Gela, “sulla carta” l’acqua del mare è pulita - QdS

Gela, “sulla carta” l’acqua del mare è pulita

Liliana Rosano

Gela, “sulla carta” l’acqua del mare è pulita

mercoledì 22 Agosto 2012

“Inspiegabili” sulla spiaggia di Gela i preoccupanti corpi galleggianti e le chiazze colorate

GELA (CL) – Prima l’aria, poi l’acqua, adesso il mare. In fatto di inquinamento Gela non ha nulla “da invidiare” a nessun altro comune. L’anno scorso lo sversamento del depuratore di Macchitella ha macchiato l’estate, quest’anno gli sversamenti non sono ufficiali ma il mare non convince quasi nessuno. Non convince i bagnanti gelesi che disertano le spiagge del lungomare, ma convince al 100% l’amministrazione comunale che continua a sostenere: “Non c’è alcun allarme inquinamento: il mare è pulito. L’acqua rientra addirittura nei limiti della potabilità! Secondo i dati forniti dall’Asp non ci sono le condizioni per affiggere i cartelli di divieto della balneabilità nel mare di Gela, tranne che a 100 metri ad est e 500 ad Ovest della foce del fiume Gattano, nei pressi del depuratore di Macchitella”.
 Peccato però ad ogni week-end, quando si raggiunge il picco di presenze sul litorale e tutti sono attenti alle condizioni del mare, arrivano gli allarmi inquinamento. A metà luglio l’Ufficio Igiene Pubblica con i dirigenti medici Rossi e Buttiglieri hanno confermato, dopo numerosi campionamenti effettuati in più punti della costa, dal Porto Rifugio a Macchitella, che il mare di Gela è balneabile in quanto i parametri rientrano nei limiti fissati dalla legge. La responsabile dottoressa Rossi si è resa pure disponibile ad effettuare i nuovi campionamenti alla presenza di associazioni e tecnici privati che volessero verificare di persona, impegnandosi a comunicare, preventivamente, le date dei nuovi campionamenti.
I risultati delle analisi sono pubblicati sul sito del ministero dell’Ambiente, sezione acqua (provincia di Caltanissetta). Sul torrente Gattano, l’Arpa sostiene che il corso d’acqua in alcuni tratti è inquinato e, date le ristrettezze economiche del Genio Civile che ha la competenza alla bonifica, si è deciso che interverrà il Comune con proprie risorse. è nato un nucleo operativo con tecnici dei vari enti e rappresentanti dei quartieri interessati. Eppure arriva Goletta Verde che aveva effettuato alcuni prelievi l’11 luglio e diffonde la sua verità per bocca dell’associazione Legambiente e del suo presidente Virginia Farruggia: i dati puntuali degli inquinanti trovati alla foce del fiume Gattano, dimostrano che dall’anno scorso ad oggi, poco è cambiato, nonostante il sequestro del depuratore da parte della Procura della Repubblica, che ha portato Legambiente a riservare una bandiera nera a Caltanissetta. L’associazione di volontariato chiede più attenzione e più spazio alle strutture scientifiche. Così, si moltiplicano le conferenze di servizi indette dalla presidenza del Consiglio comunale. Tutto si ribalta e la gente è confusa.
Incalza il Movimento 5 stelle ed il suo rappresentate Giuseppe Lo Monaco che i limiti di balneabilità si estendono senza interruzione dal punto 37° 4’ 54’’ al punto 37° 4’ 39’’, secondo le coordinate fornite dallo stesso ente locale, quindi vanno dagli scogli di Montelungo alla zona antistante il lido di Macchitella per la verifica della zona ‘indiziata’ vicino al fiume Gattano dove si trova il depuratore di Macchitella, costruito 30 anni fa ed oggi vetusto ed insufficiente rispetto alle mutate condizioni del quartiere da servire. Da qui si presume possono arrivare gli sversamenti fognari.
L’ultimo allarme è giunto del comitato di quartiere Macchitella, Domenico Messinese: “una leggera schiuma biancastra scivolava lentamente da Ovest verso Est – dice Messinese, descrivendo l’anomala situazione – da prima si è presentata con sparute chiazze che andavano lentamente ad infittirsi. Verso le ore 12 ha cominciato a virare rapidamente il suo colore, dalla tonalità del verde verso il marrone intenso. Il panico si è rapidamente diffuso quando sono comparsi, a seguito della scia di schiuma trascinati dalla corrente, numerosi corpi galleggianti, di varia forma ma di dimensioni contenute, di colore marrone che somigliavano moltissimo ad escrementi maturi galleggianti”.
Il panico si è diffuso fra la gente che è scappata inorridita. Tutto questo a pochi giorni da un’altra conferenza stampa in cui amministrazione e Asp affermavano. “Non si tratta di fogna perché le analisi non hanno rilevato la presenza di alcun batterio: la quantità di escherichia coli si aggira intorno al valore del 22% , nettamente inferiore alle norme previste dalla legge e questo significa che l’acqua è addirittura quasi potabile, certo non la berremo ma i valori ci danno questo indicatore e ci rassicurano”. Caltaqua, dal canto suo, ha comunicato che il depuratore di Macchitella funziona. E il dubbio, tra formalità e realtà, resta alto. Il mare è inquinato? Ufficialmente no. Eppur… si vede.
 

 
Una bella nuotatina ed ecco i problemi gastroenterici. Le testimonianze dei medici di famiglia e dei pediatri
 
GELA (CL) – Il sindaco Angelo Fasulo ha presentato alla Procura della Repubblica una denuncia-querela verso ignoti per le voci incontrollate che da tempo girano sulla balneabilità del mare e sul panico che stanno creando alla cittadinanza. Nella denuncia si riferisce all’episodio dello specchio acqueo della spiaggia di Macchitella dove si sono formati residui oleosi e schiuma giallastra.
“L’episodio – dice – per quanto riferito dalle pagine della stampa locale, ha avuto conseguenze negative per l’immagine della città, con pregiudizio per le attività economiche e per l’amministrazione comunale che, confortata dai dati delle analisi sinora condotte dalle autorità sanitarie, ha ribadito la balneabilità anche del tratto di costa interessato, con l’eccezione dello specchio acqueo antistante la foce del torrente Gattano e quanto attualmente oggetto dei divieti di balneazione imposti dall’autorità e dalle leggi vigenti. Quanto accaduto è stato indicato nei resoconti della stampa locale a discredito dell’azione amministrativa e delle attività di controllo della qualità delle acque marine condotte, ingenerando una pubblica convinzione, a dispetto dei referti delle analisi chimiche e batteriologiche svolte dalle autorità ai fini della dichiarata balneabilità del mare gelese. Quanto accaduto seppure circoscritto meriti di essere approfondito dalla competente Autorità giudiziaria non foss’altro che per individuarne le cause e risolvere il problema. Ciò che non può più essere consentito è questo attacco indiscriminato alla credibilità delle Istituzioni”.
La dirigenza dell’azienda sanitaria locale non lo sa a cosa sia stato dovuto l’episodio ultimo incriminato. Sa solo che gli ultimi esami di laboratorio danno risultati negativi. “Ad oggi possiamo affermare che l’acqua del mare di Gela è microbiologicamente esente da inquinamento – ha detto il responsabile dipartimentale dell’Asp Antonino Bonura – non c’è alcun allarme battereologico”. Il direttore dell’Azienda sanitaria ha disposto nuovi campionamenti sul tratto di mare che va dalla zona che segue la foce del fiume Gattano al lungomare vicino lo stabilimento industriale. Era presente in conferenza stampa anche il direttore sanitario di presidio, Luciano Fiorella. I campioni di acqua di mare studiati dal laboratorio di Caltanissetta su tutti i tratti hanno dato esito negativo dal punto di vista sia chimico che batteriologico. Gli esami saranno comunque ripetuti.
Le testimonianze dei medici di famiglia e pediatri hanno rilevato diverse patologie. “Ho avuto modo di constatare casi di piccoli pazienti – ha detto il pediatra Antonio Rinciani – affetti da problemi gastroenterici accusati dopo avere bevuto acqua di mare. La percentuale è del 20 – 25%. Non so se l’acqua del mare di Gela è pulita o sporca, di certo so che dovrebbe essere condotta un’indagine più approfondita”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017