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Catania – Uno sguardo alla città del futuro ridisegnata dal nuovo Prg etneo

Melania Tanteri

Catania – Uno sguardo alla città del futuro ridisegnata dal nuovo Prg etneo

venerdì 28 Settembre 2012

Parco al posto dello stadio Cibali, raddoppio della Circonvallazione e recupero dei rioni storici. I primi contenuti del documento urbanistico, illustrati quartiere per quartiere

CATANIA – Un parco al posto dello stadio Cibali, nuova viabilità, raddoppio della Circonvallazione e ancora recupero di interi rioni storici in alcune zone e stravolgimento totale in altre. Questi alcuni contenuti della proposta di Piano regolatore generale dell’amministrazione, illustrati nel corso dell’audizione organizzata dalla Commissione Urbanistica ai presidenti delle dieci Municipalità (presenti Carmelo Coppolino della prima, Giuseppe Catalano della quinta, Sebastiano Anastasi della sesta, Antonio Siscaro dell’ottava e Nunzio Russo della decima, mentre, per la quarta e la settima erano presenti alcuni consiglieri). Un incontro durante cui è stato svelato, anche se solo in parte, l’idea futura di città contenuta nel documento di programmazione urbanistica.
Rosanna Pelleriti, responsabile dell’ufficio Prg ha infatti indicato per ognuna delle circoscrizioni gli interventi previsti dal Piano, sempre secondo la visione generale illustrata più volte, che punta prevalentemente alla salvaguardia o alla riconversione dell’esistente, all’aumento di verde e servizi per elevare gli standard qualitativi della città. Ogni Municipalità avrà le aree risorsa, quelle libere sulle quali costruire secondo il meccanismo della perequazione, per equilibrare edificato e spazi pubblici.
Centro storico. Il piano prevede la tutela della città storica, piani di recupero per zone adiacenti al centro e comparti di rigenerazione, che cambieranno totalmente anche a livello di cubature. Prevista nuova viabilità e, soprattutto, un percorso alternativo al temutissimo raddoppio ferroviario, che minaccia la città settecentesca della zona del Castello Ursino.
Ognina–Picanello. Previsto l’interramento della ferrovia e la liberazione della fascia costiera che diventerà area risorsa, ma limitatamente alla zona di piazza Europa e della Stazione centrale diventando, per il resto, parco lineare. A Picanello sono previste le aree di rigenerazione (demolizione-ricostruzione) secondo il sistema perequativo.
Borgo-Sanzio. Previste aree risorsa e di rigenerazione.
 
Barriera-Canalicchio. Il quartiere sarà interessato da un profondo intervento nella viabilità, con il raddoppio della Circonvallazione (il sedime verrà acquisito secondo la perequazione). Previsti anche piccoli piani di comparto e individuate aree per l’edilizia convenzionata.

San Giovanni Galermo.
Il Piano mantiene le zone agricole esistenti, anche per le caratteristiche idrogeologiche del terreno. Previsto il completamento del sistema di viabilità esterna.
Cibali. Anche qui, oltre la tutela del quartiere vecchio, sono previsti comparti di rigenerazione e interventi nella viabilità. L’area corrispondente all’attuale Stadio – che verrà de localizzato – sarà riservata a verde pubblico e attrezzature sportive.
Nesima-Monte Po. Previste alcune aree risorsa, interventi nella viabilità e un parco lavico.
San Leone-Rapisardi. Previsti servizi e infrastrutture. L’area di rigenerazione è indicata nella zona di via 31 maggio.
Librino. Qui è previsto il nuovo Stadio, il nuovo Cimitero (nella zona dell’Ospedale San Marco), l’incremento delle zone artigianali e profondi interventi in alcune zone del quartiere, completamente abusive.
San Giuseppe La Rena. Una grande area risorsa è quella occupata dalla Stazione Acquicella, che verrà stravolta insieme all’area dell’ex Mercato ortofrutticolo. Questa zona sarà radicalmente trasformata. Il Villaggio Goretti è interessato da un comparto di rigenerazione (rimane però la discussa possibilità di delocalizzarlo).

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