Muos alla ribalta nazionale. Caso in Commissione Difesa - QdS

Muos alla ribalta nazionale. Caso in Commissione Difesa

Rosario Battiato

Muos alla ribalta nazionale. Caso in Commissione Difesa

sabato 15 Settembre 2012

Amministrazioni sul piede di guerra, vogliono abbattute le 41 antenne americane della Sughereta. L'attivista Antonio Mazzeo denuncia: "Inspiegabili omissioni di documenti"

NISCEMI (CL) – La linea del fronte della protesta per la costruzione del Muos si è spostata fino a Roma. Nei giorni scorsi gli enti locali interessati all’installazione hanno infatti richiesto la sospensione immediata del sistema satellitare di telecomunicazioni ad alta frequenza (UHF) delle forze armate USA, che sta per sorgere a Niscemi in provincia di Caltanissetta, durante una audizione informale in commissione Difesa alla Camera. Inoltre inquietanti ombre appaiono dopo la denuncia di omissioni della documentazione prodotta dall’Arpa Sicilia a proposito delle emissioni della stazione di telecomunicazioni militari USA NRTF-Niscemi e della realizzazione dello stesso sistema Muos, che sarà costruito nel medesimo sito.
La base americana sta per essere completata anche se entrerà in funzione non prima del 2014-15. A portare l’argomento su scala nazionale è stato il giornalista Antonio Mazzeo, che da anni ormai si occupa dell’argomento e che è anche uno dei protagonisti del comitato No Mous.
“Dell’argomento – ha spiegato il giornalista – non si è mai discusso né in Consiglio dei ministri né in Parlamento che invece, per la portata strategica del sistema, avrebbero dovuto esprimere il loro parere”. Inoltre, ha precisato Mazzeo, “gli enti locali sono stati esclusi da qualsiasi processo decisionale quando invece numerose delibere dei Comuni hanno chiesto la sospensione dei lavori”.
 Nel sito esiste già una base di telecomunicazioni dal 1991 ed è già stato registrato un impatto elettromagnetico insostenibile che aumenterebbe, spiegano dal comitato, “nel momento in cui verrebbero installate le tre antenne del Muos”.
I comitati, così come le amministrazioni locali di Vittoria, Nicosia e Niscemi, sono pronti a dare battaglia senza tregua anche per abbattere le 41 antenne americane funzionanti dentro la Sughereta di Niscemi.
Intanto sempre Mazzeo ha portato a galla un ulteriore fatto increscioso. Secondo il giornalista ci sarebbero state “alcune inspiegabili omissioni nella diffusione della documentazione prodotta dall’agenzia ARPA-Sicilia a proposito delle emissioni della stazione”. Si tratta di due “importantissime relazioni istruttorie, prodotte da Arpas nel 2009” che risultano “mai state divulgate, se non in forma molto parziale, e neppure trasmesse ai consulenti tecnici (Massimo Coraddu e Massimo Zucchetti del Politecnico di
Torino) che, per conto del comune di Niscemi, hanno stilato nel 2009 una relazione sull’analisi del rischio legato alle emissioni dell’NRTF e alla realizzazione del Muos. Saltate anche le controdeduzioni alla relazione Coraddu-Zucchetti, prodotte da Arpas il 31 Maggio scorso e mai state comunicate né ai consulenti tecnici né alla popolazione.
 
Tra i documenti risaltano alcuni dati di particolare rilevanza, denuncia Mazzeo, che riguardano “sin dal 2009, l’esistenza di forti emissioni elettromagnetiche a bassissime frequenze (43 KHz), provenienti dalla base NRTF-Niscemi, non rilevabili dalle centraline fisse della rete di monitoraggio” e poi che “le limitazioni imposte dal segreto militare hanno impedito, non solo una valutazione dei valori di campo elettromagnetico generato attualmente dalla base NRTF-Niscemi, ma anche una valutazione di quelle che dovrebbero essere le reali emissioni delle grandi antenne paraboliche MUOS nel territorio circostante”. Gli stessi tecnici avrebbero poi diffuso una lettere di protesta per le omissioni di atti così rilevanti.

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