Davanti al Tribunale, un parcheggio irreale: oltre un milione di euro buttati al vento - QdS

Davanti al Tribunale, un parcheggio irreale: oltre un milione di euro buttati al vento

Vincenza Grimaudo

Davanti al Tribunale, un parcheggio irreale: oltre un milione di euro buttati al vento

martedì 23 Ottobre 2012

La struttura è inutilizzabile nelle ore serali a causa del danneggiamento dell’impianto di illuminazione

PARTINICO (PA) – Una città devastata dal vandalismo, fomentato anche dall’abbandono di opere pubbliche che si sono rivelate soltanto delle cattedrali nel deserto. Parcheggi, piazzette, impianti sportivi: c’è di tutto nell’elenco degli sprechi costati alla collettività miliardi di vecchie lire e milioni di euro. Esempio lampante di questo scempio il parcheggio della sezione distaccata del Tribunale di Palermo oramai da anni lasciato alla totale incuria. Un’area praticamente inutilizzabile nelle ore serali, perché l’impianto di illuminazione è praticamente ridotto al lumicino: nel senso che è stato quasi del tutto danneggiato, in alcuni casi non vengono sostituite le lampade da tempo immemorabile.
“Qui – afferma uno dei residenti della zona – nel periodo invernale dopo le 17 diventa un cimitero. Non si vede passare nessuno perché c’è un buio pesto, diventa difficile anche la circolazione veicolare”. Esiste poi una condizione davvero pericolosissima con cavi scoperti sia a terra che nelle parti murarie alte. Tutto comunque è ad altezza d’uomo, quindi i cavi scoperti possono facilmente essere toccati o urtati.
“Non facciamo più scendere in strada i nostri figli – aggiunge una mamma visibilmente preoccupata – perché esistono queste situazione altamente pericolose. Diciamo che quest’area adiacente al Tribunale è pericolosa anche perché con le piogge i cavi scoperti possono andare in corto circuito”.
“La nostra città – afferma la segreteria cittadina di Rifondazione Comunista – è piena di questi sprechi in opere pubbliche. Basti pensare agli oltre due miliardi di vecchie lire utilizzati per i locali dell’ex Oratorio e quelli dell’ex Onmi (lavori, questi ultimi, a quanto pare, in mano alla mafia), della perdita di almeno 5 miliardi per il secondo campo di calcio, del costoso quanto inutile parcheggio alle spalle del Tribunale, della dilapidazione di milioni di euro in opere funzionali ad alimentare le aspettative di progettisti ed imprese”.
Tantissime le segnalazioni di disfunzione nel parcheggio del Tribunale che si aggiungono a quelle già denunciate: in primis esiste il paradosso della manomissione dell’impianto idrico che dovrebbe essere utilizzato in caso di allarme incendio. Ebbene la cassetta metallica di colore rosso, che dovrebbe contenere l’idrante, è stata del tutto scardinata: dell’idrante non c’è più traccia. La stessa scatola metallica è visibilmente danneggiata. In pratica andrebbe in blocco sostituito tutto. Non è ben funzionante neanche la barra d’ingresso al parcheggio, molto spesso fuori uso. Per non parlare poi del generale stato di degrado dell’area: muri imbrattati con vernice spray, rifiuti ovunque. Spesso si trovano anche siringhe e preservativi utilizzati. Dunque una bomba igienico-sanitaria che sta esplodendo in tutta la sua violenza nel silenzio indifferente delle istituzioni preposte.
La realizzazione di questo parcheggio non è mica costato una bazzecola alla collettività: per l’esattezza un milione e mezzo di euro a base d’asta nel 2003 e conclusione dell’opera nel 2008. L’area è divisa in due parti composte da 183 posti macchina ciascuna. Vi è la parte del terrazzo che è utilizzata gratuitamente dai cittadini mentre per la seconda area-parcheggio sottostante di via Giulia Pollastra è invece contrassegnata dalle strisce blu a pagamento.
Un’opera pubblica che doveva essere il fiore all’occhiello della collettività, al servizio di una struttura che rappresenta la presenza dello Stato in un territorio ad alta densità mafiosa. Oggi invece la realtà è ben diversa. Il progetto originariamente realizzato prevedeva impianti elettrici, illuminazione esterna, e ancora impianti antincendio e idrico-sanitario. Nel lontano 2004, quando fu avviato l’appalto, l’Amministrazione comunale aveva ribadito l’importanza di questo progetto, specie in relazione alla continua espansione del tasso di motorizzazione della città. Farsi un giro oggi in questo stesso parcheggio darà l’impressione che siano passati almeno due secoli.

L’assessore: “Videosorveglianza contro il vandalismo”

PARTINICO (PA) – “Il vandalismo è un problema di non poco conto per la città. Ecco perché oggi più che mai serve un impianto di videosorveglianza che stiamo mettendo a punto di concerto con le forze dell’ordine”. L’assessore alla Manutenzione del Comune, Giovanni Pantaleo, intravede nella repressione la strada maestra per potere contrastare il fenomeno del vandalismo che davvero in città sta assumendo contorni enormi. “Per Partinico è stato finanziato dal Pon Sicurezza un valido progetto di videosorveglianza – afferma Pantaleo – che ci consentirà di potere contrastare certi fenomeni che sono diventati incontrollabili. D’altronde le sole forze dell’ordine, che svolgono un’opera di controllo importante, non possono riuscire a monitorare contemporaneamente tutto il territorio anche perché è vastissimo. Noi condanniamo questi gesti insani anche perché si fa del male a sé stessi dal momento che stiamo parlando di un’opera pubblica. Da premettere che già più volte dal Comune sono stati effettuati interventi di messa in sicurezza e ripristino ma poco dopo tutto torna come prima. Sappiamo anche le difficoltà delle pubbliche amministrazioni in questo momento storico legate alla mancanza di fondi in bilancio”. L’amministrazione comunale sta proprio lavorando sul recupero delle aree abbandonate: “Lo stiamo facendo partendo anzitutto – precisa Pantaleo – dall’affidamento a privati di piccole aree a verde che da tempo erano abbandonate. Un modo per restituire alla collettività pezzi di territorio”. “Abbiamo ideato – aggiunge il vicesindaco Sergio Bonnì – un mercatino dell’usato nell’Ex Arena Lo Baido, anch’essa preda dei vandali”.

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