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Messina – Dissesto evitato, ma fra i dubbi c’è una sola certezza: le tasse

Francesco Torre

Messina – Dissesto evitato, ma fra i dubbi c’è una sola certezza: le tasse

mercoledì 09 Gennaio 2013

Tante rinunce: addio a partecipazioni pubbliche, spese di rappresentanza, feste, sagre e altre amenità. Sarà un 2013 di lacrime e sangue: presto nuovi balzelli e tagli alla spesa

MESSINA – Dopo i botti di fine anno (approvazione a Palermo della delibera Salva – Messina e a Palazzo Zanca del previsionale 2012) la città si è svegliata nel 2013 con più dubbi che certezze. È davvero stato evitato il dissesto finanziario? Quando arriveranno i 40 milioni di euro promessi dalla Regione? E come potranno essere restituiti in 5 anni stante l’attuale situazione dei conti comunali? Interrogativi che fanno paura, ai quali il commissario straordinario di nomina regionale Luigi Croce non può che rispondere continuando quell’azione di contenimento delle spese pretesa dalla Corte dei Conti e secondo la quale proprio in questi ultimi giorni è stato esitato un documento contenente nuove impopolari misure correttive.
Innanzitutto va detto che con il pluriennale 2012-2014 il Consiglio comunale ha votato l’addio a qualsiasi partecipazione pubblica, compresa la Stu Tirone, che a questo punto andrà chiusa, con naturale risparmio di tempo, di energie e soprattutto di soldi.
In secondo luogo, Croce ha previsto una serie di misure “anti-casta” quali: riduzione del 50% delle spese di rappresentanza; rinuncia per il triennio 2013-2015 a qualsiasi partecipazione a fiere, mostre, manifestazioni e rassegne; blocco di contributi per feste, sagre e manifestazioni, escluso Ferragosto; divieto a tutto il personale di utilizzare la telefonia fissa per chiamate verso cellulari; nuovi limiti per l’assegnazione dei telefoni di servizio, che verranno assegnati solo a chi ne ha “effettiva necessità”; nuovi contratti per servizi a domanda individuale, con riduzione dei costi di almeno il 20%.
Poi ci sono i provvedimenti che colpiscono direttamente i cittadini, e quelli saranno più duri da digerire. Si inizierà con l’aumento dei canoni di concessione dei passi carrabili, che potrebbe arrivare fino al 50%. Del venti per cento sarà invece l’aumento che subiranno i tanto odiati “gratta e sosta”, ma almeno si proverà a rimodulare la Ztl “per evitare il pesante contenzioso attualmente esistente”. Anche l’imposta sulla pubblicità verrà aumentata del 15%, ma con un nuovo regolamento che prevederà agevolazioni per chi installa impianti luminosi nelle zone periferiche della città. Infine, incrementi sono previsti anche per la tassa sull’occupazione del suolo pubblico, nella misura del 20%, con la costituzione di un team coordinato dalla Polizia Municipale per scovare gli evasori. E siamo solo all’inizio del 2013, presto arriveranno altre misure “lacrime e sangue”.

Misure impopolari. Inevitabile riduzione dei costosi servizi a domanda individuale

MESSINA – Servizi a domanda individuale, Croce prova a renderli meno onerosi per le casse comunali e invita con delibera tutti i dirigenti di Palazzo Zanca ad adottare “misure correttive per assicurare a consuntivo la copertura minima dei costi di ciascun servizio nella misura prevista dalle vigenti disposizioni legislative”. Così attualmente non è, stante la percentuale dell’incidenza delle entrate (8,82%) inferiore ai limiti previsti dalla normativa. Per i servizi a domanda individuale il Comune spende annualmente 14 milioni 556 mila euro e spiccioli e ne ricava soltanto 1 milione 284 mila. I costi più onerosi sono per l’assistenza (9,7 mln di uscite contro 500 mila euro di entrate), per la refezione scolastica (2,1 mln di spese contro 400 mila euro di ricavi) e per gli impianti sportivi (1,5 mln di uscite e solo 91 mila euro di entrate). Bisogna cambiare rotta, ma diminuire i servizi non servirà certo a modificare le percentuali.

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