Sanatoria per liti fiscali minori. In Sicilia boom di domande - QdS

Sanatoria per liti fiscali minori. In Sicilia boom di domande

Liliana Rosano

Sanatoria per liti fiscali minori. In Sicilia boom di domande

venerdì 17 Agosto 2012

Una boccata d’ossigeno per le casse dell’Erario: incassati ad oggi oltre 170 milioni di euro. La nostra Isola in testa alla classifica nazionale con 21.884 richieste

PALERMO – In Sicilia è boom di  domande che riguardano la sanatoria per le liti fiscali minori. Secondo il notiziario telematico dell’Agenzia delle Entrate, sono circa 133mila le domande di definizione delle liti fino a 20mila euro, inviate dai contribuenti approfittando della sanatoria prevista dal dl milleproroghe di fine 2011. La regione nella quale è stato presentato il maggior numero di domande è proprio la Sicilia (21.884), seguita da Campania (17.470), Lazio (15.962), Lombardia (12.553) e Puglia (10.613). La chiusura agevolata è stata introdotta per ridurre le liti pendenti e accelerare i tempi della giustizia tributaria.
 
Una boccata d’ossigeno per le casse dell’Erario, nelle quali sono arrivati oltre 170 milioni di euro, ben oltre le previsioni di incasso (stimate originariamente in 112 milioni di euro) somma a cui vanno aggiunti gli importi già pagati in pendenza di giudizio.
Per quanto riguarda tutte le liti in cui è parte l’Agenzia delle Entrate, non solo quelle fino a 20mila euro, le domande di chiusura riguardano il 23% degli atti impugnati con giudizio pendente in Commissione tributaria provinciale, il 47% in Commissione tributaria regionale e il 14% in Cassazione.  
 
Le domande di definizione delle liti fiscali minori è uno  strumento che i contribuenti hanno scelto per chiudere il contenzioso con il fisco, approfittando della definizione agevolata delle liti fiscali pendenti fino a 20mila euro prevista dall’articolo 39 del Dl n. 98 del 2011.
 
La scadenza per il pagamento, che era fissata originariamente al 30 novembre 2011, è stata poi differita al 2 aprile scorso dal decreto “milleproroghe” n. 216/2011, che ha anche ampliato l’ambito delle liti definibili, modificando dal 1° maggio al 31 dicembre 2011 la data entro cui doveva risultare “pendente” la lite per poter accedere alla definizione agevolata.
 
Questo provvedimento, che consente di chiudere in modo assoluto i contenziosi al di sotto dei 20 mila euro con il Fisco, si è dimostrato dunque una novità molto apprezzata dai contribuenti. 
Inoltre, grazie alla chiusura agevolata, è possibile ridurre le pendenze e accelerare i tempi della giustizia tributaria. 
Va ricordato che poi tutto questo costituiva l’opportuna premessa per il debutto della mediazione tributaria (avvenuto il 2 aprile scorso), la quale consente di evitare tutte quelli liti “minori” in cui vi è una concreta possibilità di definizione stragiudiziale, come chiarito con la circolare 19 marzo 2012, n. 9/E.

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