C’eravamo tanto amati. Faide a Sinistra e Destra - QdS

C’eravamo tanto amati. Faide a Sinistra e Destra

Raffaella Pessina

C’eravamo tanto amati. Faide a Sinistra e Destra

martedì 18 Settembre 2012

I Contrassegni sono passibili di modifiche fino alle 19,30 di questa sera. E intanto sono stati presentati ben 47 simboli per le elezioni

PALERMO – Sono ben 47 i simboli dei partiti e delle formazioni politiche che si presenteranno alle prossime elezioni regionali e che sono stati depositati all’ufficio elettorale dell’Assessorato delle Autonomie locali. I contrassegni presentati sono visibili sul sito della Regione Sicilia anche se non sono definitivi, perchè fino a questa sera alle 19,30 sarà possibile segnalare eventuali identità e/o confondibilità dei contrassegni presentati. Se così accadesse i contrassegni segnalati dovranno essere cambiati entro 48 ore e finalmente il 22 settembre i simboli ammessi  verranno pubblicati e affissi nei locali dell’assessorato. Anche in questo caso si potrà fare reclamo per una eventuale esclusione, ma entro 24 ore dalla pubblicazione degli stessi e la decisione verrà presa entro un giorno. Quindi i simboli si potranno considerare definitivi solo a partire dal 26 settembre prossimo.
A un primo sguardo si nota la somiglianza del disegno di Sinistra alternativa e del Partito comunista, così come nel simbolo deil Movimento dei Forconi e della Lega per l’indipendenza campeggia il disegno della Sicilia e anche nel simbolo dell’associazione LeAli per la Sicilia. Accanto ai simboli dei partiti considerati “classici” si affiancano quelli di  movimenti nati all’ultima ora o di coloro che hanno deciso di scendere in campo per dare il proprio contributo alla Sicilia. Tra questi vi sono i nomi più disparati: “Il risveglio del Sud”, “Ppa – partito pensiero azione”, “Partito delle aziende”, “Movimento giusto governo delle famiglie” e così via.
Con 47 simboli è probabile che i cittadini possano confondersi, e segnare magari un simbolo piuttosto di un altro. Intanto c’è fra i candidati al Parlamento di Palazzo dei Normanni anche chi decide di ritirarsi: è il caso di Eleonora Lo Curto che in una nota dichiara “Sulla mia scelta hanno pesato come un macigno il clima velenoso e gli squallidi attacchi mediatici di cui sono stata oggetto in questi giorni – spiega – . Ribadisco la mia assoluta estraneità all’indagine per voto di scambio, che riguarda consiglieri comunali che avrebbero fatto asfaltare strade nel corso degli ultimi mesi dell’amministrazione Carini. A quella amministrazione ero assolutamente estranea e sono sicura che il mio coinvolgimento è il frutto di un mero errore, tant’è che ad oggi non sono mai stata neppure sentita”. Parole di apprezzametno per il suo gesto sono state espresse dal segretario regionale dell’Udc Gianpiero D’Alia.
Proseguono intanto le battute tra il leader di Grande Sud Gianfranco Miccichè e Nello Musumeci della Destra entrambi candidati alla Presidenza della Regione.
“Musumeci  – ha scritto Miccichè su twittter – parli pure di centrodestra. Io metterò sempre al ‘centro’ di tutto la Sicilia”. Questo in risposta alle dichiarazioni di Musumeci su Miccichè: “Ricordo che lui stesso – ha detto l’ex presidente della Provincia etnea – lanciò l’idea di un ticket tra lui e me per un’alleanza di centrodestra”. Dichiarazione prontamente smentita dall’ufficio stampa di Miccichè. E Claudio Fava, altro candidato alla Presidenza, appoggiato da Sel, Verdi e Fds, si schiera contro Rosario Crocetta, candidato del Pd alla presidenza. “Il centrosinistra non si ricostruisce andando a destra. E non si volta pagina in Sicilia candidando nelle proprie liste chi ha governato con Cuffaro e con Lombardo”. “Crocetta – ha detto Fava – si allea prima con l’Udc e adesso stringe i patti con la destra: la sua candidatura racconta il passato e pratica l’idea malata che i voti non abbiano odore. Noi – conclude – siamo l’alternativa a questo passato. E la maggioranza, prima ancora che con gli onorevoli deputati in aula, la stiamo costruendo con i siciliani”.

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