Futuro da scrivere, i NoMuos sono tornati in piazza. Il silenzio di Crocetta dopo le promesse elettorali - QdS

Futuro da scrivere, i NoMuos sono tornati in piazza. Il silenzio di Crocetta dopo le promesse elettorali

Rosario Battiato

Futuro da scrivere, i NoMuos sono tornati in piazza. Il silenzio di Crocetta dopo le promesse elettorali

martedì 27 Novembre 2012

La contestazione al neo presidente della Regione: “I politici isolani sostengono le battaglie popolari solo quando sono lontani dalla poltrona. Ieri a Niscemi giornata di blocchi stradali di cittadini e attivisti contro le antenne della Marina Usa. Visite dei sindaci della zona

NISCEMI (CL) – Il presidente Crocetta non parla, ma i siciliani si mobilitano. Da ieri i NoMuos sono di nuovo in strada anche per ricordare all’ex sindaco di Gela che durante e prima della campagna elettorale si era più volte esposto contro l’installazione del sistema di comunicazioni satellitari ad alta frequenza, un programma gestito dal Dipartimento della difesa americano. A parlare è stato, invece, Nello Musumeci, il grande sconfitto delle scorse elezioni, che si è schierato apertamente e senza manierismi a favore del movimento No Muos. Pare, proprio, che l’attività extra-istituzionale si concili benissimo con le proteste popolari. Crocetta docet.
Dopo il sequestro del costruendo sistema satellitare ad opera della Procura di Caltagirone per violazione delle leggi sull’ambiente e il conseguente dissequestro operato dal Tribunale della Libertà di Catania il 6 ottobre scorso, il futuro resta da valutare. Intanto sono arrivati segnali precisi. La settimana scorsa il consiglio comunale di Niscemi ha deliberato un dispositivo “difensivo” che prevede il divieto assoluto di transito, nelle strade della riserva naturale di contrada Ulmo, luogo dove dovrebbe sorgere il sistema radar, di qualsiasi mezzo che trasporti materiale necessario alla costruzione del Muos (Mobile user objective system). Le motivazione sono quelle ben note: probabile disturbo delle comunicazioni dei vicini aeroporti di Fontanarossa e dell’ormai imminente scalo di Comiso, e, soprattutto, fonte di pericolo per la salute pubblica, così come testimoniano diversi studi scientifici. Inoltre il Consiglio comunale ha richiesto al presidente Crocetta, che in campagna elettorale si era platealmente schierato contro la costruzione, la revoca delle autorizzazioni concesse dal suo predecessore alla Regione.
Ieri altra giornata di mobilitazione che ha visto cittadini e attivisti impegnati a piazzare blocchi stradali così da fermare il passaggio della gru lunga venti metri, necessaria per installare le tre parabole militari che compongono l’impianto militare Usa. Su twitter la giornata è stata raccontata in diretta tramite l’hashtag #NoMuos, ma il presidio davanti la base Usa è già attivo da quattro giorni con l’appoggio e il sostegno della cittadinanza e dell’amministrazione locale.
Tutto tace, invece, a Palermo. Rosario Crocetta, che ha parlato molto nelle scorse settimane e ha anche definito gli ultimi tasselli della sua giunta, non ha speso neanche una dichiarazione sulla vicenda, pur essendo stato chiamato in causa da una lettera inviata dagli attivisti. Silenzio preoccupante da un governatore che fino a qualche mese fa marciava con i comitati NoMous e che adesso esita anche a confezionare una manifestazione d’intenti per sostenga quanto promesso. Non si è limitato, invece, Nello Musumeci, che ormai fuori dalla squadra governativa ha manifestato il suo appoggio alla causa niscemese.
Insomma, lontano dalle poltrone, vicino alla cittadinanza. Così andrebbe riassunto l’atteggiamento dei politici isolani sempre pronti a infilarsi in manifestazioni popolari, salvo poi rintanarsi nel silenzio quando giunge il momento di esserci veramente.

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