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Catania – Subito i tagli ai costi della politica si parte da stipendi e Municipalità

Melania Tanteri

Catania – Subito i tagli ai costi della politica si parte da stipendi e Municipalità

martedì 20 Novembre 2012

Comune da anni sull’orlo del dissesto finanziario: ora si tenta di eliminare privilegi da tempo consolidati. Analisi della spending review presentata dall’amministrazione comunale

CATANIA – È polemica tra amministrazione comunale e Municipalità per la decisione del sindaco Raffaele Stancanelli di ridurre le Circoscrizioni dalle attuali dieci a quattro. L’iniziativa, che fa parte delle misure studiate dal primo cittadino e dalla Ragioneria per contenere la spesa, non è stata infatti gradita dai presidenti dei dieci consigli di quartiere che, da tempo, chiedono misure per poter operare sul territorio attraverso il conferimento delle deleghe in applicazione del Decentramento amministrativo.
“Le Municipalità – ha spiegato Giovanni Fodale, presidente della settima Circoscrizione – potevano essere non solo riorganizzate, ma anche dotate dei poteri necessari a farle diventare parte attiva dell’amministrazione. Riducendole, certamente si può risparmiare ma i territori potrebbero presentare problematiche differenti e diventare difficili da governare”. Fodale non è il solo contrario alla riduzione delle Municipalità: la totalità dei presidenti di quartiere, infatti, non approva la scelta del sindaco.
Non così i sindacati e le associazioni di categoria, che hanno accolto positivamente le intenzioni dell’amministrazione comunale nei confronti delle circoscrizioni.
“Siamo favorevoli alla riduzione delle Municipalità- ha spiegato Giovanni Saguto, presidente Ascom–Confcommercio Catania – e ci auguriamo che il Consiglio comunale approvi al più presto il provvedimento, in modo che sia efficace già dalla prossima tornata elettorale comunale”.
Per Confcommercio, le Municipalità non hanno potuto rispondere alle istanze del territorio sia per mancanza di deleghe sia per mancanza di risorse economiche. “Questo nuovo taglio – ha aggiunto Saguto – è davvero opportuno e auspicabile, ma sarà importante definire bene le deleghe e stabilire gli strumenti, non ultimi quelli finanziari, affinché le Municipalità restanti diventino enti operativi”.
Il primo cittadino ha comunque ribadito la massima disponibilità al confronto ma anche la necessità di tagliare laddove possibile, in primo luogo nei Consigli circoscrizionali.
“Credo – ha sottolineato Stancanelli – che ci sia ormai la consapevolezza diffusa che sia indispensabile far fronte comune per porre fine allo squilibrio strutturale del bilancio”. Per questo il sindaco ha dato incarico all’assessore con delega al Decentramento, Angelo Moschetto, di predisporre un atto deliberativo per la riduzione delle Municipalità, da sottoporre al Consiglio comunale.
Non solo. Dopo essersi ridotto la propria indennità, il primo cittadino ha stabilito di tagliare lo stipendio anche ai dirigenti interni e agli esperti esterni del Comune, in particolare al direttore generale Maurizio Lanza ai tre esperti del sindaco e al suo portavoce, cui è stata decurtata parte dell’indennità di risultato.
Un sacrificio, richiesto più volte in aula consiliare dai rappresentanti de La Destra, ritenuto necessario per affrontare la delicata situazione delle casse di Palazzo degli Elefanti, in cronica crisi di liquidità e gravate da una quantità in continua crescita di debiti fuori bilancio, per i quali l’amministrazione avrebbe già un piano di azione.
“Al Consiglio comunale – ha concluso il sindaco – abbiamo proposto un’azione modulata su più fronti per superare l’empasse con una manovra unitaria e accedere al fondo di rotazione di cui al decreto 243-bis d.lvo 267/2000, operazione che ci consentirà di liberare le risorse necessarie a fare fronte anzitutto ai pagamenti delle spese obbligatorie come gli stipendi, con priorità assoluta per gli ausiliari socio sanitari e i dipendenti delle aziende di nettezza urbana”.

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