In negozio solo le rimanenze di magazzino. Spazio ad alogene e led
PALERMO – La vecchia lampadina a incandescenza, che ci ha fatto luce per oltre 100 anni, va in pensione definitivamente. Dallo scorso 1 settembre, in tutta Europa, non si possono più vendere (nei negozi si troveranno solo le rimanenze di magazzino).
Diremo quindi addio alle ultime lampadine a incandescenza rimaste sul mercato, cioè quelle con una potenza tra i 25 e i 40 watt. In commercio ci saranno solo le alogene, i led e quelle a basso consumo energetico. La scomparsa graduale delle vecchie lampadine è stata decisa da una direttiva europea entrata in vigore nel 2009 che ha messo al bando i vecchi modelli per ridurre i consumi elettrici. Ma non solo: un altro obiettivo è quello di ridurre i rifiuti generati dalle lampadine a incandescenza, che hanno una durata molto minore. L’anno scorso sono state bandite quelle da 60 watt; nel 2010 sono state vietate quelle da 75 e nel 2009 quelle da 100.
I modelli più efficienti di lampadine consumano fino all’80 per cento in meno di elettricità, quindi a parità di consumo producono molta più luce. Secondo alcune stime se le lampadine a incandescenza fossero scomparse in un colpo solo i consumi elettrici per l’illuminazione delle case italiane si sarebbero ridotti dagli attuali 7 miliardi di kWh annui a circa 2,1.
Rispetto al prezzo la grande differenza che c’era con i bassi costi delle lampadine a incandescenza è stata ormai superata. Ci sono tante alternative con un buon rapporto qualità-prezzo: le fluorescenti, producono una luce più o meno equiparabile a quella delle lampadine a incandescenza, ma consumano fino a 5 volte di meno e la loro durata oscilla tra le 6.000 e 10.000 ore; quelle alogene forniscono più luce e durano ancora più a lungo, tra le 2.000 e le 4.000 ore; infine, i led, riducono di 8 volte le emissioni di CO2 e anche la produzione di sostanze tossiche; la loro durata è di circa 50.000 ore.
Per meglio rendere l’idea dei vantaggi derivanti dalle nuove lampade a risparmio energetico va detto che quest’ultime risultano essere prive di mercurio e garantiscono una riduzione media dei costi di illuminazione dell’80 per cento: a parità di illuminazione, infatti, le lampadine a risparmio energetico consumano un quinto di una normale lampadina a incandescenza. Ad esempio è possibile sostituire una lampadina a incandescenza da 100 watt con una a risparmio energetico da 20 watt e la durata media va da 5.000 a 15.000 ore.