Partite da almeno due diversi punti, lingue di fuoco hanno provocato panico tra i cittadini, distrutto un paio di casolari e lambito qualche abitazione. La riserva è stata inghiottita dalle fiamme che la sovrastavano. Purtroppo il 29 settembre sarà tristemente ricordato come uno dei giorni più bui della storia alcamese che ha visto uno dei più vasti incendi colpire la montagna.
In questa situazione, che sembra aver colpito fortemente le coscienze dei cittadini alcamesi, l’auspicio è quello che non venga dimenticato ciò che è successo, che si lavori perché il Monte Bonifato ritorni ad essere ciò che era e tutto questo contribuisca alla creazione di una salda coscienza civile e ambientale che possa cambiare il modo di vivere e il rapporto dell’uomo con la natura.
Il presidente di Legambiente Alcamo, Baldo Carollo, scrive: “Facciamo nascere un coordinamento per salvare Monte Bonifato, che produca documenti, denunce, proposte, azioni di volontariato, affinché mai più la nostra montagna sia abbandonata a se stessa, violentata, distrutta, incendiata, sfregiata, dimenticata. Monte Bonifato è l’essenza, l’anima, la fondazione originaria della città di Alcamo, eppure si è permesso a causa della negligenza, dell’incompetenza, della mancanza di pianificazione politica, che fosse quasi annientata”.
ALCAMO (TP) – A seguito dell’incendio che ha devastato la Riserva del Monte Bonifato, il sindaco di Alcamo Sebastiano Bonventre ha firmato l’ordinanza che obbliga i cittadini proprietari di terreni presso la montagna a bonificare tutto entro qualche giorno. Il primo cittadino, nel condannare ulteriormente il grave atto incendiario che ha colpito la Riserva, ringrazia quanti nei giorni scorsi si sono prodigati per spegnere le fiamme e riportare la situazione alla normalità: “La Protezione Civile Comunale – dice Bonvente – ha svolto un egregio lavoro coordinando tutte le azioni insieme ai Vigili del Fuoco e alla Forestale, affinché le operazioni di soccorso fossero il più tempestive possibile”. Lo stesso sindaco ha incontrato al palazzo di città i responsabili della Provincia, Ente gestore della Riserva, della Forestale, dei Vigili del Fuoco e delle forze dell’ordine preposte, nonché alcuni rappresentanti dei cittadini proprietari di case sul Monte Bonifato, insieme al Comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Fazio, il dirigente dei Servizi Tecnici del Comune e gli assessori Gino Paglino, Massimo Fundarò e Gianluca Abbinanti per fare il punto della situazione, quantificare i danni alla riserva e pre-riserva e soprattutto, decidere le misure da attivare, ognuno per le proprie competenze, nel prossimo futuro per scongiurare il ripetersi di eventi di tale portata.
“La protezione della Riserva – aggiunge Bonventre – è il fine ultimo che coinvolge tutti in un’azione comune”. “Un disastro annunciato – hanno detto nel corso della riunione alcuni abitanti della zona – perché gli impiegati della Forestale non lavorano più e la Riserva non ha ricevuto dalla Provincia alcuna manutenzione”.