Arpa, la nomina contestata del nuovo dirigente. “Intempestiva, il commissario stava lavorando bene” - QdS

Arpa, la nomina contestata del nuovo dirigente. “Intempestiva, il commissario stava lavorando bene”

Marina Pupella

Arpa, la nomina contestata del nuovo dirigente. “Intempestiva, il commissario stava lavorando bene”

mercoledì 15 Agosto 2012

Lupo (Pd): logica pre elettorale. Legambiente: evidentemente il comportamento di Cocina ha messo in difficoltà altri organi regionali. L’assessore all’Ambiente, Aricò: la procedura dell’avviso pubblico, iniziata a febbraio 2011, si è conclusa in luglio

PALERMO – In pieno allarme diossina nel capoluogo siciliano la Regione cosa fa? Sceglie di defenestrare i suoi uomini migliori che hanno lavorato senza tregua per fornire di giorno in giorno ai cittadini i dati relativi all’incidenza sull’ambiente della nube tossica scaturita dall’incendio di Bellolampo. Il “giusto” riconoscimento per l’attività svolta nella fase emergenziale è andato a Salvatore Cocina, commissario dell’Arpa fino a due giorni fa e già dirigente generale della Protezione civile regionale, che è stato fatto fuori malgrado l’allarme non sia ancora cessato. Al suo posto è subentrato Francesco Licata di Baucina, direttore dell’Ente Parco delle Madonie, attuale vicepresidente dell’Ismett e già direttore delle aziende ospedaliere "Arnas Civico" di Palermo e "Garibaldi" di Catania.
 
La nomina, scrive in una nota la Presidenza della Regione, scaturisce “dal decreto assessoriale del 30 luglio scorso emanato dall’assessore all’Ambiente della Regione siciliana Alessandro Aricò, a seguito delle procedure di selezione pubblica per titoli, pubblicate nelle GURS del 18 marzo 2011 e del 18 maggio 2012. Un turn over che era nell’aria ma che di certo nessuno si aspettava in questo preciso momento, visto che ancora la settimana scorsa l’Agenzia per l’ambiente, in sede di tavolo tecnico regionale per la Salute, muoveva forti perplessità evidenziando livelli di diossine preoccupanti (oltre cinque volte i livelli di guardia nella zona di Boccadifalco) sulla riapertura della discarica di Palermo evidenziando livelli di diossine preoccupanti (oltre cinque volte i livelli di guardia nella zona di Boccadifalco) e chiedendo la verifica della pericolosità della massa interna dei rifiuti, spessa oltre 40 metri. 
 
La rimozione di Cocina è stato oggetto di diverse critiche da parte delle associazioni ambientaliste ma anche di alcuni esponenti del mondo politico. “L’Arpa è ormai oggetto di una scientifica destrutturazione da parte del governo Lombardo- commenta Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia- realizzata attraverso il taglio dei fondi, la mancata copertura della pianta organica e, adesso, i continui avvicendamenti al vertice. Esprimiamo grave preoccupazione per l’intempestiva sostituzione del commissario dell’Arpa Salvatore Cocina. Il Governo regionale- prosegue la filippica di Fontana- ha tenuto chiusi dentro un cassetto, per oltre un anno, circa 70 curricula presentati per il posto di direttore regionale e ora, colto da una fretta apparentemente ingiustificabile, sostituisce il vertice dell’Arpa nel bel mezzo di una gravissima emergenza come quella di Bellolampo. Emergenza nella quale proprio l’Arpa si è contraddistinta per tempestività, efficienza e responsabilità. Comportamento che, con ogni probabilità, hanno messo in difficoltà altri organi regionali coinvolti e che, quindi, costituiscono una delle ragioni del frettoloso allontanamento dell’ingegnere Cocina. Ci auguriamo – conclude Fontana – che questa forzatura non sia l’ennesimo atto di una campagna elettorale che si è già rapidamente trasformata in un mercato delle nomine”. Sulla stessa onda il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo.
 
“L’improvvisa sostituzione del commissario dell’Arpa con la nomina di un direttore di dubbia esperienza nel campo della tutela dell’ambiente è quantomeno intempestiva e risponde certamente ad una logica pre-elettorale, nel momento in cui Palermo vive un’emergenza ambientale senza precedenti, provocata dall’incendio della discarica di Bellolampo. Il governo Lombardo sta sottovalutando i rischi e le possibili conseguenze negative dell’incendio della discarica, approfittando della situazione per procedere all’ennesima nomina clientelare in vista delle prossimi elezioni regionali. Se il presidente Lombardo – conclude Lupo – non intende avvalersi dei poteri e dei mezzi di cui dispone nella qualità di commissario all’emergenza rifiuti si dimetta anche da questa carica per permettere a un nuovo commissario di avviare immediati interventi di bonifica della discarica di Bellolampo che è una vera bomba ecologica per la città di Palermo”.
 
Polemiche a cui risponde Aricò: “Si è trattato di un avviso pubblico la cui procedura, iniziata nel febbraio 2011 dopo il pensionamento del direttore uscente Sergio Marino, è stata conclusa, nella massima trasparenza, lo scorso luglio dalla commissione esaminatrice dei curricula. Abbiamo così dato stabilità quinquennale all’Arpa, fermando i continui commissariamenti”. Durante il suo mandato Cocina ha avviato diverse iniziative volte a ridurre i costi dell’Agenzia. “Fra queste- spiega l’ex commissario- nuovi contratti di energia elettrica a costi più bassi, il nullaosta del Comando generale della Capitaneria di porto alla convenzione con la quale le capitanerie siciliane gestiranno gratuitamente i due mezzi navali dell’Arpa, ferme da qualche anno, e che a settembre potranno riavviare i motori”. Intanto la nomina di Licata di Baucina ha incassato il plauso del presidente del Cai (Club alpino italiano) Sicilia.
 

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