Direttore al Cas, piove sempre sul pubblico - QdS

Direttore al Cas, piove sempre sul pubblico

Rosario Battiato

Direttore al Cas, piove sempre sul pubblico

venerdì 12 Ottobre 2012

Oltrepassata la norma sul contenimento della spesa pubblica che aveva messo un tetto agli stipendi. Maurizio Trainiti percepirà tra 700 mila e 1 milione di euro per i prossimi cinque anni

PALERMO – Mamma Regione ha spalle larghe e forti. Solo così ha potuto aggiungere un nuovo granellino agli oltre 1.800 dirigenti che già sono segnati sul suo libro paga. L’ultimo colpo di coda del governo regionale, ormai agli sgoccioli, è stata la nomina di un esterno come direttore del Consorzio per le autostrade siciliane. Ma la storia risale all’agosto scorso.
Sarebbe costato zero euro se scelto all’interno del vasto magma dei dirigenti regionali. Il nuovo assunto, in odor di elezioni, costerà alle casse regionali, e quindi a tutti i contribuenti, tra 700 mila e un milione di euro per cinque anni, in barba ai criteri di riduzione della spesa pubblica.
Il neoassunto, l’ingegnere Maurizio Trainiti, a fine agosto aveva accettato con riserva l’incarico scrivendo ad Anna Rosa Corsello, commissario del Cas, per contestare il contratto che inizialmente gli era stato sottoposto: 100 mila euro annuali per tre anni. Una vera miseria, si sarà detto Trainiti, almeno per gli standard della Regione, non certo per la media delle famiglie che stentano a sbarcare il lunario. Il nuovo direttore ha richiesto, quindi, che venisse bypassata la delibera della giunta dell’agosto 2011 che aveva fissato il contenimento della spesa pubblica determinando un contenimento degli stipendi dei dirigenti.
Nel mirino del provvedimento proprio le spese folli per il pagamento degli stipendi in Regione, così da definire un tetto massimo alle retribuzioni di dirigenti di istituti, aziende, consorzi sottoposti a tutela e vigilanza dell’amministrazione regionale “in misura pari alla retribuzione minima omnicompresiva corrisposta ai dirigenti generali della Regione ridotta del 30%”. Si tratta della deliberazione di giunta n.207 del 5 agosto 2011. Al punto 16 si legge appunto che si prevede un tetto massimo delle retribuzioni omnicomprensive annue “dei dirigenti di istituti, aziende, agenzie, consorzi, organismi, fondazioni, società a totale o maggioritaria partecipazione della Regione, enti regionali comunque denominati sottoposti a tutela e vigilanza dell’Amministrazione regionale”.
La lettera di Trainiti, però, giunge in Giunta a metà settembre e fa breccia nelle pieghe del provvedimento di un anno prima.
Il nodo è sciolto a vantaggio del nuovo assunto. Le misure di risparmio previste in quella delibera si applicano solamente alle partecipate, perché per tutto il resto vale sempre la legge regionale 10 del 2000 e le disposizioni del contratto di lavoro. Il Consorzio che non è una partecipata, ma un ente pubblico economico, libera così il futuro dirigente. Trainiti, libero dai legacci del provvedimento, può essere compensato con la consueta mano munifica della Regione.
Trainiti, ex assessore comunale di Catania in quota Mpa, era balzato alle cronache già lo scorso agosto, quando alle Infrastrutture c’era ancora Andrea Vecchio, l’assessore poi licenziato dall’ex governatore Lombardo che ha tenuto per sé la delega. Le intenzioni originarie erano diverse: tre anni di contratto e cento mila euro di compenso annuo. Ma sempre di dirigente esterno si trattava. Nel flusso di questo genere di responsabilità non ci sono innocenti.
 

 
Intanto De Luca occupa la sede in via simbolica
 
PALERMO – Il candidato alla Presidenza della Regione siciliana, Cateno De Luca, fondatore del movimento “Rivoluzione Siciliana”, ha occupato simbolicamente la sede del Consorzio Autostradale Siciliano, a Messina, per denunciare, si legge in una nota, "l’ulteriore vergognosa nomina del direttore generale Maurizio Trainiti", da parte del governatore dimissionario Raffaele Lombardo.
“Ho chiesto al dirigente Trainiti – dice De Luca – durante la manifestazione di protesta di stamani, un gesto di rispetto, nei confronti di tanti siciliani che non hanno nemmeno uno stipendio, dimettendosi immediatamente.
Visto che i dirigenti della Regione sono oltre 1.800 – conclude De Luca – non si puo’ affidare ad un ingegnere fuori organico il ruolo di direttore del Consorzio autostrade siciliane (Cas), applicandogli il contratto di dirigente generale, poichè sarebbe bastato affidare l’incarico ad un dirigente in organico, e il costo sarebbe stato pari a zero".
Quello che fa più rabbia in questa vicenda – dice De Luca – è che la giunta regionale ha accolto i rilievi mossi dal dirigente tecnico, sull’importo annuo del proprio contratto, portandolo da 100 mila euro proposto dal commissario del Cas, Anna Rosa Corsello, a oltre 200 mila euro l’anno per cinque anni.

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