Sequestro lampo di Spinelli per un ricatto a Berlusconi - QdS

Sequestro lampo di Spinelli per un ricatto a Berlusconi

Andrea Carlino

Sequestro lampo di Spinelli per un ricatto a Berlusconi

martedì 20 Novembre 2012

È giallo sulla vicenda che vede protagonista l’uomo di fiducia del Cavaliere

MILANO – Un sequestro lampo a scopo di estorsione ai danni di Giuseppe Spinelli e della moglie. L’obiettivo dei malviventi, che li hanno tenuti prigionieri, era usarli come intermediari e proporre a Berlusconi documenti ‘scottanti’ in cambio di 35 milioni di euro, tra cui un presunto video di Gianfranco Fini a colloquio con i giudici del Lodo Mondadori.
La Polizia di Stato, coordinata dalla Dda di Milano, ha eseguito in relazione a questa vicenda sei arresti (tre uomini italiani, tre albanesi) e numerose perquisizioni.
 Si tratta di Francesco Leone, 51 anni, barese, considerato il capo, un lungo curriculum giudiziario, specializzato proprio in sequestri lampo a scopo di estorsione e rapina. Dal ’90 al ’96 è stato un “collaborante” di giustizia. Poi, una volta uscito dal programma di protezione è tornato alla vecchia attività di sempre; Pierluigi Tranquilli, incensurato, commerciante di vini di Orvieto,molto legato a Leone; Alessio Maier, comasco, precedenti per traffico di autovetture rubate. Quindi, i tre albanesi, : Tanko Ilirjan, residente ad Asolo, Anuta Marjus, residente a Follonica e Tanko Laurenc, residente a Castelfranco Veneto nonché già ricercato per rapina. Lo hanno arrestato nella casa della sorella a Brescia. Tutti e tre hanno precedenti per rapine ed estorsione. 
Chi è invece Giuseppe Spinelli?  L’uomo è  ritenuto il tesoriere di Silvio Berlusconi e suo uomo di fiducia, oltre che consulente per anni di Veronica Lario, l’ex consorte. Da molti viene considerato uno degli uomini più potenti e vicini al Cavaliere. Nei processi è anche emerso un suo ruolo centrale nel pagare alcune delle ragazze a cui l’ex premier, in alcune occasioni, aveva deciso di elargire somme di denaro.
Spinelli, sentito dai pm, ha raccontato che i rapitori gli hanno proposto un filmato in cui sarebbe stato ripreso Gianfranco Fini a colloquio con i giudici del lodo Mondadori, chiedendo aiuto "per mettere in difficoltà Berlusconi". Ma di questo cd, da quanto si apprende, non c’è traccia e non è mai stato trovato dagli inquirenti.
 Al momento i magistrati non escludono possa essere stato pagato un riscatto e sospettano dello spostamento di denaro da una cassetta di sicurezza di uno degli arrestati. La cifra in gioco sarebbe di otto milioni.
La vicenda, però, ha ancora dei lati oscuri al vaglio degli inquirenti. Ad esempio solo nel pomeriggio del 17 ottobre gli avvocati di Berlusconi hanno denunciato alla polizia il sequestro lampo di cui Spinelli e la moglie sono stati vittima nella notte tra il 15 e il 16 ottobre.
Il blitz che ha portato agli arresti è scattato dopo che erano state intercettate alcune conversazioni in cui i componenti della banda discutevano su come prelevare da due banche varesine il contenuto di tre cassette di sicurezza (una presso il Credito Valtellinese e le altre due presso Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate) e metterlo poi al sicuro presso una banca di Lugano.

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