Astensionismo al 46%, lo dicono i sondaggi - QdS

Astensionismo al 46%, lo dicono i sondaggi

Raffaella Pessina

Astensionismo al 46%, lo dicono i sondaggi

venerdì 07 Settembre 2012

Lombardo, il presidente dimissionario per finta, caccia l’assessore Vecchio. 31% delle preferenze per Musumeci, segue Crocetta (27%)

PALERMO – Il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, ha revocato dopo tre mesi la nomina da assessore regionale per le Infrastrutture e la Mobilità ad Andrea Vecchio. “essendo venuto meno il vincolo fiduciario” – si legge nelle motivazioni –  poichè “Vecchio ha reiteratamente rilasciato dichiarazioni che, eccedendo le proprie competenze, si sono poste in stridente contrasto sia con l’indirizzo politico individualmente perseguito da alcuni degli assessori, sia con le scelte unitarie dell’organo collegiale di governo, pregiudicando la solidale coerenza dell’azione governativa”. Per Lombardo l’imprenditore antiracket “ha diffuso notizie non vere e determinato un diffuso malessere nella compagine governativa, creando momenti di tensione, tale da renderne incompatibile la presenza”.
Dura la reazione di Antonello Cracolici capogruppo del Pd all’Ars: “Il benservito a Vecchio? Siamo di fronte all’ennesima mossa che crea sconcerto. Lombardo si è dimesso, dovrebbe smetterla di occuparsi di quello che succede a Palazzo d’Orleans. L’ho detto e lo ripeto, questo governo deve fare una sola cosa: fermarsi”. Anche Salvino Caputo del Pdl non risparmia le proprie critiche: “Non c’è dubbio che anche da dimissionario il presidente Lombardo continua a provocare danni alla Sicilia  – ha detto Caputo – cambiando in continuazione gli uomini della sua Giunta. Certamente questo continuo movimento all’interno degli assessorati interrompe la continuità amministrativa e paralizza l’operatività degli Uffici”.
Intanto sul fronte delle elezioni regionali, si cominciano a vedere pubblicati i primi sondaggi su chi potrebbe essere il nuovo presidente della Regione siciliana.
Secondo il sondaggio di Datamonitor per Blogsicilia.it, vi sarebbe in testa Nello Musumeci e secondo Rosario Crocetta. Sempre secondo il sondaggio tra i partiti cresce il Pdl seguito da Pd e Mpa. In calo il Movimento Cinque Stelle. Comunque il sondaggio è stato fatto su due giorni, 3 e 4 settembre. Come detto,  in testa alla preferenza dei siciliani si trova Nello Musumeci, in lizza per Pdl, Cantiere Popolare e La Destra con il 31%. Segue Rosario Crocetta, candidato di Pd ed Udc, con il 27%, mentre al terzo posto si attesta Gianfranco Miccichè, in quota Grande Sud, Fli e Partito dei Siciliani con il 20%.Quarta posizione per Claudio Fava, candidato di Sel ed Idv al 10%, mentre Giancarlo Cancellieri del Movimento Cinque Stelle è all’8%.
Restano il 46% i cittadini che si dichiarano indecisi su chi votare. Tra le liste per il rinnovo dell’Ars, le intenzioni di voto registrate dal sondaggio di Datamonitor danno sempre il Pdl come primo partito con il 22%, seguito da Pd al 18% e Partito dei Siciliani e Udc al 12%. Purtroppo il dato peggiore è proprio quel 46% di indecisi tra i quali vi sono senza dubbio coloro che a votare non ci andranno proprio. Giuseppe Castiglione, coordinatore regionale del Pdl, commenta le preferenze degli elettori espresse nel sondaggio di Datamonitor : “è sicuramente presto per parlare di stabilità nei sondaggi, certo è che vedere Nello Musumeci in testa alle classifiche di gradimento fa senz’altro piacere e motiva ancor di piu’ il centrodestra isolano in questa campagna elettorale. Il messaggio è chiaro: i siciliani vogliono una Sicilia onesta, coerente, concreta e capace. Tutte qualità che hanno guidato l’agire di Nello Musumeci nel corso della sua vita politica e di amministratore e che oggi fanno di lui il presidente che i siciliani vogliono”.

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