Anziani: il Welfare state? In Sicilia è la famiglia - QdS

Anziani: il Welfare state? In Sicilia è la famiglia

Liliana Rosano

Anziani: il Welfare state? In Sicilia è la famiglia

mercoledì 29 Agosto 2012

Nell’isola, 687 famiglie su 1.933 vivono con almeno un anziano in casa. Scelta economica ma anche culturale. Lo dice il Rapporto sulla coesione economica e sociale dell’Istat (2009-2010)

PALERMO – Oltre a conservare la memoria e a dispensare perle di saggezza, gli anziani costituiscono un elemento fondamentale delle famiglie.
In Sicilia, secondo gli ultimi dati dell’Istat pubblicati nell’ultimo Rapporto sulla coesione economica e sociale, nel biennio 2009-2010, 687 famiglie siciliane su 1.933 vivono con almeno un anziano in casa. Sono 448 le famiglie con solo anziani mentre 387 sono le famiglie siciliane dove gli anziani, la cui età e compresa tra 65 e 74 anni, vivono con loro.
Infine in 95 famiglie ci sono anziani oltre gli ottanta anni. Se in Sicilia è forte il senso di appartenenza alla famiglia e di prendersi cura dei propri cari, nelle regioni del Centro Nord gli anziani di solito sono affidati a delle strutture come case di cura.
Infatti, sempre secondo il Rapporto dell’Istat, in Lombardia nel biennio 2009-2010 su un totale di 4.062 famiglie, 1.382 di queste vivevano con almeno un anziano in casa. Questi dati ci fanno riflettere sulla struttura della famiglia nel Meridione in generale e sulle differenze tra Nord e Sud. Nel Mezzogiorno, le famiglie meno abbienti non hanno i mezzi necessari per poter pagare strutture private dove garantire assistenza continua ai propri genitori che non sono a volte più autosufficienti. Così, in mancanza di altro supporto governativo, la famiglia diventa una sorta di welfare state che provvede assistenza sostituendosi in questo modo alle istituzioni. Sicuramente la questione non è solo economica ma anche e forse soprattutto culturale.
Sulla struttura della famiglia in generale la fotografia dell’Istat consegna nel Rapporto in questione un ritratto dell’Italia. Il numero di famiglie in Italia nel 2010 è pari a 24 milioni 288 mila, con una distribuzione territoriale che fa registrare una prevalenza di famiglie al Nord,11 milioni e 600 mila circa,valore che precede quello del Mezzogiorno, con 7 milioni e 770 mila famiglie e del Centro, con circa 5 milioni di famiglie. Considerando l’andamento temporale e confrontando il dato del1995 e con quello del 2010, si evidenzia un aumento del numero di famiglie pari a circa 3milioni e 500 mila unità. Ritornando al l’analisi sugli anziani è possibile osservare come nel 2010 il 36,2 % delle famiglie abbia al suo interno almeno un anziano, il 23,1% sia rappresentato da famiglie con solo anziani, il 20,4 % delle famiglie ha almeno un anziano di 65- 74 anni, il 14,8 % delle famiglie ha un anziano di 75-84 anni e il 5,3% ha almeno un anziano di 80 anni e più. Le persone di 65 anni e più nel 43,6 % dei casi sono coniugi in una coppia senza figli, nel 27,8 % persone sole, nel 13,7 % sono genitori in una coppia con figli, nel 5,7 % sono genitori in un nucleo con un solo genitore e nel 3,7 % dei casi sono membri aggregati in famiglie con un solo nucleo.
Nel 2010 il 30,9% degli anziani dichiara uno stato di salute buono, il 49,7% non sta né bene né male mentre il 19,4 % sta male o molto male. Il 15,8% degli anziani ha limitazioni gravi dovute allo stato di salute, con una distribuzione territoriale che fa registrare l’incidenza più elevata nelle Isole, con un valore pari al 19,9% e quella più bassa nel Nord Ovest (12,8%). Hanno, invece, limitazioni non gravi il 34,3% degli anziani, con l’incidenza più alta nel Sud, pari al 41,1% e quella più bassa nel Nord Ovest, pari al 30,1%.
 


Tipologie familiari. Nel 28,4% dei casi si tratta di persone sole
 
L’analisi delle tipologie familiari mostra che in Italia nel 2010 il 28,4% delle famiglie è rappresentato da persone sole, incidenza in continua crescita.
Tra le persone sole il 54,6% ha oltre 60 anni e di queste circa il 60% è rappresentato da donne. Le famiglie presentano una prevalenza della tipologia coppie con figli, pari al 55,3%, mentre le coppie senza figli hanno un’incidenza del 31,4% e i monogenitori del 13,3 % sul totale dei nuclei. è interessante evidenziare come l’incidenza delle coppie con figli subisca una flessione, passando dal 62,4% del 1995 al 55,3% del 2010 a cui corrisponde un andamento crescente dell’incidenza delle coppie senza figli e dei monogenitori. Il numero medio di componenti familiari risulta in flessione; infatti da 2,7 componenti del 1995 si passa a 2,6 nel 2005 e a 2,5 nel 2007, valore , quest’ultimo, registrato anche nel 2010. Analizzando il numero di figli si evidenzia che il 47,2% delle coppie con figli ha un solo figlio, il 42,5% due e il 10,3% tre e più figli, con un’incidenza delle coppie con figlio unico in aumento nel periodo considerato. Nel 2010 sono circa 5 milioni e 800 mila le coppie con figli minori. Nel 53,1% dei casi è ravvisabile un solo figlio, nel 38,8% due e nell’8,1% tre e più. Nel 2010 ci sono in Italia 6 milioni e 800 mila persone di età compresa tra i 18 e i 34 anni celibi e nubili che vivono con almeno un genitore e rappresentano il 58,6 % della popolazione di riferimento.

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