Domotica e risparmio di energia, tecnologia misconosciuta in Sicilia - QdS

Domotica e risparmio di energia, tecnologia misconosciuta in Sicilia

Bartolomeo Buscema

Domotica e risparmio di energia, tecnologia misconosciuta in Sicilia

sabato 19 Gennaio 2013

Come moderni sistemi riescono a regolare il riscaldamento e il ricambio d’aria negli ambienti domestici. Soltanto l’Emilia-Romagna ha recepito finora la direttiva europea in materia

CATANIA – Non domo dominus sed domino domus. Recita così un antico quanto saggio motto latino. Un modo efficace, anche sotto il profilo del gioco delle parole, di ricordare che è la casa per l’uomo e non l’uomo per la casa. Un adagio abbastanza aderente a quell’insieme di tecniche e dispositivi che gli addetti ai lavori concisamente chiamano domotica: fusione lessicale di due parole: un arcaismo, appunto, domus e un neologismo robot coniato nel 1920 dallo scrittore ceco K. Capek per indicare gli automi protagonisti della sua opera robota che in ceco vuol dire ‘lavoro servile’.
La domotica, conosciuta anche come Building & Automation Control System (BACS), è quindi un insieme di tecnologie che aiutano a migliorare la qualità dell’abitare e a risparmiare energia.
L’Europa è già da qualche spinge verso edifici domotici.La direttiva 2010/31/UE, Energy Performance in Buildings Directive (EPBD), stabilisce ,all’art. 8 ,che “Gli stati membri promuovono […] l’installazione di sistemi di controllo attivo , automazione, monitoraggio finalizzati al risparmio energetico.”
In Italia, la Regione Emilia Romagna ha anticipato tutte le altre regioni nel recepire tale direttiva rendendo obbligatorie le funzionalità minime dei sistemi di controllo e automazione per le nuove costruzioni che nella fattispecie sono classificate, secondo la Norma Europea UNI EN 15232,in 4 livelli di efficienza energetica che spaziano da un livello minimo “D” a un massimo “A”. Questa classificazione si applica agli edifici civili, quindi non solo a quelli residenziali, ma anche agli edifici del terziario: uffici, ospedali, alberghi, centri commerciali. Indicativamente, possiamo aspettarci che un edificio con livello di efficienza “D” non abbia alcun dispositivo di controllo clima, salvo forse un solo termostato, e che la regolazione dell’illuminazione, sia diurna sia notturna, avvenga manualmente: abbassando o alzando le serrande, accendendo o spegnendo una lampadina.
Il livello “ C” potrebbe caratterizzare un edificio con una regolazione di temperatura per ciascun ambiente attuata con valvole termostatiche; con un’illuminazione elettrica controllata da sensori di presenza.
Tutto cambia quando si arriva al livello “B”, che presuppone una regolazione del clima interno e dell’illuminazione per ogni singolo ambiente completamente integrata,gestita da regolatori che comunicano con un dispositivo di supervisione tramite reti locali .
Infine, un edificio raggiunge il livello”A”quando, in aggiunta ai dispositivi di supervisione caratteristici del livello B, si ha un controllo istante per istante delle condizioni ottimali di benessere termo-igrometrico, d’illuminazione e purezza dell’aria.
In un edificio di livello “A”, l’aria è ricambiata e filtrata automaticamente sulla base del tasso di anidride carbonica nell’ambiente, rilevato da un sensore; l’illuminazione diurna è regolata con servomeccanismi in grado si muovere serrande e tende per ottenere valori ottimali d’illuminamento; l’intero impianto di condizionamento è controllato da un sistema di supervisione in grado non solo di gestire l’impianto “via web” da una postazione remota, ma anche di rilevare guasti e anomalie da trasmettere “via sms” alla ditta di manutenzione. Insomma, un edificio che sfrutta gli ultimi ritrovati dell’automazione.
Infine, è importante notare che la citata norma europea non si limita qualificare gli impianti sulla base del grado di automazione e di efficienza, ma aiuta anche a stimare il risparmio ottenibile.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017