difficile per cui sappiamo stringere la cinghia e, nonostante la riduzione di personale e lo scarso livello delle risorse tecnologiche di cui disponiamo, riusciamo ad offrire agli utenti servizi efficienti. Non dimentichiamo che gran parte dei processi di trasformazione del territorio vengono realizzati a seguito di un’istruttoria del Genio Civile: dall’edilizia pubblica all’edilizia privata, dalle infrastrutture agli impianti fotovoltaici ed eolici, dai pozzi ai consolidamenti di versanti a rischio, dagli interventi di consolidamento di versanti in frana agli interventi di manutenzione sugli edifici demaniali, ecc”.
 
Come giudica i rapporti con le altre istituzioni? 
“Assolutamente ottimi, sin dal mio insediamento si sono stabiliti buoni rapporti di collaborazione con i Comuni, con la Soprintendenza, con gli uffici provinciali del dipartimento della Forestale, con il distretto Minerario e con tutti gli altri uffici con cui ci confrontiamo nello svolgimento dei nostri compiti istituzionali. Abbiamo stipulato, inoltre, una serie di convenzioni di collaborazione con la Prefettura e con altri Enti locali, proseguendo nel processo di trasformazione dell’ufficio in un soggetto attivo sul territorio provinciale, che interagisca proficuamente con le altre istituzioni competenti nella gestione del territorio. Per fare un esempio abbiamo collaborato con la Prefettura per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione del Cie; abbiamo collaborato anche quei Comuni che, per carenze di personale, rischiavano di non potere fruire dei fondi strutturali europei: è il caso del Comune di Mazzarino, per il quale abbiamo redatto in tempi brevissimi, in regime di sussidiarietà, due progetti preliminari ed un progetto definitivo per la realizzazione delle opere di consolidamento del versante a Nord dell’abitato, per un importo complessivo di 9 milioni di euro, scongiurando il rischio di fallimento del Pist che aveva individuato uno dei suddetti progetti, quale operazione cardine dell’intero Piano, presentato dalla coalizione Poleis in  seno al Po-Fesr 2007-2013. Abbiamo inoltre riattivato una convenzione di formazione ed orientamento con l’Università, garantendo apposito tirocinio per studenti in architettura e ingegneria, che possono oggi partecipare a progetti formativi presso il Genio Civile”.
 

Un corso con docenti di alto profilo e gli investimenti sulle energie rinnovabili
 
Quali sono i principali risultati raggiunti nell’ultimo anno?
“Sono tanti: ne ricordo qualcuno. Abbiamo tenuto un corso in materia di lavori pubblici, con docenti di altissimo profilo professionale, coinvolgendo non solo i funzionari in servizio presso l’ufficio, ma anche gli ordini professionali. Ciò con l’obiettivo di elevare il livello di preparazione degli operatori di un settore in notevole evoluzione, riducendo le distanze tra i liberi professionisti e i funzionari dell’Ufficio preposti al controllo dei progetti. Inoltre abbiamo realizzato un impianto fotovoltaico sul tetto di copertura dell’Ufficio, dando vita ad una sorta di progetto pilota per il risparmio energetico, che persegue l’obiettivo di ridurre i costi di gestione a carico della Regione e di stimolare contestualmente i cittadini e gli imprenditori a investire sempre di più sulle nuove fonti di energia rinnovabile. L’impianto, già a regime produce 20 kw, coprendo buona parte del fabbisogno energetico giornaliero dell’Ufficio. In buona sostanza, l’Ufficio viene alimentato, dal punto di vista energetico, con un sistema misto: sino ad un consumo pari a 20 kw viene autonomamente alimentato dall’impianto fotovoltaico; l’eventuale consumo di energia in eccedenza viene coperta dall’Enel. Nei giorni festivi e comunque nei giorni in cui il Genio Civile rimane chiuso l’impianto eroga, quasi totalmente, i 20 kw prodotti in favore della rete di distribuzione dell’Enel, la quale riconosce alla Regione il relativo compenso a conguaglio dei consumi di energia in entrata e in uscita”.

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