Cgia Mestre: “Famiglie siciliane sempre più allarme rosso” - QdS

Cgia Mestre: “Famiglie siciliane sempre più allarme rosso”

Liliana Rosano

Cgia Mestre: “Famiglie siciliane sempre più allarme rosso”

mercoledì 30 Gennaio 2013

Un’iniziativa per combattere il contesto di perdurante sfiducia collettiva nei confronti delle banche. Sorpresa, Siracusa la provincia con l’indebitamento medio più alto (16.775 €)

PALERMO – Famiglie italiane sempre più in rosso e pieni di debiti. Sono i dati allarmanti della Cgia di Mestre che ha pubblicato la sua ultima analisi sull’indebitamento delle famiglie. Secondo l’associazione dei piccoli artigiani “dall’avvento dell’euro ad oggi, l’indebitamento medio delle famiglie italiane è cresciuto di quasi il 140%. In termini assoluti ciascuna famiglia italiana è oggi mediamente esposta con il sistema bancario per quasi 20.000 euro.
 
L’introduzione della moneta unica ha sicuramente contribuito a far impennare i debiti, non tanto per aver spinto all’insù il costo della vita, ma per aver contribuito a far scendere i tassi di interesse praticati dalle banche nella prima parte del decennio scorso a livelli mai toccati nella storia recente del nostro Paese. Infatti, se tra il 1991 ed il 2001 i tassi medi applicati dagli istituti di credito al settore privato si attestavano all’11,2%, tra il 2002 ed il 2012 sono scesi al 5,5%. Questa opportunità ha spinto moltissime famiglie ad indebitarsi attraverso l’ accensione di un mutuo per l’acquisto della prima o della seconda casa, almeno fino all’inizio della crisi”.
Se nel 2002 gli impieghi bancari per ciascuna famiglia italiana ammontavano mediamente a 8.312 euro, 10 anni dopo l’esposizione bancaria ha raggiunto la soglia dei 20.000 euro (precisamente 19.916 euro). In questo decennio la variazione percentuale è stata del +139,6%, mentre l’incremento in termini assoluti è stato pari a +11.604 euro. Dalla CGIA sottolineano che tra il 2002 ed il 2012 l’inflazione è aumentata del +25,4%.

Secondo i dati al 31 ottobre scorso, le famiglie più "in rosso" sono risultate essere quelle residenti nella provincia di Roma, con un debito bancario medio pari a 29.353 euro (+155,4% rispetto a 10 anni prima). Al secondo posto di questa particolare graduatoria i nuclei familiari in provincia di Milano, con 28.472 euro (+161,2% rispetto al 2002), mentre nell’ultimo gradino del podio si piazzano le famiglie di Lodi, con 28.351 euro (+174,6%). In coda alla classifica, invece, troviamo le famiglie della provincia di Vibo Valentia, con 9.154 euro di debito, dell’Ogliastra, con 8.623 euro di esposizione e di Enna, con un "rosso" di 8.586 euro. Anche Agrigento è in coda alla classifica con un indebitamento che nel 2012 è stato pari a 9473 euro,crescendo del 102% rispetto al 2001.

 
Salendo su per la classifica della Cgia di Mestre, la provincia di Caltanissetta ha registrato nel 2012 un indebitamento di 11.491euro con una percentuale di +99,1% di crescita rispetto al 2001. Subito dopo Messina e Trapani. Nella provincia peloritana, le famiglie al 31 dicembre 2012 risultavano indebitate per 12.795 euro mentre a Trapani per13.017. Anche a Ragusa cresce l’indebitamento dal 2011 e precisamente del 98,6 per cento passando da 7145 nel 2001 a 14.190 nel 2012.
Anche se lontane dalle cifre di indebitamento di Roma e delle città in alto nella classifica, Palermo e Catania si classificano con,rispettivamente 16051 euro e 16369 euro. A sorpresa, è la città di Siracusa quella con l’indebitamento più alto in Sicilia. Secondo la Cgia di Mestre nel 2012 le famiglie siracusane hanno accumulato debite in media per 16.775 euro con un aumento,rispetto al 2001 del 125,9 per cento. "Al di là dei risultati emersi da questa analisi – afferma il segretario dellla Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi – la dimensione e l’andamento del debito privato è molto importante in economia". Tanto che, "per molti studiosi, le oscillazioni dello spread risentono maggiormente della quantità e del trend del debito privato e di quello estero, che non dall’andamento del debito pubblico".

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