Tarsu, è arrivata un’altra stangata - QdS

Tarsu, è arrivata un’altra stangata

Liliana Rosano

Tarsu, è arrivata un’altra stangata

mercoledì 15 Agosto 2012

I dati dell’Osservatorio periodico sulla fiscalità locale della Uil sono deprimenti, soprattutto se rapportati ai servizi offerti. A Palermo l’aumento è del 5%, mentre a Siracusa una famiglia media pagherà 317,20 euro

Non finiscono gli aumenti di tasse e aliquote per le famiglie italiane e siciliane. L’ultima stangata per il 2012 arriva con la tassa e tariffa per i rifiuti solidi urbani: in media 225 euro con un aumento del 2,4% rispetto al 2011 e del 14,3% rispetto agli ultimi 5 anni. è quanto emerge dal monitoraggio svolto dall’Osservatorio periodico sulla fiscalità locale della UIL Servizio Politiche Territoriali. Su un campione composto dalle 64 Città capoluogo di provincia che hanno deliberato per quest’anno, 31 hanno aumentato la tassa e 30 hanno confermato le tariffe dello scorso  anno. Soltanto tre città sono in controtendenza: Lucca – 7,5%; Treviso – 5,4%; Teramo – 4,8%. 
In Sicilia,  a Palermo l’aumento è del 5 % e Siracusa è tra le città in cui i cittadini pagheranno di più in termini assoluti: 317,20 euro. Per il monitoraggio, si è preso a riferimento un nucleo familiare composto da 4 persone con un appartamento di 80 mq. “Gli importi – spiega  Guglielmo Loy  – Segretario Confederale UIL e responsabile  dell’osservatorio – sono comprensivi delle “tasse sulla tassa”, ovvero del Tributo  Provinciale Ambientale (TEFA), che spetta alle Province nella misura che va dall’1% al  5%, delle Addizionali EX ECA 10% nel caso della TARSU e dell’IVA del 10%, se viene  applicata la tariffa”. “Tornando ai dati –    commenta Loy – a  Bari nel 2012 l’aumento sarà del  30% rispetto  all’anno precedente; a Milano del 20,1%; a Novara del 19,2%; a Firenze del 16,6%; ad  Avellino del 15%; a Mantova dell’8,5%; a Ravenna del 7,6%; a Siena del 6,9%; a Lecco del 6%; a Palermo del 5%. A Roma, invece, ci sarà un aumento del 2,5%, per effetto del recupero dell’Iva non fatto pagare in bolletta nel 2010. A Napoli le aliquote sono state ritoccate dalla Provincia e non dal Comune.
 
In valori assoluti, in un’ipotetica classifica, la tariffa più alta si paga a Napoli dove, per la  famiglia presa a campione, l’esborso è di 427,80 euro l’anno. A Salerno si paga 355,60  euro; ad Alessandria 337,50 euro; a Venezia 325 euro; a Siracusa 317,20 euro; a Roma 310,98 euro; a  Ferrara  298,80 euro; a  Perugia 291,85 euro;  a Lucca 289,10 euro; a  Biella 288,20 euro.
“I dati suddetti – conclude Loy – ci indicano che, oggi, il livello di tassazione locale (IMU, Addizionali IRPEF, Tariffa rifiuti) incide per oltre il 12% del reddito prodotto e gli aumenti colpiscono principalmente i lavoratori dipendenti e pensionati. Tali aumenti, tra l’altro, non sempre si accompagnano a una migliore qualità del servizio:  sono  spesso destinati, invece, a ripianare i deficit delle società che gestiscono i servizi. Non possiamo esimerci dal sottolineare come gli aumenti non abbiano un colore politico. Quando si tratta di aumentare le tasse o di rinviare sostanziosi tagli alle spese improduttive, a partire dai costi della politica, la classe politica si  dimostra unita, in modo bipartisan”. 
 
Dal prossimo anno,  infine, è prevista  un’ulteriore stangatina con l’introduzione della TARES, (tassa rifiuti e servizi). Questa tassa prevede che le tariffe del servizio rifiuti debbano coprire il 100% del costo del servizio con in più una  sovrattassa, che potrebbe costare ulteriori 27 euro medi, variando dai 30 a 40 centesimi al mq. per tutti gli immobili e per la parte servizi (anagrafe, illuminazione ecc.). Non è difficile prevedere, quindi, che, ancora una volta, si scaricherà sui cittadini/contribuenti l’effetto della costante e  indiscriminata riduzione dei trasferimenti agli enti locali  come dalla ultima “spending review”.
 

 
Avviso di sollecito a 30 mila morosi della provincia nissena
 
CALTANISSETTA  – Trentamila solleciti di pagamento sono stati spediti dall’Ato Ambiente di Caltanissetta a 30 mila morosi di 14 comuni nisseni che nel 2010 non hanno pagato la Tarsu. Prevista la possibilità di rateizzare l’importo in due scadenze.
La prima rata è stata fissata al 31 agosto, la seconda al 31 ottobre.

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