Patto di stabilità da rivedere. Armao: “Porta all’asfissia” - QdS

Patto di stabilità da rivedere. Armao: “Porta all’asfissia”

Patto di stabilità da rivedere. Armao: “Porta all’asfissia”

sabato 18 Agosto 2012

L’assessore all’Economia lamenta che peserà per oltre 1 mld € nel 2012. “Insieme ai tagli ai trasferimenti, spingono gli Enti locali al default”

PALERMO – “La rigida struttura del patto di stabilità sta portando in Sicilia all’asfissia finanziaria Regione ed enti locali”. Lo ha affermato l’assessore regionale per l’Economia, Gaetano Armao.
“Da più di un anno – continua – abbiamo lanciato l’allarme sugli effetti delle misure di compressione eccessiva del Patto, peraltro, progressivamente appesantito dalle manovre correttive varate dallo Stato e per questo impugnate dalla Regione davanti alla Corte costituzionale perché troppo penalizzanti”.
 
Armao ricorda che lo stesso grave allarme è stato condiviso dalla Corte dei Conti, che ha evidenziato come lo Stato ha “ripartito il contributo richiesto alle Regioni sulla base di un mero calcolo aritmetico, senza tenere in adeguato conto le diversità economiche e sociali delle realtà territoriali, con ciò penalizzando fortemente la Sicilia”.
“Ebbene, per la sola Sicilia – spiega l’assessore – in aggiunta alle previsioni delle precedenti manovre, col decreto sulla revisione della spesa, nel triennio 2012-14, il Patto di stabilità pesa per oltre 1 miliardo nel 2012 (limitando a 5,2 miliardi la spesa complessiva, su un bilancio da quasi 27 miliardi), per 1,4 miliardi nel 2013 e per oltre 1,5 miliardi nel 2014”.
 
“Agli effetti del Patto di stabilità si aggiungono – prosegue Armao – i drastici tagli dei trasferimenti già realizzati che spingono gli enti locali sull’orlo del default. In queste condizioni per garantire il rispetto del Patto, siamo costretti a rinunciare alla possibilità di cedere quote dello spazio finanziario regionale agli enti locali”.
“Inoltre, è paradossale richiedere un impegno all’accelerazione del cofinanziamento della spesa comunitaria, per incrementare l’impiego dei fondi europei e dei fondi Fas, finalmente sbloccati dalla decisione del Cipe di alcuni giorni fa: è come chiedere a un pilota di premere contemporaneamente freno e acceleratore”.
“Occorre introdurre, senza più rinvii – conclude Armao – meccanismi di esclusione dai vincoli del patto di stabilità per le spese destinate a investimenti, ai trasporti e a interventi sociali. Senza queste misure di riequilibrio si paralizzano gli investimenti e si rende impossibile il risanamento”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017