Regione siciliana, troppi dipendenti, più assenze - QdS

Regione siciliana, troppi dipendenti, più assenze

Liliana Rosano

Regione siciliana, troppi dipendenti, più assenze

giovedì 22 Novembre 2012

Mentre la media Italia registra una riduzione del 19,7 per cento a settembre 2012 rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Pubblica amministrazione regionale in controtendenza: +15,25 per cento di giorni di assenza per malattia

PALERMO – Il dato siciliano è in controtendenza rispetto a molte regioni italiane e riguarda le assenze per malattia nella pubblica amministrazione. Mentre in linea generale le assenze per malattia dei dipendenti diminuiscono, alla Regione Siciliana lo scorso settembre, rispetto a settembre 2011, sono aumentate del 15,25 per cento con 0,95 giorni di assenza per malattia procapite.
 
L’ultima rilevazione realizzata dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, fatta in collaborazione con l’Istat, comunica che in Italia, per il periodo preso in riferimento, le assenze sono diminuite dell’19,7%.
Si sono al tempo stesso evidenziate riduzioni sia degli eventi di assenza per malattia superiori a 10 giorni (-14,7%) sia delle assenze per altri motivi (-16,8%). Si tratta come al solito di stime riferite al complesso delle amministrazioni pubbliche ad esclusione dei comparti scuola, università, pubblica sicurezza e vigili del fuoco.
Per settembre 2012, sull’universo di 8.623 amministrazioni pubbliche, hanno comunicato i dati sulle assenze 5.214 amministrazioni, attraverso il sistema www.perlapa.gov.it.
Le amministrazioni che hanno registrato la maggior percentuale di diminuzione di assenze per malattia sono  le Aziende Sanitarie Locali (-35,5%) e gli enti di previdenza (-17,8% ), per quanto riguarda le assenze superiori a 10 giorni si rilevano riduzioni significative per Ministeri, Presidenza del Consiglio ( -18,7% ) Agenzie Fiscali e altre PA Centrali (-34,3%), sulle assenze per altri motivi  riduzioni significative si registrano nelle Aziende ospedaliere (-21,8%) e nelle altre PA centrali (-21,9%).
Geograficamente, il Sud e le Isole registrano le diminuzioni più rilevanti di assenze per malattia (-31,8%), assenze per malattia superiori a 10 giorni (-14,1%) e per altri motivi (-21,0%).
I dati che riguardano le diverse amministrazioni siciliane non presentano risultati omogenei. Ad esempio, i giorni di assenza per malattia sono diminuiti del 35,44 per cento presso l’azienda sanitaria di Trapani mentre nelle aziende provinciali sanitarie di Palermo e Agrigento la diminuzione è stata rispettivamente del 17,81 e 16,57 per cento. Dipendenti meno assenteisti si sono dimostrati i lavoratori dell’azienda ospedaliera Ospedali riuniti Villa Sofia Cervello, che lo scorso settembre hanno registrato un -5,90. Meno assenze, ma in percentuale di riduzione poco rilevante, anche per i dipendenti dell’Istituto zooprofilattico siciliano (-1,76 rispetto allo scorso settembre) e per i lavoratori dell’azienda sanitaria provinciale di Ragusa (-1,55%).
Se i dipendenti della Regione siciliana, stando a questi ultimi dati, sembrano assentarsi per malattia di più rispetto allo scorso anno, diminuiscono i giorni di assenza dei dipendenti della Regione Emilia Romagna, ch fanno rilevare una diminuzione del 26,97 per cento.
Al Centro Nord si conferma la tendenza alla diminuzione delle assenze per malattia. Vale per regioni come la Toscana, dove rispetto allo scorso settembre si è registrato il 9,05 per cento in meno di giorni di assenza dei dipendenti per malattia. O ancora nella Provincia autonoma di Trento (-23,58 per cento di giorni di malattia in meno) e nel Piemonte (-3,77 per cento). Meno giorni anche per i dipendenti della Pa regionale del Friuli Venezia Giulia  (14,81 per cento) mentre al Sud, alla Regione Puglia, le assenze sono invece aumentate del 7,21 per cento. Questo monitoraggio sui giorni di assenza per malattia, voluto dall’allora ministro Renato Brunetta, ha lo scopo di controllare le assenze dei dipendenti e di evitare qualsiasi forma di abuso. Il dato siciliano fa riflettere soprattutto se messo a confronto con le altre regioni che registrano una significativa diminuzione.

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