Botta e risposta GS-Udc, campagna di insulti - QdS

Botta e risposta GS-Udc, campagna di insulti

Raffaella Pessina

Botta e risposta GS-Udc, campagna di insulti

giovedì 30 Agosto 2012

Ieri è toccata a Miccichè la conferenza stampa a Palazzo dei Normanni. L’attacco di Miccichè sull’appoggio al candidato Crocetta

PALERMO – Ieri mattina Gianfranco Miccichè ha confermato la propria candidatura a presidente della Regione nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo dei Normanni. “La mia soddisfazione – ha detto – è dovuta al fatto che oggi s’è compiuto quel progetto di creazione di un partito siciliano in grado di contrapporsi alla Lega Nord”. “Al Cipe -ha aggiunto Miccichè ricordando la sua ultima esperienza da sottosegretario – ho fatto battaglie incredibili per non farci togliere anche quello che ci spettava. Se c’era un partito che potesse comandare in Italia a favore del Nord, non vedevo perchè non ce ne potesse essere uno in favore del Sud”. Miccichè ha poi parlato di Raffaele Lombardo dicendo che “certamente ha fatto qualche errore, ma ha avuto una dignità che altri non hanno avuto”.  “L’accordo sulla candidatura di Musumeci non è saltato per questioni riguardanti le ricandidature – ha confermato il leader di Grande Sud – Avevamo chiesto garanzie che non si facessero accordi con la Lega Nord  e ci è stato detto che non era possibile”. Secondo Miccichè. Il voto sarà “un referendum sulla Sicilia. Su chi ama, e su chi non ama la Sicilia”. “Mi dispiace per Nello Musumeci. Abbiamo immaginato insieme questo progetto, ma lui, per tutta una serie di motivazioni, lo ha snaturato”. Nel corso della conferenza stampa Miccichè ha anche detto di avere sentito Silvio Berlusconi, amareggiato per la sua decisione di non sostenere più il candidato del Pdl, Nello Musumeci. “Mi ha chiesto ‘cosa posso fare?’ Gli ho risposto di diffondere un’agenzia con la quale invitava a votare Miccichè”.
Non ha risparmiato un affondo nei confronti dei rappresentanti dell’Udc dichiarando che l’Unione di Centro, pur di avere un lasciapassare per un accordo che riguarda Roma e le mire di Casini e Bersani, ma che non riguarda la Sicilia, vota un uomo del Pd beatamente omosessuale. Quella parte di mondo cattolico che fa riferimento all’Udc immagino sia sbandata”.
Immediata la risposta di Giulia Adamo capogruppo Udc all’Ars, che ha definito le parole di Miccichè  “Volgari, offensive e inaccettabili. Il dubbio che avevamo – ha detto Adamo – si è trasformato in certezza: lo sbandato è proprio lui”.
E fra tante polemiche in Sicilia ne arriva una dal parlamentare nazionale Guido Crosetto del Pdl, di Cuneo, “In questo dibattito tutto siciliano fatto di alleanze e rotture, di comprensibile e condivisibile voglia di autonomia e autodeterminazione, mi piacerebbe sentire anche alcune proposte su come pensano di pagare i debiti e soprattutto di ridurre l’enorme macchina burocratica costruita in decenni di clientelismo bipartisan”. “Ci sarà qualcuno – aggiunge Crosetto – che si porrà il problema di ridurre i dipendenti ed i dirigenti regionali magari allo stesso numero di quelli della Lombardia che ha quasi il doppio degli abitanti? Ci sarà qualcuno che si chiederà come mai un territorio straordinario come quello dell’Isola non è in grado di attirare investimenti significativi? Qualcuno si porrà il problema di come produrre ricchezza e lavoro vero, non solo pubblico, nel futuro?”.
 
“Non so cosa pensano i miei colleghi delle Regioni che non hanno statuti speciali, ma più sento queste polemiche e urla siciliane, più mi viene voglia di chiedere l’annessione alla Val d’Aosta. Giusto per dare a tutti i cittadini italiani gli stessi diritti e le stesse opportunita’ di queste Regioni a statuto speciale che ormai sono un intollerabile ed incomprensibile fardello, frutto di tempi e storie che sembrano distanti secoli”.

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