Crocetta scrive a Lombardo: "Non mi crei imbarazzo" - QdS

Crocetta scrive a Lombardo: “Non mi crei imbarazzo”

Raffaella Pessina

Crocetta scrive a Lombardo: “Non mi crei imbarazzo”

martedì 06 Novembre 2012

Pronto ad annullare in autotutela i provvedimenti dell’ultima ora dell’uscente. Domani l’insediamento a Palazzo del nuovo presidente

PALERMO – È scontro tra i due presidenti della Regione Sicilia: da un lato l’ “ex” Raffaele Lombardo, leader del Movimento autonomista Mpa, che ha portato in questa ultima elezione ben 10 deputati tra cui anche il proprio figlio Toti Lombardo con più di 9.000 voti. Dall’altro il nuovo presidente della Regione, eletto dal popolo il 28 ottobre scorso, Rosario Crocetta, già sindaco di Gela, già parlamentare europeo e che si dovrebbe insediare domani. Lo scontro riguarda gli atti di Lombardo, deciso ad utilizzare tutto il tempo possibile di questo limbo di legislatura, cioè il tempo tra la fine del suo mandato e l’inizio di quello di Crocetta.
 
Il nuovo governatore in una lettera inviata a Lombardo ha scritto di essere pronto ad annullare “in autotutela” i provvedimenti dell’ultima ora. Come ad esempio l’ultima in ordine di tempo che è quella della nomina del commissario della provincia di Catania. Si tratta di Michelangelo Lo Monaco, ritenuto vicino a Lombardo, già commissario straordinario al comune di Fiumedinisi, e che è stato anche direttore generale a Bronte. “Illustre presidente – ha scritto Rosario Crocetta – leggo che ancora oggi vengono firmate dalla giunta e dai suoi assessori provvedimenti relativi a impegni spesa, incarichi, e contributi. A parte i criteri di legittimità che, sono sicuro gli uffici avranno valutato attentamente, essendo noto che nel periodo precedente e successivo alle elezioni non è possibile per legge dare alcun contributo; ritengo che al di là della proclamazione formale non vorrei trovarmi di fronte a molti provvedimenti da dover annullare in autotutela”. La situazione della finanza regionale, aggiunge, “meriterebbe sicuramente un’attenzione maggiore rispetto a impegni di spesa che potrebbero sembrare opportuni all’attuale giunta, ma probabilmente non in linea con i miei indirizzi di rigore e spending review. Le sarò grato se eviterà di farmi trovare in situazioni che potrebbero crearmi imbarazzo”.
Questione di poche ore ed il nuovo Governatore dovrà metter mano alle consulenze, ai costi della politica, alle nomine e alle spese effettuate in questi ultimi giorni e non consentite, al bilancio, che sarà il primo appuntamento di fine anno e si vedrà se questa nuova giunta e soprattutto questo nuovo parlamento saranno in grado di approntarlo ed approvarlo entro la fine dell’anno, interrompendo quella consuetudine inventata da Raffaele Lombardo e dal suo assessore all’Economia Gaetano Armao di andare ad esercizio provvisorio per i primi tre mesi dell’anno. Consuetudine perché nei quattro anni passati il Governo ha fatto ricorso all’esercizio provvisorio per ben tre volte.
Intanto l’opposizione si sta organizzando: il Cantiere Popolare che ha 5 deputati all’Assemblea regionale in una nota ha fatto sapere che svolgerà una “opposizione autonoma, responsabile, e non pregiudiziale, ben sapendo che la gravissima situazione in cui versa l’Isola richiede il contributo di tutti e che all’opposizione spetta un ruolo imprescindibile”.
Il gruppo più votato all’Ars (Movimento 5 Stelle) rimane ancora su posizioni di estrema riservatezza. Dopo aver rifiutato l’eventualità di avere la Presidenza dell’Ars, ieri ha diffuso un comunicato con il quale  specifica che Beppe Grillo non sarà in Sicilia né ha previsto in futuro di festeggiare la vittoria alle elezioni regionali del 28 ottobre scorso. Infine con la tappa di Palermo, Matteo Renzi, il sindaco di Firenze del Pd, ha chiuso ieri mattina il suo tour elettorale per le primarie del centrosinistra che aveva avuto inizio il 13 settembre scorso.

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