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Messina – La scala “ferma” di via Peculio, nella polvere circa 800 mila euro

Francesco Torre

Messina – La scala “ferma” di via Peculio, nella polvere circa 800 mila euro

venerdì 19 Ottobre 2012

Il commissario Croce ha bloccato ogni pagamento a causa dello stato comatoso delle casse comunali. Lavori cantierati nel 2003, ma la struttura non è mai stata messa in funzione

MESSINA – Scala mobile di via Peculio Frumentario. Costo totale dell’operazione: 800.000 euro. Lavori cantierati nel 2003. Mai messa in funzione!
La vicenda è già nota. Noi del QdS ce ne siamo occupati per la prima volta quasi quattro anni e mezzo fa (“Scale mobili realizzate e mai inaugurate”, QdS n. 187 dell’11 ottobre 2007), e da allora abbiamo periodicamente monitorato i microscopici passi in avanti dell’Amministrazione comunale per dare vita a quest’ennesima incompiuta alla messinese. Che adesso, però, rischia definitivamente di naufragare sia a causa dell’enorme peso economico che prevederebbe la sua gestione che del futuro incerto dell’Azienda Trasporti Municipalizzata.
La struttura, come forse ricorderete, doveva essere inaugurata nell’estate del 2010. Questa era stata la promessa dell’ex sindaco Giuseppe Buzzanca e dell’ex assessore competente in materia Melino Capone. La Giunta, in questo senso, aveva anche messo a disposizione un anticipo di 300 mila euro per completare i lavori e bisognava solo procedere al collaudo dell’Ustif (Ufficio Speciale Trasporti e Impianti Fissi, la struttura ministeriale delegata appunto a sancire la messa in esercizio della scala). Così, in virtù di questo passaggio la gestione dell’opera pubblica era stata affidata all’Atm, che aveva incaricato come direttore di esercizio un proprio dirigente, l’ing. Crisafulli. Ma qui ecco sorgere il primo inghippo. Per legge, infatti, questa figura dovrebbe essere coperta da un tecnico abilitato, e all’ing. Crisafulli manca la qualifica specifica. Inoltre, interrogato dal nostro giornale nel mese di febbraio scorso, l’ex assessore al ramo Melino Capone aveva candidamente ammesso che l’amministrazione comunale non aveva né la disponibilità economica né la volontà per impegnare i soldi necessari a pagare direttore di esercizio (30 mila euro l’anno), sorveglianza e addetti. Cosa che a maggior ragione deve essere confermata oggi, allorquando il Commissario straordinario di nomina regionale Luigi Croce, ammettendo che nelle casse comunali sono rimaste solo le ragnatele, ha bloccato ogni pagamento avocando a sé e a nessun altro le disposizioni economiche.
Insomma, 800 mila euro sono state impunemente sprecate e nessuno se ne prende la responsabilità. Ci chiediamo: perché la Procura non se ne occupa?

Teatro dell’assurdo: Quelle saracinesche tristemente giù simbolo dello spreco

MESSINA – La scala mobile di via Peculio Frumentario non era certo una priorità per l’amministrazione Leonardi, che nel 2001 presentò i documenti per il finanziamento all’Unione Europea, ma la sua utilità era indubbia: avrebbe collegato infatti, laddove esisteva solo una lunga e tortuosa scalinata, il viale Principe Umberto con il centro della città. I lavori, iniziati nel 2005, furono affidati all’impresa Ferrara Ascensori, per un importo a base d’asta di 524 mila euro, e terminati – almeno esteriormente – già da tempo. Dopo aver trovato i soldi, però, il buon vecchio Turi, a braccetto con il suo assessore alle Infrastrutture di allora Gianfranco Scoglio, non ebbe tempo di occuparsi dell’inaugurazione, e tutto sommato nemmeno i suoi successori, commissari di nomina regionale compresi. E la scala mobile rimase lì, e rimane ancora lì, con le saracinesche abbassate, in tutta la sua (attuale) inutilità. Un insolito vezzo architettonico costato la bellezza di quasi 800 mila euro.

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