Autorità di Audit per i progetti dell’Ue - QdS

Autorità di Audit per i progetti dell’Ue

Raffaella Pessina

Autorità di Audit per i progetti dell’Ue

venerdì 14 Agosto 2009

Alla scoperta delle verifiche sull’efficacia e l’efficienza della gestione dei programmi comunitari in Sicilia. L’obiettivo è quello di monitorare il corretto utilizzo dei fondi economici e di prevenire le frodi

Palermo – Torniamo a descrivere la nota informativa con la quale la Commissione Europea detta le linee guida per i fondi strutturali per la Sicilia. In particolare è utile approfondire la funzione dell’Autorità di Audit, preposta a verificare l’efficienza e l’efficacia dei sistemi di controllo e di gestione dei programmi comunitari. L’ufficio si trova a Palermo in via Notarbartolo. I compiti dell’Audit sono vari: garantire che le attività di audit siano svolte su un campione di operazioni adeguato per la verifica delle spese dichiarate; presentare alla Commissione, entro nove mesi dall’approvazione del programma operativo, una strategia di audit riguardante gli organismi preposti alle attività di audit,  la metodologia utilizzata, il metodo di campionamento e la pianificazione indicativa delle attività al fine di garantire che i principali organismi siano soggetti ad audit e che tali attività siano ripartite uniformemente sull’intero periodo di programmazione. Nel caso in cui un sistema comune si applichi a più programmi operativi, può essere comunicata una strategia unica. Entro il 31 dicembre di ogni anno, dal 2008 al 2015 l’Autorità deve presentare alla Commissione un rapporto annuale di controllo che evidenzi le risultanze delle attività di audit effettuate nel corso del periodo precedente di 12 mesi che termina il 30 giugno dell’anno in questione  e le carenze riscontrate nei sistemi di gestione e di controllo del programma.
Le informazioni relative alle attività di audit effettuate dopo il 1° luglio 2015 sono incluse nel rapporto finale di controllo, entro il 31 marzo 2017.  Infine, l’Autorità di Audit dovrà presentare alla Commissione una dichiarazione di chiusura che attesti la validità della domanda di pagamento del saldo finale e la legittimità e la regolarità delle transazioni soggiacenti coperte dalla dichiarazione finale delle spese, accompagnata da un rapporto di controllo finale.
L’Ufficio espleta il controllo cosiddetto di “secondo livello” in modo totalmente “internalizzato”, vale a dire direttamente con il proprio personale ed integralmente a livello centrale, essendo articolato in un’unica sede nella città di Palermo, senza alcuna  interconnessione con organismi di controllo sotto la sua responsabilità, in quanto non previsti. Inoltre, il formale mandato ricevuto dalla Giunta Regionale, gli consente, sulla base della normativa europea di riferimento, di espletare le funzioni istituzionali cui preposto con il pieno accesso ai dati, alle persone, agli archivi, ai beni oggetto del programma operativo regionale.
L’approccio metodologico generale applicato all’attività da svolgere si basa sul “Ciclo di Deming”, che è un modello studiato per il miglioramento continuo della qualità in un’ottica a lungo raggio. Serve per promuovere una cultura della qualità che è tesa al miglioramento continuo dei processi e all’utilizzo ottimale delle risorse. Questo strumento – inizialmente studiato per l’applicazione nelle imprese – parte dall’assunto che “per il raggiungimento del massimo della qualità è necessaria la costante interazione tra ricerca, progettazione, test, produzione e vendita. Per migliorare la qualità e soddisfare il cliente, le quattro fasi devono ruotare costantemente, tenendo come criterio principale la qualità”.
 

 
“Caronte” è il sistema informatico utilizzato per l’interconnessione e lo scambio dei dati concernenti l’attuazione del Po Fesr 2007-2013 e si appoggia, dal punto di vista infrastrutturale, sulla Rete Unitaria dell’Amministrazione Regionale (Ruar) nella quale è di fatto confluita la rete informatica realizzata per tali finalità nei precedenti periodi di programmazione. La rete collega la quasi totalità dei Dipartimenti regionali nonchè diversi Uffici periferici e costituisce sostanzialmente una Intranet dell’Amministrazione regionale.
“Caronte” consentirà l’accesso ai dati con diversi livelli di visibilità e di privilegi sugli stessi. Permetterà, inoltre, di raccogliere informazioni affidabili sull’attuazione del Programma. è infatti strutturato in modo da assicurare una valenza gestionale a supporto delle attività dei diversi soggetti coinvolti nel processo di attuazione delle operazioni a valere sia sul Fesr (e potenzialmente anche su altri Fondi comunitari) che sul Fas, in armonia con quanto previsto dalle procedure di convergenza definite dal Qsn 2007-2013. “caronte”, che è già stato rilasciato all’Amministrazione regionale ed è in esercizio dai primi mesi del 2008, raccoglierà i dati di dettaglio sugli avanzamenti finanziari, economici, fisici, procedurali, a livello di singola operazione e di singola spesa.

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