Bloccata la riforma dei rifiuti. Stop dal Commissario dello Stato - QdS

Bloccata la riforma dei rifiuti. Stop dal Commissario dello Stato

Rosario Battiato

Bloccata la riforma dei rifiuti. Stop dal Commissario dello Stato

giovedì 09 Agosto 2012

Il neo assessore regionale Torrisi: “Andiamo avanti, nei prossimi giorni gli eventuali correttivi”. Perplessità sulla copertura finanziaria: nessun ammontare della somma autorizzabile
 

PALERMO – La riforma dei rifiuti isolana, che da due anni rantola tra le secche della politica e della burocrazia, adesso ha conosciuto un nuovo stop. Il Commissario dello Stato ha, infatti, impugnato alcune parti contenute in tre articoli delle legge “Norme di modifica alla gestione integrata dei rifiuti”, approvata dall’Assemblea regionale siciliana lo scorso 30 luglio.
La censure di costituzionalità decise dal prefetto Carmelo Aronica, commissario di Stato per la Sicilia, vanno a colpire proprio alcuni passaggi delicatissimi che dovrebbero portare il sistema rifiuti dall’era Ato a quella delle Srr. Nel mirino la disposizione che prevede per gli attuali consorzi e società d’ambito la continuità nell’esercizio del servizio fino al momento della trasmissione del piano d’ambito delle società consortili entro il 31 dicembre 2012, data in cui si estinguono, e la specificazione, allo stesso tempo, che fino a quando non verrà aggiudicato il servizio al gestore unico, gli stessi consorzi e società d’ambito dovranno continuare ad assicurare la regolare prosecuzione dell’attività.
 
Il punto, spiega l’impugnativa, è che soggetti estinti allo scadere del 2012 non potranno mantenere alcuna capacità giuridica. Altro passaggio contestato riguarda l’autorizzazione conferita al Dipartimento regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità “ad anticipare risorse finanziarie” per “i consorzi e alle società d’ambito in liquidazione, per far fronte ai propri debiti o anticipazioni concessi a seguito di istanza corredata da un piano finanziario di rimborso approvato dal consorzio o dalla società d’ambito ed asseverato dai comuni soci, a valere sui trasferimenti erogati dalla Regione” ma senza che la disposizione preveda l’ammontare complessivo delle anticipazioni autorizzabili né le risorse finanziarie calcolando insomma la copertura dei nuovi oneri nel bilancio regionale. Senza accertamenti di risorse disponibili sarà infatti difficile procedere all’operazione.
 
Insomma sarebbe una specie di trucco: non metto cifra, agisco in bianco ex post. Bloccata anche tutta la questione che riguarda l’occupazione e quindi la definizione della pianta organica. Altro passaggio contestato riguarda la possibile trasformazione di società d’ambito o consorzi, previa revoca delle procedure di liquidazione in corso, in S.R.R. senza tuttavia disciplinare gli aspetti finanziari dei relativi rapporti attivi e passivi e il finanziamento della spesa per l’estinzione delle passività pregresse. In ballo anche l’autorizzazione dell’IRFIS – Fin Sicilia S.p.A., società a partecipazione regionale, a rilasciare garanzie fideiussorie senza specificazione alcuna sulla natura ed i limiti delle stesse, non solo riguardo ai debiti dei consorzi e delle società d’ambito sinora accertati ma anche su quelli che matureranno in futuro sino al 31 dicembre 2012.
Dalla Regione un solo ordine: avanti senza sosta. Lo ha dichiarato Claudio Torrisi, il neo assessore al ramo. “L’iter amministrativo relativo alla costituzione delle Srr non si ferma, ha spiegato – ma continua a procedere secondo il percorso già avviato”. Si procede con un ulteriore “sollecito” ai comuni siciliani per la costituzione delle nuove società consortili. Lapidario sul resto. “Per quanto concerne gli aspetti finanziari delle vecchie società d’ambito, oggetto dell’impugnativa del Commissario dello Stato, si valuteranno nei prossimi giorni, eventuali correttivi da adottare”.
 

 
L’Anci Sicilia brinda all’impugnativa. “Una legge fatta in fretta e furia”
 
PALERMO – “L’impugnativa del Commissario dello Stato alla legge di modifica che regola la gestione dei rifiuti in Sicilia dà corpo alle preoccupazioni che avevamo manifestato allo stesso Commissario con una nostra nota del 30 luglio scorso”. L’AnciSicilia, per bocca del suo presidente Giacomo Scala, brinda all’impugnativa del Commissario della legge di riforma dei rifiuti che obbligava gli Enti locali ad un tour de force per approvare in tempi strettissimi i piani d’ambito e l’atto costitutivo delle Srr.
“Ancora una volta – ha spiegato Scala – una legge fatta in fretta e infarcita di emendamenti dell’ultima ora crea un grave danno alla Sicilia” mentre “i comuni ora dovranno affrontare, per altro in piena estate, senza Governo e Parlamento, una crisi pesantissima a livello economico e organizzativo senza precedenti”. A rischio, secondo il presidente, la salubrità dell’ambiente dell’isola e “non si escludono problemi di ordine pubblico se le imprese faranno davvero una serrata come più volte preannunciato da autorevoli rappresentanti di Confindustria”. Sul banco dei problemi ci sono le modalità di pagamento dei debiti pregressi e “si pongono forti dubbi sull’attivazione, al netto dei debiti pregressi delle stesse SRR”. L’appello finale è rivolto all’attuale commissario per l’emergenza rifiuti, il dimissionario governatore Raffaele Lombardo.

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