La delibera sui 600 mln ancora non si è vista - QdS

La delibera sui 600 mln ancora non si è vista

Raffaella Pessina

La delibera sui 600 mln ancora non si è vista

martedì 16 Ottobre 2012

L’assessore Armao: “I nostri dirigenti incapaci di utilizzare le risorse Ue”. Maira (Cant. pop.-Pid): “Scontri su come dividersi la torta”

La questione economica in Sicilia tiene banco molto più di questa campagna elettorale, per la quale mancano poco meno di due settimane. La crisi economica che attanaglia l’isola infatti è al centro dell’interesse di tutti, politici e cittadini. E, in momenti come questi ha fatto scalpore la notizia che i soldi destinati allo sviluppo dal governo, 420 milioni di euro, siano stati dirottati per pagare i forestali. Una nota della Presidenza della regione spiega che è stato possibile allocare queste risorse grazie all’accordo siglato con il governo nazionale, che ha riconosciuto alla Sicilia il merito di essere stata la prima Regione ad attuare un percorso di revisione della spesa, e per questo ha dato il via libera all’amministrazione regionale di sforare i plafond del patto di stabilità, per circa 600 milioni di euro. Si tratta, di somme gia’ appostate nel bilancio regionale".
 
La Presidenza evidenzia che "la destinazione di una parte di questi fondi, circa 180 milioni di euro, è vincolata all’accordo raggiunto con il governo nazionale". La nota prosegue spiegando anche che “Gli oltre 420 milioni di euro resi disponibili per la Sicilia dalla deroga al patto di stabilita’ concessa dal governo saranno destinati alle principali emergenze dell’economia e della societa’ siciliana. I fondi andranno ai settori dei beni culturali e del turismo, alle imprese che operano nel ciclo dei rifiuti, a finanziare la cassa integrazione guadagni, ai trasferimenti agli enti locali, all’avviamento dei corsi di formazione professionale e ai programmi di forestazione. Le prime dure reazioni si sono già fatte sentire dal Pd. Il segretario regionale del partito Democratico Giuseppe Lupo ha detto che è grave che la giunta abbia deciso “come distribuire i 420 milioni di risorse senza ascoltare i sindacati dei lavoratori e gli imprenditori. Ancora una volta Lombardo mortifica il ruolo delle parti sociali che rappresentano gli interessi generali e diffusi del mondo produttivo, del lavoro e della società siciliana".
 
Rudy Maira, segretario regionale del Cantiere Popolare – Pid ha dichiarato che "Raffaele Lombardo e il suo governo hanno fatto l’ennesimo bluff ai danni dei forestali, degli operatori della formazione, degli agricoltori e dei precari degli enti locali. La giunta regionale – ha detto Maira – non ha varato alcuna delibera. Sembra che tra gli assessori e il presidente ci sia stato l’ennesimo scontro su come dividersi la torta dei 600 milioni assegnati dallo Stato. Mostrino la delibera gli esponenti di governo. In realta’ non hanno carte da far vedere perche’ non hanno raggiunto alcun accordo. E’ l’ennesima dimostrazione che Lombardo e i suoi governi hanno fallito a tutto tondo in questi cinque anni".
 
E Armao, per colmare il gap della mancata spesa dei fondi europei, ha deciso di mandare a scuola i propri dirigenti. Utilizzando circa 10 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo per preparare i dipendenti della pubblica amministrazione a far fronte agli adempimenti imposti dal Patto di stabilità. Verranno coinvolti Province, Comuni, forze dell’ordine e università. Il progetto avrà la durata di due anni. In particolare l’attenzione sarà puntata sulla preparazione dei dirigenti della Programmazione che gestiscono la spesa europea.
 
Il progetto "Azione di sistema per la capacita’ istituzionale" è stato presentato ieri mattina dagli assessori all’Economia, Gaetano Armao, e alla Formazione, Accursio Gallo. Armao, ha anche affermato che “andremmo in default se non pagassimo gli stipendi al personale". “Nel corso della ultime giunte – ha detto Armao – ci siamo accorti della scarsa capacita dei nostri dirigenti di utilizzare le risorse, di programmarne l’utilizzo e spalmarle durante l’anno per evitare di trovarsi scompensi finanziari a fine anno”.

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