A Nello Musumeci Innocenzo Leontini chiede un confronto - QdS

A Nello Musumeci Innocenzo Leontini chiede un confronto

Raffaella Pessina

A Nello Musumeci Innocenzo Leontini chiede un confronto

giovedì 23 Agosto 2012

Fava (Sel) per un’alleanza che “non scenda a patti con la vecchia politica”. Miccichè (Gs): “Deve essere il Pdl ad adeguarsi all’iniziativa”

PALERMO – Comincia a delinearsi la mappa delle candidature a presidente della Regione seppure, è doveroso dirlo, a grandi linee. Da un lato c’è l’asse Pd-Udc con Rosario Crocetta, dall’altro il centro destra con l’ultimo nome proposto, Nello Musumeci. Ma i giochi non sono così semplici come appaiono: non tutti all’interno del Pdl potrebbero essere soddisfatti. Ricordiamo infatti che sul tavolo della trattativa erano stati messi i nomi di Francesco Cascio, attuale presidente dell’Ars; di Roberto Lagalla rettore dell’Università di Palermo e di Innocenzo Leontini capogruppo del Pdl all’Ars. Proprio quest’ultimo ha emesso un comunicato a seguito della proposta di candidare Musumeci. Nella nota Leontini dichiara di aver “sempre sostenuto che la situazione attuale della Sicilia non potesse essere affrontata come conseguenza delle alchimie o delle logiche della politica nazionale”.
 
E prosegue: “La Sicilia, in questo momento, rappresenta, per molti aspetti, un caso unico nazionale. È per questo che la proposta della mia candidatura, come oggi quella di Musumeci, non potessero sottrarsi a tale compito di adesione alle vicende peculiari della nostra regione. Pertanto la disponibilità di Musumeci la vediamo legata a tali significati. La sua candidatura non può essere un’ennesima conseguenza di accordi tra sigle della politica nazionale, ma deve tutta attestarsi su di un programma riguardante il territorio, le comunità, le istituzioni e le autonomie locali della nostra regione.”. “Su questa base – conclude Leontini – la posizione da noi assunta è impegnata a richiedere un immediato confronto. In caso contrario ritornerebbero, irriducibili, tutte le altre proposte di candidatura, compresa quella del sottoscritto”.
Ma il leader di Grande Sud Miccichè, fuatore della proposta di candidare Musumeci,  non si lascia intimorire: “L’apertura al Pdl snatura il nostro progetto autonomista. E nessuno mi imporrà qualcosa che non mi convince. Ma non sono io a decidere. Musumeci ha fatto bene a lanciare un appello a vasto raggio. A questo punto, spero che gli esponenti del Pdl, se davvero vogliono convergere su di lui, diano dimostrazioni reali di amore per la Sicilia. Devono essere loro ad adeguarsi alla filosofia dell’iniziativa. Anche cambiando nome, presentandosi magari come Popolo della Sicilia”.
Il progetto sicilianista, secondo Miccichè, “anche senza il Pdl, vale dal 30 al 35 %”. Ovviamente negativo il commento dell’altro candidato, quello del Pd, Rosario Crocetta:  “Se gli autonomisti siciliani dovessero arrivare a un eventuale accordo con Musumeci, consegnerebbero la loro bandiera a coloro i quali, attraverso l’accordo con la Lega di Bossi, hanno massacrato la Sicilia”.
Ma c’è un altro candidato Claudio Fava che dice la sua: “Rompere, con un colpo netto, i legami con il cuffarismo e il lombardismo e riaprire il cantiere del centrosinistra in Sicilia”. Il dirigente di Sel dichiara che mentre “il centrodestra prova a ricompattarsi insieme con il  partito di Storace nel segno della vecchia politica e il Pd si è sottomesso alla scelta dell’Udc” candidando l’eurodeputato democratico Crocetta, “ci sono le condizioni per chiamare i siciliani a pronunciarsi, con le primarie, sul candidato migliore e su una alleanza di centrosinistra non compromessa con il vecchio sistema di potere”.
Favorevole infine Riccardo Savona, presidente della commissione Bilancio all’Ars ed dell’Mps sulla candidatura di Nello Musumeci che rafforzerà, ha dichiarato Savona, l’area di centro destra con all’interno il Nuovo Polo e Grande Sud. Savona infine ha ribadito  l’importanza di portare avanti un progetto politico, condivisibile e autonomistico.

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