Caltanissetta - Centro sicuro: costerà 18 milioni di euro - QdS

Caltanissetta – Centro sicuro: costerà 18 milioni di euro

Annalisa Giunta

Caltanissetta – Centro sicuro: costerà 18 milioni di euro

martedì 22 Gennaio 2013

Il percorso ricostruito dall’assessore all’Urbanistica, Milazzo. Innanzitutto, un ufficio progetti Ue. Gli interventi per la sicurezza stimati nei quartieri più a rischio della città

Caltanissetta – Sfruttare i finanziamenti provenienti della comunità europea, nazionali e regionali per recuperare e rivalorizzare il centro storico della città: questo l’obiettivo della Giunta Campisi. “Al momento – dichiara l’assessore all’Urbanistica Andrea Milazzo – siamo stati infatti impegnati nell’approvvigionamento di risorse pubbliche. Primo passo di questa fase è stata la realizzazione di un ufficio progetti costituito dai dipendenti comunali e la successiva richiesta di accesso ai finanziamenti nell’ambito del Pisu e Pist”.
Nell’ambito dei Pisu e Pist sono già stati emessi i decreti di finanziamento e dunque sono pronti per partire i cantieri per Corso Vittorio Emanuele 800 mila euro, la salita Matteotti 2.200.000 euro, interventi sulla collina Sant’Anna e contestuale riqualificazione del quartiere Santa Flavia 4.100.000 euro, largo Barile 1.500.000 euro, piazzetta in via Francesco Crispi 450 mila euro provenienti dai Pisc, riqualificazione di due interi isolati nel quartieri della Provvidenza grazie al recupero di 3.100.000 euro dal vecchio programma di riqualificazione urbana del 1998, il parcheggio di via Medaglie d’Oro e il programma integrato per 2.500.000 euro.
“Tutti questi interventi – afferma Milazzo – sono finalizzati al recupero del salotto buono della città, per riavviare il sistema commerciale e realizzare una serie di servizi alla residenza. Tutto ciò però non basta, perché durante i sopralluoghi nei quartieri, ci siamo resi conto che non occorre solo un intervento di riqualificazione ma vi sono problemi ben più seri dal punto di vista strutturale, motivo per il quale abbiamo dato impulso alla redazione di una ‘carta del rischio’, seconda fase del progetto, che ha stimato interventi di messa in sicurezza di tutto il centro storico di oltre 18 milioni di euro. A questo è seguita la fase della perimetrazione delle zone di recupero, ai sensi artt. 27-28 della L. 457/78. Grazie a questo strumento abbiamo istituzionalizzato lo stato di degrado in un cui versano certi quartieri individuando così anche i due isolati della Provvidenza, che rientrano nei finanziamenti del primo progetto pilota di 3.100.000 euro, che potranno così essere interessati dalla ristrutturazione urbanistica che pur salvaguardando l’immagine rinascimentale del nostro centro storico ci permetterà al contempo di realizzare edilizia moderna, confortevole ed eco compatibile”.
“Terza fase di questo progetto è stata la ricerca degli strumenti finanziari – prosegue l’assessore Milazzo – ecco perché abbiamo partecipato al programma integrato pubblicato sulla Gurs del 15 novembre scorso che ci permetterà di spendere 5 milioni di euro e abbiamo pubblicato il bando di evidenza pubblica la cui scadenza è fissata per il prossimo 15 febbraio. Inoltre abbiamo partecipato al ‘Piano nazionale per le città’ prevedendo interventi, tra finanziamenti ministeriali e investitori istituzionali e privati, per 33 milioni di euro per ogni finestra tra il 2013 e il 2017. A tal fine ho emanato il 15 novembre scorso un atto di indirizzo, a cui è seguita una direttiva sindacale, per redigere i progetti che prevedono il rifacimento di corso Vittorio Emanuele per il tratto che va da Piazza Garibaldi sino a Viale Regina Margherita per 2.200.000 euro e il recupero di altri due isolati della Provvidenza per 2.500.000 euro da effettuare a mezzo ristrutturazione urbanistica previo espropriazione. L’apporto innovativo del piano nazionale per le città è innanzitutto che la delibera di ottobre, una delle prime in Sicilia, individua il centro storico come area da interessare a rigenerazione urbana ossia attraverso un urban center chiederemo ai cittadini di aiutarci a individuare tutte le opere pubbliche e gli interventi immateriali da realizzare per migliorare la vivibilità del centro storico. A tutti questi provvedimenti di natura urbanistica- conclude – poiché convinti che l’investimento pubblico deve essere un moltiplicatore degli investimenti privati, abbiamo avviato una normativa di natura fiscale che prevede l’esenzione degli oneri accessori in centro storico, la defiscalizzazione dell’Imu, del suolo pubblico al fine per catalizzare un recupero reale del centro storico e contrastare l’ulteriore allargamento della città”.

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