Con le dismissioni rischio licenziamenti - QdS

Con le dismissioni rischio licenziamenti

Desiree Miranda

Con le dismissioni rischio licenziamenti

giovedì 10 Gennaio 2013

Forum con Vittorio Lo Presti, Presidente Cda Pubbliservizi Spa

Quali sono le funzioni specifiche della Pubbliservizi?
“La Pubbliservizi è una società partecipata della Provincia di Catania, che ne detiene il 99,50 per cento, la restante parte è dell’istituto musicale Vincenzo Bellini. Ci occupiamo di diverse funzioni come l’ordinaria manutenzione dei circa 2000 km di strade provinciali, dei 142 edifici scolastici e di ulteriori 24 edifici dell’ente. Ma ci occupiamo anche della pulizia e della custodia degli uffici provinciali, dell’accoglienza nei musei e anche dell’autoparco, ovvero della gestione di oltre 200 mezzi. In merito a quest’ultimo servizio, poi, da quando non ci sono più gli assessori gestiamo meno mezzi e stiamo pure risparmiando.
Abbiamo infatti restituito le auto blu che avevamo a noleggio. È vero che abbiamo pagato una penale per questo, ma sono tanti i mesi che ci separano dalle elezioni, le auto non servivano e si è risparmiato sul loro mantenimento circa 40 mila euro”.
Vi occupate degli edifici scolastici che però avrebbero bisogno un po’ tutti di notevoli interventi. Qual è la situazione?
“In merito agli edifici scolastici, noi effettuiamo la manutenzione ordinaria, mentre quella straordinaria è di competenza della Provincia. Il nostro compito consiste nell’effettuare le riparazioni di routine e nel monitoraggio completo di tutti gli edifici al fine di mantenere gli stessi adeguatamente efficienti. Tuttavia, lo stato esistente degli edifici, imporrebbe l’investimento di più soldi allo scopo di effettuare interventi strutturali più importanti. Auspichiamo, quindi, che il presidente Crocetta mantenga la promessa di assegnare fondi per l’edilizia scolastica proprio per il ruolo fondamentale che la scuola svolge per i giovani e la società”.
Qual è il comparto che necessita attenzioni più urgenti? Cosa pensa di fare per il prossimo futuro?
“Il problema fondamentale è che la legge del 07.08.2012, n. 135, di conversione del D.L. n. 95/2012, stabilisce che le partecipate debbano essere dismesse. Sono considerate uno dei mali dell’Italia e quindi entro il 31/12/2013 devono essere liquidate o messe sul mercato e noi non vogliamo né uno né l’altro per i nostri 391 dipendenti. Metterci sul mercato potrebbe comportare il licenziamento dei dipendenti di quei servizi della società che sono in passivo. Potremmo però in parte accettare la sfida del mercato aprendo ad altri clienti. Oltre che alla Provincia almeno agli altri enti pubblici. Siamo per esempio specialisti per lo smaltimento dell’amianto”.
Ma per questo serve una modifica allo statuto.
“No, nessuna modifica allo statuto è necessaria per collaborare con altri enti”.
Qual è la situazione del bilancio?
“La situazione economica patrimoniale della Società è buona. Anche per il 2012, riteniamo di raggiungere l’equilibrio di bilancio, in qualche modo sancito dallo stesso contratto di servizio che ci lega alla Provincia Regionale di Catania visto che lo stesso non stabilisce il riconoscimento della percentuale di utile di impresa. Infatti, da un analisi effettuata, risulta che se gli stessi servizi fossero messi sul mercato, i medesimi avrebbero un costo, per l’Ente, di molto maggiore rispetto a quello attuale. Il raggiungimento dell’equilibrio di bilancio scaturisce anche da un’oculata gestione. Il controllo di gestione interno ci permette di analizzare con cadenza mensile gli scostamenti rispetto al budget per lo stesso periodo e ci consente di porre immediatamente rimedio a situazioni straordinarie che potrebbero mettere a rischio il risultato di fine esercizio”.
 
Che tipo di controllo di gestione avete? Avete ripristinato il direttore generale?
“Il controllo di gestione è interno alla Società. Abbiamo delle unità che sotto la supervisione della Direzione Amministrativa elaborano ogni mese una reportistica. Per quanto riguarda la seconda parte della domanda, la risposta è no, la Provincia non fa assunzioni e quindi dobbiamo farne a meno. I due consiglieri, i dott. Grasso e Caltabiano lavorano molto e sanno farlo bene”.
Come si possono comprimere i costi?
“Ci stiamo lavorando, serve una gestione attenta, come quella che siamo abituati a fare con le nostre famiglie, senza sprechi. Pubblico significa di tutti e quindi se tutti hanno un approccio diverso derivano molteplici benefici per tutti”.
Quali sono gli obiettivi futuri? I mesi di incarico del 2012 sono serviti un po’ per l’assestamento, ma nel 2013 cosa ha in programma di fare?
“L’obiettivo fondamentale è finire il mio mandato e questo significa arrivare anche oltre il 2013 con la Pubbliservizi che esiste ancora e con i suoi dipendenti che hanno ancora il loro posto di lavoro. E per questo ho molto sostegno da parte dei sindacati. Al tempo stesso vogliamo incrementare le attività. Anche per lo smaltimento dei rifiuti potremmo fare molto”.
 

 
Curriculum Vittorio Lo Presti
 
Vittorio Lo Presti, nato a Messina nel 1960 è sposato e padre di tre figli. Ha iniziato la professione di avvocato a 25 anni, professione che continua ad esercitare, soprattutto nel campo del Diritto penale della Pubblica Amministrazione. Inizia la sua attività politica nel 1993 come Consigliere comunale di Paternò. Dal 2009 al 2012 è stato Presidente dell’AMA Spa di Paternò. Da settembre 2012 è Presidente del Cda e Amministratore Delegato dell’azienda provinciale "Pubbliservizi".

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