L’assistenzialismo nemico dello sviluppo - QdS

L’assistenzialismo nemico dello sviluppo

Annalisa Giunta

L’assistenzialismo nemico dello sviluppo

venerdì 28 Settembre 2012

Forum con Tommaso Guarino, segretario generale Cisl Enna

Qual è la situazione occupazionale delle provincia di Enna?
“La situazione occupazionale ad Enna è drammatica, oltre agli aspetti legati ai lavoratori del settore privato  – ossia di coloro che negli ultimi anni hanno investito sul nostro territorio, incentivati anche dai fondi e dalle misure previste dallo Stato e dalla Comunità Europea e che vedono oggi le loro aziende abbattute dalla crisi che il nostro Paese sta attraversando e la generazione di vere e proprie cattedrali del deserto nella valle del Dittaino che hanno determinato una crisi occupazionale notevole – abbiamo anche diversi problemi nel settore pubblico. Da circa 10 anni, infatti, lo Stato si sta ritirando dal territorio ennese con risvolti negativi. Tante aziende pubbliche o parapubbliche (Enel, Poste, Banche, Telecom) hanno ridotto di molto i loro uffici e l’organico, situazione che ha generato non solo un servizio scadente alla clientela ma anche la diminuzione dei livelli occupazionali. Altra situazione critica dal punto di vista occupazione è quella legata al mondo scolastico e alla sanità investite dalle attuali riforme. Uno dei fattori di crisi da questo punto di vista nel settore privato è sicuramente dovuto ai ritardi nei pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni alle imprese. C’è anche da rimarcare che la situazione che la Sicilia sta attraversando è dovuta sicuramente a una politica clientelare svolta dagli anni 80 in poi, una classe politica che non ha avuto la forza e il coraggio di fare mea culpa, distruggendo così l’economia siciliana”.
Come si sta muovendo la Cisl per far fronte all’emergenza dei lavoratori in provincia?
“Intanto non dobbiamo più consentire, così come è avvenuto nel passato, di vivere di assistenza. Per lunghi tratti il territorio ennese ha vissuto infatti di una forma di assistenzialismo, situazione che ha fatto sì che non si creassero le condizioni per creare occupazione produttiva e le condizioni affinché le aziende producessero. Questa forma di assistenza ha fatto sì che quando i fondi statali e comunitari si sono ridotti o sono finiti, le aziende si sono viste costrette a chiudere i battenti. Dobbiamo creare le condizioni di sviluppo realizzando in primo luogo le infrastrutture necessarie, affinché la gente venga ad investire nel nostro territorio, creando così lavoro produttivo. A tal fine nei giorni scorsi ci siamo incontrati nella sede della  Camera di Commercio con gli altri attori del sistema economico, istituzionale e sociale per creare anche da noi la ‘Zona franca per la legalità’, strumento fondamentale per attrarre investimenti e per far sì che chi crei un’impresa ad Enna abbia un vantaggio. Tutti assieme, in modo sinergico, dobbiamo creare un tavolo di concertazione per analizzare i problemi. Insieme si possano ricercare le soluzioni. Il tavolo di concertazione deve garantire la “burocrazia zero” elemento che per noi rappresenta una priorità dello sviluppo economico, così come deve favorire l’accesso al credito da parte delle imprese. Prima di tutto però dobbiamo partire dalle infrastrutture viarie, al momento fatiscenti, problema più volte sottolineato da noi sindacati, inoltre bisogna intervenire sul dissesto idrogeologico del territorio ennese. Su questo punto come Cisl abbiamo proposto a livello regionale di utilizzare i lavoratori della Forestale per consentire che il territorio venga messo in sicurezza. Siamo anche convinti che per rilanciare l’economia si potrebbe puntare anche sulla Green Economy sfruttando l’energia solare e creando condizioni di lavoro”.
 
Qual è l’impegno concreto che metterete in campo?
“L’impegno concreto deve essere quello di creare con le altre forze sociali e datoriali un piano di lavoro che consenta di presentare un progetto che faccia arrivare nel territorio nuovi investimenti e soprattutto che crei lavoro produttivo e non assistenziale, ossia aziende che offrano lavoro duraturo e non effimero creando al contempo un indotto economico. Se da qui a un mese riusciamo a mettere in campo questa progettualità, partendo dalla zona franca della legalità, occorre poi che si garantisca la sinergia tra i vari soggetti coinvolti a vario titolo nello sviluppo del territorio. Noi da parte nostra faremo la nostra parte cercando di andare incontro alle esigenze produttive accettando condizioni lavorative che non siano rigide, ossia puntando sulla flessibilità soprattutto nella fase di avvio delle nuove imprese. Altra discriminante a nostro avviso fondamentale per lo sviluppo e l’occupazione è quella di garantire la legalità, rigettando le culture mafiose o paramafiose”.
 

 
Curriculum Tommaso Guarino
 
Tommaso Guarino, 52 anni, è un dipendente postale. Ha iniziato la sua attività sindacale nel 1980 come rappresentante zonale della Cisl Poste di Milano. Trasferitosi ad Enna nel 1991 fu eletto segretario generale della Cisl Poste di Enna, carica che ha mantenuto per circa 14 anni. Nel 2005 è stato eletto componente della segreteria territoriale della Cisl di Enna e dal 2 maggio del 2012 è il nuovo segretario generale della Cisl.

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