Un sindacato attento a tutto il contesto sociale - QdS

Un sindacato attento a tutto il contesto sociale

Melania Tanteri

Un sindacato attento a tutto il contesto sociale

sabato 22 Settembre 2012

Forum con Alfio Giulio, segretario generale della Cisl di Catania

Qual è, secondo Lei, il ruolo del sindacato moderno? Si è trasformato negli ultimi anni e con la crisi economica?
“La Cisl, con tutta la propria rappresentanza sindacale, ha da tempo un progetto ambizioso, in particolare per il territorio etneo: siamo infatti convinti che il sindacato debba rispondere in maniera moderna alle esigenze di lavoratori, imprese e società. Oggi, la Cisl infatti non può e non deve limitarsi a tutelare solo i lavoratori occupati, ma vuole essere un soggetto sociale che rappresenta anche chi non ha un lavoro, i giovani, gli anziani”.
Un sindacato che sia molto attento a tutto il contesto sociale, è un progetto molto ambizioso. In che modo lo state portando avanti?
“Il modello sindacale della Cisl, sin dalla sua nascita, mette al centro la persona. Da questo occorre ripartire, lontano dall’esasperazione della finanza che ha generato la crisi che stiamo vivendo e che ancora non ha le regole dovute. Uno degli esempi concreti di ascolto dei bisogni reali della persona, realizzati a Catania, è l’Associazione Giovani, che apre principalmente al mondo giovanile anche per stimolare maggiore protagonismo e partecipazione. La Cisl a Catania è uno dei soggetti, con tanti altri, che sta mettendo insieme anche le varie anime dell’associazionismo, perché crede sia fondamentale favorire l’inserimento lavorativo con il lavoro di rete e l’inclusione sociale in sinergia con l’azione della Caritas o delle parrocchie”.
Le imprese sono collegate alle istituzioni e con la Pubblica amministrazione. Il sindacato ritiene di avere un ruolo di stimolo nei confronti della PA e degli Enti locali?
“Oggi, a Catania, abbiamo una situazione critica, frutto di tanti ritardi provenienti da una lunga stagione di cattivo governo, da parte di una classe politica che ha perso di vista l’etica e interessata quasi esclusivamente al potere. Anche se la città e la sua provincia non è tra le ultime della Sicilia, il contesto generale è molto debole per cui ogni problema si aggrava. La Cisl ritiene che enti locali e pubblica amministrazione, ciascuno con i propri livelli dirigenziali, devono avere chiari obiettivi sui quali puntare per un vero processo di revisione e qualità della spesa con cui eliminare gli sprechi e avere disponibili risorse adeguate per tutelare i lavoratori, migliorare i servizi per i cittadini e rimettere in moto l’economia. Purtroppo, in Sicilia, tali stimoli non sono stati accolti dalla politica che piuttosto che condividere azioni di responsabilità ha preferito, con la crisi in atto, “condannarci” ad andare a votare, ben sapendo che ciò significa ingessare lo status quo”.
Quali sono le grandi emergenze del nostro territorio?
Le emergenze riguardano tutti i settori. Nei trasporti, la crisi Wind Jet mette a rischio dipendenti, indotto e diritto dei siciliani a volare a prezzi accessibili. Su tali temi la Cisl è impegnata perché tutto non si riduca a una mera operazione commerciale sugli slot e che ci siano garanzie per i livelli occupazionali. Anche per questo, abbiamo proposto che a Catania tutte le società di handling sottoscrivano un protocollo di clausola sociale. Per fare ciò, però, c’è bisogno di un forte impegno e di un’assunzione di responsabilità di Enac, Sac e le società di handling. Alla STMicroelectronics la situazione congiunturale sta causando il calo delle commesse con 2.000 lavoratori in cassa integrazione. Se guardiamo, poi, all’edilizia che nel nostro territorio è stata sempre fondamentale crocevia per lo sviluppo, c’è un problema legato alla burocrazia che blocca i cantieri e alla difficoltà dell’accesso al credito per le imprese. Nel settore del commercio, la vertenza Aligrup coinvolge 800 lavoratori più l’indotto. È una crisi che scaturisce anche dalla mancata programmazione sul territorio e dalla eccessiva diffusione dei centri commerciali”.
Quanto pesa, in un momento come quello attuale, la burocrazia?
“Pesa tanto. Anche in questo caso, la Cisl, forte del radicamento che ha tra la gente, si è resa disponibile a confrontarsi perché convinta ci siano profonde sacche di inefficienza dove intervenire presto. È bene ribadire che, nella maggior parte dei casi, nella pubblica amministrazione lavorano donne e uomini di qualità, con impegno e dedizione, pertanto bisogna agire sulle responsabilità per migliorare dove serve e aumentare il dialogo tra le parti. I tavoli di confronto devono avere l’obiettivo di trovare risposte veloci e puntuali ai bisogni dei cittadini per migliorare i servizi e tutelare il lavoro degli addetti, ma per ottenere ciò la politica non deve continuare a mettere le mani nella PA”.
Quali sono i passi necessari, oggi, per contrastare questa situazione?
“Per uscire dalla crisi, occorre che la classe dirigente metta da parte egoismi e modifichi il proprio orizzonte culturale. La Sicilia ha bisogno di attrarre investimenti per i quali occorre creare un contesto appetibile dove ci sia meno burocrazia, più infrastrutture, legalità e facilità di accesso al credito. Serve subito una task force per trovare e rendere disponibili i fondi europei da impiegare per lo sviluppo dell’Isola. Infine, rendere fruibili gli strumenti per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e, attraverso la contrattazione con le imprese, valorizzare la formazione e l’apprendistato professionalizzante”.
 

 
Curriculum Alfio Giulio
 
Alfio Giulio nasce a Misterbianco (Ct) il 12 luglio 1949. La sua attività sindacale inizia negli anni Settanta, all’interno della Comec, azienda della zona industriale di Catania, col ruolo di rappresentante sindacale aziendale. Nel 1975 viene eletto “delegato di reparto” e “rappresentante esecutivo sindacale” per la Fim Cisl. Nel 1987 diventa segretario generale della Filca Cisl. Nel 1999, entra a far parte della segreteria confederale della Cisl provinciale con l’incarico di segretario organizzativo e amministrativo. Dal 2008, è segretario generale della Cisl di Catania.

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