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Messina – La Provincia vede già il baratro con 8,5 mln € di prestiti negati

Francesco Torre

Messina – La Provincia vede già il baratro con 8,5 mln € di prestiti negati

mercoledì 16 Gennaio 2013

Chiesti 17 mutui per un totale di 11 mln €, accordato uno solo. Duri commenti dell’opposizione. L’Ente è divorato da 2,5 mln € di debiti fuori bilancio. Porte chiuse dalla Cdp

Messina – In questi mesi i riflettori dei media e dell’opinione pubblica sono stati orientati quasi unicamente sul Palazzo comunale e sulla sciagurata ipotesi di dissesto finanziario. Al contempo, però, la Provincia regionale ha accumulato debiti fuori bilancio per 6,5 mln di euro, ha ricevuto un avviso dalla Corte dei Conti e, più recentemente, si è sentita dire “no” dalla Cassa Depositi e Prestiti sulla richiesta di somme per la realizzazione di alcune opere pubbliche, poiché “a seguito di un’analisi istruttoria finalizzata a valutare la situazione finanziaria, economica e patrimoniale dell’Ente mutuatario ha ritenuto di non affidare l’importo indicato”. Insomma, è precipitata anch’essa nel baratro finanziario.
Solo 2,5 mln € di debiti fuori bilancio sono stati discussi nella convocazione straordinaria della seconda commissione consiliare dello scorso 27 dicembre, allorquando si è appreso di 364 procedimenti legali persi e di altrettante parcelle legali da corrispondere. Spesso con un rapporto tra le due voci sconcertante, come quei cinque pagamenti di 10,34 euro l’uno alla stessa persona abbinati ad altrettante parcelle di 324,96 euro. Non era meglio per Palazzo dei Leoni pagare subito quelle piccolissime cifre poi inesorabilmente moltiplicatesi? Ad ogni modo, non sono solo piccoli gli impegni che la Provincia dovrà onorare: 266 mila euro è il debito nei confronti del Monte dei Paschi di Siena per i servizi di tesoreria, addirittura 1,5 mln il debito nei confronti della società G.F. Buinding del Gruppo Franza. E dove si troveranno questi soldi dal momento che i trasferimenti, come annunciato anche dal presidente nazionale dell’Unione Province Italiane Antonio Saitta, sono diminuiti al punto da non permettere alle Province di garantire anche quei pochi servizi previsti? Bella domanda, che però Ricevuto al momento non trova necessario porsi, impegnato com’è nella corsa alla ricandidatura.
La risposta della Cassa Depositi e Prestiti alla richiesta di liquidità, però, è stata davvero una doccia fredda inaspettata. Palazzo dei Leoni richiedeva 17 accensioni di mutui per un totale di 11 milioni di euro. La Cassa ha approvato invece soltanto il primo mutuo, 2,5 mln € per il completamento della Patti – S. Piero Patti, negando tutte le altre somme perché l’ente non offre garanzie riguardo alla restituzione. “Una beffa causata dall’ignoranza di un’amministrazione che non ha mai saputo organizzare gli uffici finanziari e la sua ragioneria generale”, hanno commentato a caldo i consiglieri di opposizione Cerreti e Lombardo. Nel box qui a fianco, l’elenco delle opere che non vedranno la luce a causa della mancanza di liquidità e del “niet” della Cassa Depositi e Prestiti.

Viabilità e lavori. Tutte le opere che non saranno realizzate

Messina – Dopo il no della Cassa Depositi e Prestiti alle richieste di mutuo avanzate dalla Giunta Ricevuto, restano al palo tante opere necessarie come la messa in sicurezza della Panoramica (1,5 mln € la spesa dell’intervento), la manutenzione stradale nei comuni di Oliveri e Gioiosa Marea (500 mila euro), Piraino e San Marco d’Alunzio (400.000 €), Sant’Agata di Militello e Tusa (600.000 €), Cesarò, Valle dell’Alcantara e Montalbanese (500 mila €), delle strade provinciali da Messina Nord a Roccavaldina (1,1 mln €), da Furci a Gaggi (400.000 €), nelle Isole Eolie (500 mila €), da Torregrotta a Furnari (€ 500 mila), e poi per la segnaletica di S. Agata Militello e Tusa (€ 300 mila) e da Oliveri a S. Marco d’Alunzio (€ 400 mila). In ultimo, salteranno anche gli interventi di messa in sicurezza della sede della Polizia Provinciale (€ 600 mila) e dell’edificio di proprietà dell’ente denominato ex Iai (270 mila euro).

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