All’ordine del giorno vi saranno anche le comunicazioni del Presidente Ardizzone sulla costituzione della Commissione parlamentare antimafia.
Qualificante la revisione e riqualificazione dei conti pubblici, eliminando voci di entrata “poco credibili” nel bilancio di cui nel 2013 è previsto il pareggio, “tenendo conto della riduzione dei trasferimenti di finanza pubblica” e individuando i tavoli nazionali in cui discutere la revisione del patto di stabilità, l’adesione al patto di stabilità verticale che permetterà di cedere spazi di spesa ai comuni da parte della Regione, “in cambio di risorse che provengono dallo Stato”.
La terza parte del documento illustra il processo di aggiustamento strutturale dell’economia e della finanza siciliane, che il governo intende perseguire: contenimento della spesa corrente in favore di quella in conto capitale; riduzione dei costi di funzionamento in favore della spesa per i servizi; miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia nella riscossione delle entrate; miglioramento nella gestione dei residui; revisione dei meccanismi di spesa e riduzione dei costi del personale del settore pubblico allargato; revisione dei regimi tariffari, dei canoni e dei procedimenti di riscossione; razionalizzazione dei consumi intermedi, attraverso il sistema delle centrali uniche per gli acquisti della Regione, degli enti locali e della sanità; verifica del censimento degli immobili, finalizzato alla valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale, anche attraverso un rafforzamento della collaborazione con la Cassa depositi e prestiti; riordino delle società partecipate, con l’obiettivo del rilancio della loro produttività; introduzione di strumenti di valorizzazione del capitale umano all’interno della pubblica amministrazione regionale.