Flop siti Unesco, Regione siciliana immobile - QdS

Flop siti Unesco, Regione siciliana immobile

Andrea Carlino

Flop siti Unesco, Regione siciliana immobile

venerdì 23 Novembre 2012

Gravi ritardi nell’attuazione del Poin: a rischio 350 milioni senza i piani di gestione (ddl bloccato all’Ars). Il Ministro Barca: “Non rispettati i target di spesa”. A Noto -40% di visitatori

Un tragico e terribile destino per i siti siciliani dichiarati dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”: appena ottengono questo ambito ed importantissimo riconoscimento cadono in rovina (o rischiano di farlo).  
Attualmente l’Italia è la nazione che detiene il maggior numero di siti (47) inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità. Sei sono in Sicilia. Il primo sito isolano a rientrare nella lista fu la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina. In totale adesso sono cinque materiali (la Valle dei Templi, le Isole Eolie, i complessi archeologici di Piazza Armerina, i siti e i percorsi del Barocco nella Val di Noto e i pregevoli giacimenti culturali di Siracusa, di Ortigia e di Pantalica) ed uno immateriale (l’Opera dei Pupi). Ma tutti versano in stato di crisi, perdono visitatori e non sono valorizzati per quanto meriterebbero.

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