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Catania – Fontanarossa ritorna a volare e lo scalo guarda già al futuro

Melania Tanteri

Catania – Fontanarossa ritorna a volare e lo scalo guarda già al futuro

venerdì 07 Dicembre 2012

L’ammodernamento dell’aeroporto fondamentale per rientrare negli standard di sicurezza internazionali. Tempi rispettati per i lavori sulla pista, costati circa 20 milioni di euro

CATANIA – Si torna a volare dall’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini. Mercoledì pomeriggio, a un mese esatto dalla chiusura della pista per consentirne l’ammodernamento, i voli da e per Catania sono tornati a decollare e atterrare dallo scalo di Fontnarossa. Si conclude quindi, a 30 giorni esatti dall’inizio, l’operaione Sigonella 2012, che ha permesso di mantenere operativo l’aeroporto, dirottando partenze e arrivi sull’aeroporto militare.
A dare l’annuncio, senza nascondere la grossa soddisfazione per la riuscita dell’esperimento, il commissario straordinario dell’Enac, Vito Riggio, insieme al cice comandante del Comando squadra aerea dell’Aeronautica, Carlo Magrassi e il direttore generale della Sac, la società chegestisce lo scalo etneo, Renato Serrano.
"Il traguardo raggiunto – ha sottolineato Serrano – ci riempie di orgoglio". L’aver realizzato in appena un mese un’opera così importante costituisce infatti un ottimo risultato – per niente scontato quando si realizzano infrastrutture così complesse – che è innanzitutto frutto della programmazione e dell’impegno gestionale e progettuale della Sac e della piena disponibilità dell’Enac, che ha avuto il ruolo di autorità vigilante e di coordinamento.
"Il bilancio – ha spiegato Magrassi – è senza dubbio positivo. Con l’operazione che siamo riusciti a realizzare abbiamo dimostrato come anche in Sicilia si possano fare le cose".
Un impegno che ha prima permesso di ridurre ad appena un mese il tempo di chiusura della pista rispetto alle iniziali previsioni di quattro mesi e che poi ha anche consentito di rispettare questo termine riducendolo.
"Desidero ringraziare le strutture dell’Enac – ha sottolineato Vito Riggio – che hanno contribuito alla riuscita dell’operazione: l’Aeronautica militare, la Sac, le compagnie aeree, tutti gli operatori e le istituzioni coinvolte. Mantenendo, seppur parzialmente, operativo Catania, siamo riusciti a evitare a circa 220.000 passeggeri di rinunciare ai propri viaggi e di volare su altri scali. Un impegno doveroso data l’importanza dello scalo etneo, che oggi raggiunge standard di sicurezza ancora più elevati".
I lavori sull’Air side, realizzati per un importo di quasi 20 milioni di euro, hanno infatti avuto per oggetto principalmente la riqualifica strutturale e funzionale della pista di volo che, usurata da 50 anni di attività, necessitava di interventi mirati per adeguare la portanza della pavimentazione e del relativo sottofondo agli incrementi di traffico attuali e futuri e, in genere, alle condizioni climatiche.
Il manufatto realizzato potrà garantire ulteriori standard di sicurezza ai 7 milioni di passeggeri l’anno che da domani torneranno a transitare da Catania Fontanarossa, diretti o provenienti da 7 delle 9 province siciliane.
“La riapertura completa, nei tempi previsti, dell’aeroporto di Fontanarossa – ha commentato il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli – è un fatto positivo per la città, che ha sofferto la parziale funzionalità dello scalo, anche se mitigata dalla disponibilità data da quello di Sigonella, che ha ottimamente assolto alla funzione di non escludere completamente la Sicilia orientale dai collegamenti aerei”.
“Noi per conto nostro – ha concluso il primo cittadino – abbiamo mantenuto l’impegno a chiudere il campo di assistenza rom prima della riapertura completa dello scalo con un’operazione umanitaria delicata e impegnativa”.

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