In particolare, il Garante ha stabilito che le informazioni sui ritardi nella restituzione di un prestito di non più di due rate, poi pagate oltre la loro naturale scadenza, non possono essere conservate dai SIC per più di un anno.
La referenza creditizia rappresenta la reputazione che il cliente ha presso le banche e gli intermediari finanziari e riflette la correttezza dei suoi comportamenti nell’ambito dei rapporti di finanziamento.
Le referenze sui consumatori possono essere di tipo positivo, riguardare cioè i regolari pagamenti delle rate o l’estinzione del debito, o di tipo negativo, riguardanti ritardi, morosità, insolvenze. Essere considerati "cattivi pagatori" a causa di condotte non corrette può avere effetti negativi sull’accesso al credito, sull’iniziativa privata, sulle proprie relazioni sociali e professionali.
La delicatezza della materia e gli effetti che la circolazione di queste informazioni determinano sull’accesso al credito dei consumatori, hanno indotto il legislatore a prevedere una disciplina specifica attraverso un codice deontologico sottoscritto dalle associazioni rappresentative degli operatori del settore. Il codice deontologico vincolante sul piano normativo (se non è rispettato il trattamento dei dati è illecito, può esporre a sanzioni e anche al risarcimento del danno) fissa garanzie per gli interessati.