E l’incarico diventò posto fisso - QdS

E l’incarico diventò posto fisso

Lucia Russo

E l’incarico diventò posto fisso

venerdì 03 Aprile 2009

Cifre record. I costi che pesano sul bilancio della Regione.
Legge 15/1993: legge regionale che stabilisce la pubblicità degli incarichi e dei compensi sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. Gli stessi, invece non sono pubblicati su internet.
Cifre che lievitano. L’esperto di diritto amministrativo nel 2004 percepisce 5.099 €, nel 2005 diventano 61.190 € e nel 2007 la stessa cifra ma come esperto junior di sviluppo locale

PALERMO – Sono costati quasi 4 milioni di euro alla Regione tutti gli incarichi del 2008 conferiti dalla Presidenza della Regione o dagli assessorati. Solo i primi trentasei compensi, dal più alto in giù, pubblicati in questa pagina, di presidenti, consiglieri, commissari o esperti in collegi, consigli, commissioni o comitati, ruoli ricoperti in Sicilia nel 2008, si scopre che sono costati ben 1,9 milioni di euro.

Anche se gli incarichi sono spesso all’interno di strutture operanti solo a livello provinciale, come i Consorzi di ripopolamento ittico, enti Parco, centri di formazione, da un punto di vista del conferimento dell’incarico ed esborso di denaro, si ricollegano sempre all’amministrazione regionale.

È vero però che una qualche limitazione nei compensi c’è stata, visto che nella classifica pubblicata dal “Quotidiano di Sicilia” sabato 1 dicembre 2007, in riferimento agli incarichi del 2006, i primi trentasei erano costati 2,1 milioni di euro.
Quelli che non cambiano sono i nomi dei protagonisti della classifica (vedi tabella). Francesco Riggio, il primo nel 2008, con 90.972 euro come presidente del consiglio di amministrazione del C.i.a.p.i. (Centro interaziendale di addestramento professionale integrato nato negli anni 70), rivestiva lo stesso ruolo già nel 2006 con un compenso di 84 mila euro. Al secondo posto Fabio Mazzola, esperto in valutazione di progetti e analisi di fattibilità per il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici del dipartimento regionale della Programmazione.

Per questo incarico a Mazzola nel 2008 euro 75 mila, stesso compenso ricevuto sia nel 2006 che nel 2007. E non solo, Mazzola risulta già nel 2004 nel Nucleo con 55 mila euro e nel 2005 con 64 mila euro. Un incarico, che pur non comportando un impegno quotidiano come quello di un impiego dentro una struttura, riceve un compenso assimilabile a quello di un dirigente regionale di seconda fascia, e la continuità nel tempo lo equipara quasi ad un posto fisso. Bisogna ricordare che chi riveste questi ruoli, ha contemporaneamente altri incarichi in strutture private o pubbliche oltre che possibilmente un impiego anche come funzionario o dirigente della pubblica amministrazione.

Come Mazzola, altri sei esperti del Nucleo mantengono l’incarico dal 2004 e solo in un caso il compenso rispetto ai quattro anni precedenti, nel 2008 si è quasi dimezzato. Ovvero Giovanni Tesoriere nel 2004 e 2005 riceveva per ogni anno circa 70 mila euro, diventati 79.504 rispettivamente nel 2006 e 2007, che nel 2008 sono scesi a 38.244 euro.
Sempre nel Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, ancora più strano è il caso di Elisabetta Mariotti che nel 2004 è nel Nucleo come esperto in diritto amministrativo e aspetti organizzativi e procedurali con un compenso di 5.099 euro. Nel 2005 la stessa è sempre nel Nucleo in questione ma con un compenso di 61.190 euro, ben dodici volte più alto di quello percepito l’anno precedente, per lo stesso incarico. Poi nel 2007 e ancora nel 2008 cambia ruolo: è esperto junior in Sviluppo locale, ma prende la stessa cifra nel 2007, di poco ridotta nel 2008 a 53.000 euro.
Eppure l’esperto junior, come abbiamo spiegato nella nostra inchiesta sul Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici pubblicata il 28 marzo del 2008, la categoria “junior” annovera soggetti di età inferiore ai 32 anni che però, come ci ha spiegato l’allora dirigente generale della programmazione, Gabriella Palocci, hanno una preparazione specifica attestata da master e dottorati e da una esperienza almeno biennale.

Ma come ha fatto la Mariotti a diventare esperto junior in sviluppo locale se nei tre anni precedenti è stata l’esperta di diritto amministrativo del nucleo tra l’altro non junior e quindi con una certa esperienza consolidata?
Il fatto poi che il compenso balzi a dodici volte e anche più solo dal primo al secondo anno dell’incarico, succede anche per altri dieci esperti: Pietro Barbera (da 4.583 nel 2004 a 58.666 euro nel 2005, compenso mantenuto per tutti gli anni fino al 2008), Osvaldo La Rosa (da 4.166 nel 2004 a 56.000 euro nel 2005), Domenico Spampinato (da 3.750 nel 2004 a 50.400 nel 2005), Andreana Patti ( da 8.188 nel 2005 a 47.000 nel 2006), Alberto Dolce (da 6.860 nel 2005 a 45.000 nel 2006), Antonio Pannico (da 6.968 nel 2005 a 40.000 nel 2006), Marco Consoli (da 5.985 nel 2005 a 38.479 nel 2006), Cristian Matraia (da 6.446 nel 2005 a 37.000 nel 2006), Giuseppe Polizzano (da 6.446 nel 2005 a 37 mila nel 2006) e Ornella Pagano (da 3.230 nel 2005 a 37.000 nel 2006).

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